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Finalmente single!

"Quindi avete già organizzato tutto?" Sussurrò Blaise a Draco. Erano passati alcuni giorni dalla riunione nella stanza delle necessità e a breve, il biondo avrebbe messo in atto il piano, grazie anche alla collaborazione del suo fidato braccio destro, Blaise. Era sabato e al momento erano in sala comune, pronti per scendere a colazione. Tramite alcune informazioni era riuscito ad individuare la vittima prescelta abbastanza facilmente, non gli bastava che obbligarla a fare ciò che voleva e il gioco sarebbe stato fatto. Avrebbe ceduto facilmente, sia perché le stava per offrire un'opportunità troppo ghiotta per essere rifiutata, sia perché era una tassorosso e da tale, era una debole. Non si sarebbe mai opposta a lui, il re delle serpi.

"Ci puoi giurare Blaise, e la piattola dovrà essermi riconoscente a vita." Rispose il biondo, finendo di annodarsi la cravatta. Il moro alzò gli occhi al cielo esasperato.

"Finirai mai di insultare i Weasley?"Chiese in un sussurro, beccandosi un'occhiata sconvolta da parte di Draco.

"Ma certo, e poi mi chiederai anche di diventare il secondo migliore amico di Potter? Andiamo Blaise... Quella è  plebaglia." Bofonchiò il biondo, disgustato al solo pensiero, facendo alzare gli occhi al soffitto al suo migliore amico.

"Questo non è né il luogo né il momento adatto per parlarne, ma sai che... Se tutto continuerà per questa strada, prima o poi dovrete arrivare a un punto d'incontro, vero?" Mormorò serio il moro, stando attento a mantenere un tono di voce basso in modo che solo Draco potesse sentirlo. Non lontano da loro c'erano Tiger e Goyle, figure isolate e inanimate senza Draco Malfoy al loro fianco a impartirgli ordini. Vicino a loro c'era Nott, che sembrava essere diventato una specie di suo sostituto e poco distante, Pansy e la sua migliore amica, nonché compagna di dormitorio, stavano parlottando tra di loro.

Draco colse il messaggio dell'amico e rilasciò uno sbuffo irritato. Sapeva dove voleva andare a parare Blaise e alla fine sapeva che era un tasto dolente che prima o poi avrebbe dovuto affrontare con la ragazza. Ma cosa doveva rispondere? Avrebbe dovuto inginocchiarsi davanti a quel presuntuoso di Potter e sottostare ai suoi ordini? Conosceva di che pasta era fatto e se avesse saputo che lui, in qualche modo, stava cercando di aiutarli, si sarebbe messo in mezzo e avrebbe voluto fare di testa sua, tentando di schiavizzarlo ai suoi ordini, cosa che non sarebbe mai e poi mai accaduta. Non voleva avere a che fare con Potter e la sua mania di fare l'eroe della situazione. Ma il saggio Blaise, come al solito non aveva torto. Non sapeva come sarebbe andata con Hermione ma se tutto proseguiva per il verso giusto, prima o poi si sarebbero dovuti ritrovare a fare i conti con la sua combriccola e lì, sarebbero stati guai sia per lei che per lui. Anche se la riccia non era mai entrata a dovere nell'argomento, aveva capito perfettamente che era terrorizzata all'idea che i suoi amici scoprissero tutto quanto. Come lo spiegava che aveva una relazione segreta con Draco Malfoy, il loro peggior nemico da sempre? Per non parlare dei segreti che gli stava raccontando... Non che per il momento sapesse granché, ma se stavano collaborando, pian piano avrebbe scoperto sempre più informazioni, o almeno era ciò che si aspettava.

Uno sguardo gli cadde anche su Pansy che, imbronciata, stava bisbigliando fitto fitto con Daphne. Non doveva fare tanti viaggi mentali per immaginarsi di cosa stessero parlando e fu anche per quello che fece un cenno a Blaise per invitarlo ad uscire da lì, dove l'aria si stava facendo opprimente.

"Pansy?" Chiese il moro, non appena furono fuori dalla portata di orecchie indiscrete. Il biondo annuì cupamente, pentendosi ogni giorno di più di essere andato a letto con quella sanguisuga. Da quando frequentava, se così poteva dire, la Granger, non aveva più toccato la ragazza nemmeno con un dito, cosa che quest'ultima non sembrava aver gradito. Il suo unico chiodo fisso, seppur assurdo e inspiegabile, era diventato Hermione Granger. Colei che aveva tiranneggiato, insultato, deriso e umiliato un'infinità di volte per i quattro lunghi anni ormai passati. Proprio lei, inspiegabilmente, era diventata il suo pensiero più costante.

"Non so come fare a levarmela di dosso Blaise, è peggio di una sanguisuga." Sbuffò esasperato. Il moro sghignazzò, non riuscendo proprio a impedirselo, beccandosi così un'occhiataccia inceneritrice dal suo migliore amico.

"Lei non capisce perché tu non la voglia più e continua a studiare piani insieme a Daphne per riuscire a riconquistarti. Daphne ha cercato un'infinità di volte di farla desistere, ma a quanto pare non vuole altri che te." Gli rispose scettico, facendolo grugnire irritato. I sotterranei erano sempre freddi, soprattutto la mattina presto, ma quel giorno stavano particolarmente bene e anche gli studenti che incontravano lungo i corridoi sembravano aver abbandonato alcuni strati di abiti nei propri dormitori. Draco sbuffò ancora, concentrandosi sull'amico.

"Cielo, Blaise. Hogwarts è pieno di ragazzi, perché non lascia perdere se vede che io non sono interessato a lei?" Chiese il biondo. Non sopportava averla tra i piedi in continuazione e se avesse avuto una soluzione per togliersela di torno possibilmente nell'immediato, l'avrebbe colta al balzo.

"Amico, ricordati che sei pur sempre stato la sua prima volta e da quello che so, la prima volta non si scorda mai. Soprattutto le ragazze, le danno molta importanza." Gli rispose seriamente, facendolo sbuffare per l'ennesima volta.

"Ma cosa ci sarà mai di così tanto speciale nella prima volta? Per un po' di sesso, figurati." Sibilò irritato, continuando a camminare.

"Pansy dice di essere innamorata di te quindi, ho la netta sensazione che lei, nel donarti la sua verginità, abbia sperato in un qualcosa di più. Magari si aspettava che tu ricambiassi i suoi sentimenti o che per lo meno tu volessi provare a creare una relazione." Gli spiegò Blaise pazientemente.

"Non le ho mai promesso niente Blaise, nemmeno negli anni passati. Siamo sempre stati molto vicini, è vero, ma raramente per mia iniziativa. Non l'ho mai illusa su una possibile relazione e futuro insieme. Quello che è successo a casa mia è successo e basta, mi sono lasciato coinvolgere lì per lì, non l'avevo di certo programmato né tanto meno immaginato. Ha fatto tutto di testa sua e sinceramente, vorrei togliermela dai piedi il prima possibile."Draco si passò una mano tra i capelli chiarissimi, scompigliandoli leggermente. Quel comportamento gli ricordava tremendamente Potter, cosa che andava ad irritarlo ancora di più, infatti smise quasi subito.

"Lo so Draco, ma temo che dovrai sopportarla ancora per un bel pezzo." Replicò il moro solenne.
"Temo di si, Santo Salazar." Bofonchiò l'altro.
"Ma adesso parliamo del piano...Sai già come adescare la ragazza?" Chiese in un bisbiglio, assicurandosi che nessuno nei d'intorni ascoltasse. Essendo una bella giornata, gli studenti ne approfittavano per passare una giornata all'aria aperta godendosi il calore della primavera ormai alle porte. Blaise, però, per non correre rischi inutili, si guardò attorno per assicurarsi che nessuno potesse ascoltare, ma tutti erano troppo impegnati a godersi la giornata di svago per prestare loro attenzione.

Draco annuì leggermente, controllando a sua volta che nessuno ascoltasse. La ragazza in questione le sembrava la classica tassorosso impacciata, goffa, silenziosa e un po' tarchiata. Gli doleva ammetterlo, ma la Weasley era parecchi gradini più in altro rispetto alla sua così detta rivale. Se Corner non era totalmente idiota, non ci sarebbe mai stato con quella, ma l'importante era che scoccasse almeno un bacio, in modo che la rossa li vedesse e avesse la buona scusa per mollarlo in modo definitivo.

"La obbligherò, ovviamente. So che fa parte di uno stupidissimo club di scambio di figurine delle cioccorane... Nemmeno sapevo che esistesse una roba del genere. Quale razza di sfigato parteciperebbe a un club simile?" Chiese, facendo una smorfia disgustata. Blaise sgranò gli occhi ammutolito, in effetti nemmeno lui ne aveva mai sentito parlare...

"Se ti stai chiedendo come faccia a saperlo, è facile. Me l'ha detto la lenticchia femmina. Anche se ho accettato di aiutarla, non avrei mai sprecato il mio tempo per indagare su un tipo simile, non ne vale la pena. Non ho idea di come abbia fatto lei a scoprirlo... Ma il succo della questione, è che questo club si svolge il sabato mattina dalle dieci alle undici. Quindi, abbiamo tutto il tempo per fare colazione e poi andarla a prendere. Questi incontri si svolgono nell'aula in disuso accanto a quella di incantesimi." Spiegò con voce melliflua. Blaise annuì leggermente scettico, convinto che come piano avesse fin troppe falle. Cosa gli garantiva che la ragazzina accettasse al primo colpo?

"E il mio ruolo quale sarebbe, esattamente?" Chiese Blaise sospettoso, rendendosi conto che Draco aveva trascinato in mezzo pure lui. Il biondo sogghignò divertito, guardandolo con un sorrisetto beffardo stampato sul volto affilato. Il moro gli lanciò un'occhiata indagatrice, consapevole che quando l'amico reagiva in quel modo, a lui non toccava fare niente di buono. Ormai erano a pochi passi dal portone d'ingresso della sala grande e il chiacchiericcio si faceva via via sempre più intenso.

"Mi farai da palo, ovviamente. Mentre io obbligo la ragazzina a fare il suo dovere, tu dovrai assicurarti che che nessuno ci scopra. Non voglio di certo farmi vedere a interagire con quella... Dovrà solamente ringraziarmi, probabilmente questo oltre ad essere il suo primo bacio, sarà pure l'ultimo." Rispose perfido. Blaise roteò gli occhi, consapevole che il suo migliore amico su quel lato difficilmente sarebbe cambiato, sempre che ci fosse stato un minimo barlume di speranza che ciò potesse accadere.

"E ti pareva, vedi di fare in fretta però... E non essere così cattivo con quella ragazzina, non ti ha fatto niente di male." Lo rimbeccò il moro.

"Ha fatto anche troppo, di male. Uno, mi sta facendo perdere tempo prezioso e due, se mi vedessero con lei, passerei per lo zimbello di Hogwarts." Ribadì inorridito.

"O per Salazar Draco, stamattina sei proprio una serpe acida." Lo prese in giro Blaise, sorpassando il portone della sala grande affiancato dall'amico.

Il tavolo dei serpeverde era disseminato da piccoli gruppetti di studenti che parlottavano tranquillamente tra di loro senza dare nell'occhio. Niente di cui meravigliarsi, i serpeverde erano sempre molto aristocratici e poco esibizionisti. Non si poteva dire lo stesso dei grifondoro... Draco e Blaise furono attirati da urla sguaiate e si girarono appena in tempo per vedere Fred e George Weasley ridere a crepa pelle mentre Neville Paciock si riempiva di piume, Draco scorse tutto il tavolo, fino ad individuare una chioma riccia e una rossa fuoco. Le due ragazze erano sedute accanto e davanti a loro si trovano, come di consueto, Potter e Weasley. Draco li osservò con astio, provando uno strano fastidio alla bocca dello stomaco.

Hermione era rivolta verso i gemelli e li guardava con uno sguardo di fuoco, pronta a scattare per far rispettare le regole, in quanto prefetto, e mettere fine a quello spettacolo ridicolo. Quest'ultimi però non se ne stavano affatto preoccupando, continuando piuttosto a fare buffi inchini e a rispondere alle grida di ammirazione, accompagnati dal loro migliore amico Lee Jordan. Osservando la tavola dei professori Draco vide che la Umbridge non era ancora seduta al suo posto e ciò gli fece comprendere come mai i gemelli fossero così audaci. In compenso la McGranitt li guardava con le labbra ridotte a una linea sottilissima, senza però intervenire.

"Pagliacci." Bofonchiò Draco, ingurgitando una generosa cucchiaiata di latte e cereali.
"Dai, non puoi dire che non siano simpatici e geniali." Commentò Blaise scettico.
"Sono degli esibizionisti, e poi sono dei Weasley." Rispose aspro. Certo, le loro invenzioni non erano male, ma gli scocciava già pensarlo...Figuriamoci ammetterlo ad alta voce.

"Un po', però i loro prodotti sono geniali, davvero. Ultimamente stanno spopolando, nonostante la Umbridge li abbia vietati." Ribadì il moro, sorseggiando a sua volta il suo latte.
"Niente che Zonko non abbia,  al massimo possono aver rinnovato alcune invenzioni già esistenti." Bofonchiò il biondo, intento a trovare delle scuse per sminuirli.
"Pensala come vuoi Draco, ma credimi, tante loro invenzioni non si sono mai viste sul mercato." Gli rispose divertito Blaise, consapevole che il biondo non avrebbe mai ammesso che due weasley fossero geniali.

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La colazione era finita da un bel pezzo e Draco era riuscito a scambiare uno sguardo d'intesa con Hermione e Ginny in un momento di distrazione dei loro migliori amici. Mancavano all'incirca venti minuti all'inizio della prima parte del piano e Draco aveva già avvistato la loro vittima. Continuava a pensare che sarebbe stata una passeggiata. Dopo tutto, lui incuteva abbastanza timore da riuscire a far fare alle persone ciò che voleva e in più, perché mai avrebbe dovuto rifiutare di baciare il ragazzo che le piaceva?

"Andiamo Draco, prima facciamo e meglio è." Lo incitò Blaise, riscuotendo l'amico dai suoi pensieri. Insieme si incamminarono verso l'aula di incantesimi, dove sapevano che accanto c'era la fatidica aula in disuso dove si svolgevano gli incontri settimanali. Il biondo si guardò attorno più volte, premurandosi che nessuno li stesse osservando o peggio ancora, seguendo. La vittima camminava indisturbata una decina di metri più avanti, parlando fitto fitto con la sua amica che la stava accompagnando, probabilmente a sua vola partecipe di quell'assurdo Club.

"La fermiamo prima o dopo?" Bisbigliò Blaise. Draco ci pensò per qualche istante, ragionando sui vari pro e contro e alla fine decise di optare per agire nell'immediato.

"Facciamolo subito, così sarà tutto molto più semplice." Mormorò in risposta. L'amico annuì silenziosamente, sentendosi un maledettissimo investigatore segreto babbano. Negli anni passati, se qualcuno gli avesse detto che un giorno si sarebbe ritrovato a fare cose del genere, l'avrebbe scambiato per un pazzo e si sarebbe messo a ridere...Ma adesso che c'era, doveva ammettere che seppur fossero cose alquanto bizzarre, si divertiva un mondo a farle.

"Al mio tre, quando la sua amica sarà entrata, la chiamerò per nome, così lei si volterà e noi ne approfitteremo per sequestrarla." Il verbo sequestrare era infinitamente esagerato, ma Blaise preferì non rimarcare su quel discorso, tanto l'importante era che il piano, sempre che ce ne fosse realmente uno, andasse a buon fine. In ogni caso, il verbo che avrebbe preferito utilizzare lui, sarebbe stato... Terrorizzare. Era decisamente il verbo adatto alla situazione.

Aspettarono ancora alcuni minuti, prima che una piccola folla di studenti ad occhio e croce del secondo e terzo anno, si fosse radunata davanti all'aula in disuso. Draco si scambiò un nuovo sguardo con l'amico e quando i ragazzini iniziarono ad entrare, il biondo si affrettò a richiamare l'attenzione della piccola tassorosso.

La ragazzina si voltò di stacco, guardandosi attorno per capire chi fosse stata a chiamarla e la sua sorpresa fu a dir poco immensa quando vide chi era stato a richiamare la sua attenzione. Un Draco Malfoy, dallo sguardo freddo e sprezzante, si stagliava davanti a lei in tutta la sua eleganza. Lilly lo guardò imbambolata, restando immobile e intimorita davanti a lui, incapace di spiccicare parola.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Le chiese con tono strascicato e tremendamente annoiato. Come aveva previsto, era una pappamolle e con lei non ci sarebbe stato alcun tipo di divertimento, in quanto avrebbe ubbidito ad ogni sua richiesta senza la minima opposizione.

Scosse la testa, ancora troppo impacciata per riuscire a parlare. Non era mai successo che Draco Malfoy si rivolgesse spontaneamente a qualcuno per volergli parlare, a meno che non fosse per insultarlo o prenderlo in giro e questo, la terrorizzava un sacco. Cosa poteva mai volere da lei il re delle serpi? Dal canto suo il ragazzo si chiese mentalmente se in realtà non fosse davvero muta, in quanto continuava a non emettere nemmeno un fiato.

"E allora seguimi, di grazia. E vedi di scucirti la bocca, devi fare una cosa per me e non voglio ripetertelo due volte." Le sibilò contro, talmente gelido che la ragazzina rabbrividì spaventata, seguendolo immediatamente. I due ragazzi si spostarono dal corridoio in silenzio, controllando di essere seguiti da quest'ultima, pallida e silenziosa come non mai. Non andarono molto lontani infatti, qualche aula dopo, aprirono la porta ed entrarono silenziosamente. La stanza era deserta e silenziosa, illuminata dalla luce calda emanata dal sole che splendeva alto nel cielo.

"Stasera, alle cinque, al campo da quidditch, dovrai baciare Michael Corner. Vi dovranno vedere tutti, soprattutto una persona... Ginny Wealey."Disse Draco,come se fosse la cosa più normale del mondo, senza perdere nemmeno un secondo. La ragazzina ancora terrorizzata, arrossì come un peperone a quella richiesta assurda. Nemmeno aveva avuto il tempo di metabolizzare ciò che era successo e immediatamente, Draco Malfoy le chiedeva di baciare un ragazzo che effettivamente, era quello che le piaceva. Com'era possibile tutto ciò?

"P-perché dovrei fare una cosa del genere?" Chiese con un filo di voce, trovando non seppe nemmeno lei dove, il coraggio per parlare. Non aveva mai baciato nessuno e la prospettiva di poter baciare il suo principe azzurro le faceva nascere le farfalle nello stomaco... Peccato che quest'ultimo fosse fidanzato, proprio con Ginny Weasley e quel bacio, il suo primo bacio, l'avrebbe dovuto dare per volere di Draco Malfoy.

Draco le lanciò un'occhiata in tralice. Goffa e anonima, non sapeva di niente, se non di ragazzina trascurata.
"Vuoi già sapere troppe cose." Le rispose gelido.

Lilly, in un impeto di coraggio, lo guardò male, incrociando le braccia al petto.
"Non voglio baciarlo, se obbligata da te e se per lo più non so nemmeno la motivazione."

Draco inarcò le sopracciglia, guardandola subito dopo con un'espressione da far venire i brividi. Se quella mocciosa sperava di opporre resistenza, si sbagliava alla grande.
"Senti, ragazzina. Tu stasera bacerai Corner, perché Ginny Weasley ha osato mettersi contro di me e questa, è la vendetta che si merita." Le rispose terribilmente irritato. Non gli piaceva dover dare spiegazioni, soprattutto se a mocciose insopportabili come quella che aveva davanti. Cosa diavolo gliene fregava a lui se le aveva appena ordinato di baciare il ragazzo di un'altra? Le piaceva, no? Perché farselo ripetere due volte, l'avrebbe fatto punto e basta oh...Ma certo, la stupida coscienza e bontà che tanto etichettava i tassorosso si stava facendo vedere. Nonostante avrebbe venduto un rene pur di baciarlo, la sua morale le impediva di farlo perché già fidanzato. Stupidi tassorosso, pensò con astio. Sarebbe dovuto passare alle maniere forti.

"E se io non volessi farlo?" Chiese allora ostinata. Blaise che era rimasto tutto il tempo in silenzio, osservò l'amico con espressione scettica. L'aveva pensato che non era detto che sarebbe stato tutto così semplice come aveva affermato Draco. Ma come al solito, quel chioccone voleva fare tutto di testa sua.

Draco schioccò la lingua, stampandosi in faccio il ghigno alla stile Malfoy, quello che non prometteva mai niente di buono.

"Mettiamola così, sciocca ragazzina, o stasera tu baci Corner, basta un semplice bacio a stampo, niente che la tua morale da bambinetta suora non possa reggere, o farò trapelare la voce per tutta Hogwarts che sei perdutamente innamorata di lui e sei intenzionata a fargli avances diciamo...Piccanti? Quindi adesso dimmi, preferisci dargli un bacio a stampo e finirla lì, o finire sulla bocca di tutti ed essere ridicolizzata per il resto dei tuoi giorni?" Ghignò compiaciuto della sua stessa trovata restando, in quel caso, piacevolmente sorpreso dalla sua perfidia. Non avrebbe più potuto rifiutare difatti, la ragazzina impallidì come un cencio, osservando Draco sconvolta.

"N-Non puoi essere così perfido..." Sussurrò agghiacciata, sull'orlo delle lacrime. Draco non si fece toccare da quelle parole, non si sentiva cattivo, anche perché sotto un certo punto di vista le stava facendo un favore e in più, Corner lasciandosi con la Weasley, non era detto che non fosse abbastanza stupido da provare un vero interesse per lei e come ciliegina sulla torta, stava agendo per aiutare qualcun'altro, non sé stesso e se non era quello un gesto altruista...

"Accetti o rifiuti, quindi?" Draco ignorò bellamente la sua affermazione, desideroso di porre fine a tutta quella sceneggiata il prima possibile, ci aveva perso già fin troppo tempo. Lilly lo guardò mordendosi il labbro inferiore nervosamente. Dentro di lei stava infuriando una battaglia tra coscienza e sensatezza e non sapeva come comportarsi. Era logico che avrebbe desiderato ardentemente baciare Michael,le piaceva ormai da più di un anno, e vederlo ridere e scherzare con un'altra ragazza, passeggiare mano nella mano con lei per i corridoi della scuola e baciarla, era ogni volta una fitta al cuore ma dopo tutto, lui era fidanzato con Ginny Weasley e se insieme erano felici, lei non aveva alcun diritto di intromettersi nella loro relazione, Era però vero, che se non accettava le condizioni di Malfoy, sarebbe finita sulla bocca di tutti e a quel punto sarebbe stato di gran lunga peggio. L'unica soluzione, seppur sbagliata, era accettare ciò che Draco aveva da proporle.

"Va bene, accetto...Però ciò che mi stai chiedendo di fare è terribilmente ingiusto e sbagliato." Sussurrò sconfortata. Draco sogghignò soddisfatto, ammiccando verso Blaise, che per tutto quel tempo era rimasto in silenzio, molto teso, ad osservare la scena. Sapeva che ce l'avrebbe fatta, non si poteva vincere contro il re delle serpi per eccellenza, per lo meno non poteva farcela una sciocca ragazzina di tredici anni....

"Non ti ho chiesto se è giusto o sbagliato, ti ho detto di farlo e accettare, è stata la scelta più giusta che tu potessi fare. Non sarà difficile, per lo più ti sto praticamente facendo un favore, dovresti essermi particolarmente grata, piccola ingenua." Commentò il ragazzo, zittendo per alcuni istanti la giovane. 

"Ma io cosa dovrei fare, esattamente?" Rispose in un sospiro rassegnato e l'amaro in bocca. Essergli grata...Certo, se Michael avesse ricambiato, non gli sarebbe mai stata grata abbastanza, ma considerando che lui era fidanzato e probabilmente nemmeno sapeva della sua esistenza, c'era la buona probabilità che la allontanasse malamente e che di conseguenza si umiliasse ugualmente davanti a tutti. Poteva quindi essergli grata? No, perché togliersi lo sfizio di poggiare le labbra su quelle del ragazzo che le piaceva non le bastava, lei voleva di più e ciò non era fattibile.

"E' molto semplice. Io ti consegnerò un biglietto che sembrerà scritto e firmato da Corner, dove lui ti confessa di piacergli e di voler passare una giornata con te, dicendoti per lo più di aver lasciato la sua fidanzata perché stufo di stare con lei. Te, tutta felice, ti precipiterai al campo da quidditch alle cinque e quando lo vedrai, gli correrai in contro e lo bacerai, facendo si che la Weasley ti veda e che di conseguenza litighi con lui. Corner cercherà di discolparsi, molto probabilmente, ma c'è il biglietto ad incastrarlo quindi tutta la colpa ricadrà su di lui e te non verrai incolpata di niente e io avrò ottenuto la mia vendetta. Tutto si risolverà per il meglio e ognuno felice e contento per la sua strada." Le spiegò velocemente.  Aveva già pensato a quel piano e si era fatto procurare una copia della firma di Corner dalla Weasley, in modo da poterlo incastrare senza vie di scampo.

La ragazzina lo guardò meravigliata, restando ancora più shoccata quando lo vide estrarre una pergamena arrotolata su sé stessa dalla tasca della tunica. Aveva già pensato a tutto, quel diavolo, constatò ancora turbata.

"Quella sarebbe la lettera?" Chiese diffidente, prendendola con mano incerta quando Draco, annuendo, gliela porse.  La aprì con lentezza quasi esasperante, come se avesse paura di leggere ciò che c'era scritto al suo interno e forse, un po' di paura l'aveva davvero.

La calligrafia era imprecisa in più punti e scritta con inchiostro nero e in fondo a destra, la firma di Corner era ben visibile.

"Cara Lilly... -Recitava la lettera-

E'da molto tempo che desideravo farlo e finalmente, ne ho trovato il coraggio. Non avevo la più pallida idea di come confessarti ciò che a breve leggerai tra queste righe, perché non ho mai avuto il coraggio di fermarmi per parlarti faccia a faccia ed è per questo che ho deciso di scriverti una lettera, qualcosa che mi aiutasse a superare la mia timidezza e le mie insicurezze. Sarò diretto, così da non annoiarti con le mie parole che forse, purtroppo, non ti interesseranno o magari, con molta fortuna, saranno proprio quest'ultime a farci incontrare...

Tu mi piaci Lilly. Sì, mi piaci molto e finalmente, ho trovato il coraggio di dirtelo ma non voglio essere così codardo al punto di raccontarti tutto in una lettera quindi, se avrò l'immensa fortuna che tu ricambi i miei sentimenti, ti chiedo di incontrarci questo pomeriggio al campo di quidditch, alle cinque, prima che io inizi gli allenamenti.

Se te lo stai chiedendo, con Ginny mi sono lasciato, perché ho capito di non essere più innamorato di lei da quando i miei pensieri sono costantemente rivolti a te. Spero tanto di vederti correre tra le mie braccia il prima possibile...

Con amore, tuo Michael Corner." 

Lilly lesse la lettera a bocca semi aperta e gli occhi sgranati. Magari quelle parole fossero state vere eppure, sembravano così reali, talmente reali che quasi ci credette...

"Incredibile,vero?" Sogghignò Draco. Aveva imitato tutto alla perfezione... La calligrafia, la firma, tutto... Sarebbe stato credibile al cento per cento.

"Si..Si... Davvero incredibile." Mormorò la piccola tassorosso, intascando la lettera con aria mesta.

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Draco e Blaise erano riusciti a liberarsi della ragazzina poco dopo e finalmente, erano tornati ai loro impegni come se niente fosse.

"Non credi di essere stato un po' troppo duro con lei?" Gli aveva chiesto Blaise dopo un po'.

"No, sono stato giusto. Girarci intorno non sarebbe servito a niente. Le passerà prima o poi, vada come vada. La sua è una stupida cottarella qualsiasi, niente che in un par di mesi non passa passare." Aveva risposto tranquillamente il biondo, convinto delle sue parole. Non credeva particolarmente nell'amore, soprattutto se si trattava di cotte adolescenziali quindi non si era sentito minimamente in colpa a "chiedere" alla mocciosetta di tassorosso quel piccolo...favore.

Erano le quattro e mezza e all'interno di Hogwarts, diverse persone era piuttosto tese per l'imminente arrivo delle cinque. In prima linea c'era Lilly, che tremava come una foglia al pensiero di ciò che stava per fare. Al secondo posto c'erano Hermione e Ginny, dove quest'ultima si mordicchiava le unghie delle mani con nervosismo. Stava per vedere il suo ancora ragazzo baciare un'altra per poi avere la scusa perfetta per lasciarlo e tutto ciò, grazie a Malfoy. Gli doveva un favore...

Hermione invece era tesa per l'amica e al tempo stesso per come poteva essersi comportato Draco. Voleva sapere tutto nei dettagli, ma per quello avrebbe dovuto aspettare ancora un po', purtroppo.

E per ultimi, infine, c'erano Draco e Blaise. Loro non erano tesi, però volevano vedere come sarebbe andato a finire il piano. Draco sogghignò, se tutto fosse filato liscio, la Weasley l'avrebbe dovuto portare su un vassoio d'argento per riuscire a sdebitarsi con lui.

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"Sei pronta Ginny?" Chiese la riccia alla sua migliore amica. Entrambe si trovavano nel dormitorio di Hermione, ordinato e accogliente, dai colori rosso e oro che ovunque emanavano una sensazione di calore e accoglienza. La rossina annuì nervosamente, finendo di aggiustarsi la lunga tunica di seconda mano.Certo che era pronta, si sarebbe tolta quell'idiota di Michael dai piedi una volta per tutte.

"Certo, andiamo. Prima questa storia finisce, prima mi toglierò il pensiero." Commentò decisa.

Camminavano spedite per i corridoi del castello, sbrigandosi a raggiungere il campo da quidditch. Dovevano arrivare tutti quanti puntuali, non dovevano correre il rischio che il piano avvenisse prima che qualcuno di loro non fosse ancora arrivato, magari proprio Ginny. Lilly sapeva che doveva aspettare di veder arrivare tutti quanti, però temeva che tutto andasse per il verso sbagliato e che il piano di Draco fosse fin troppo semplice da mettere in atto.

"Secondo te Hermione e Ginny sono già arrivate al campo?" Ansimò Blaise, correndo letteralmente dietro all'amico per i corridoi del castello. Erano leggermente in ritardo e se non si sbrigavano, rischiavano che tutto il piano saltasse in aria e di rimandarlo e Draco non ne aveva proprio voglia, per questo aumentò ancora di più il ritmo. L'unica ad essere già sul posto era davvero Lilly, in ansia per ciò che stava per fare. Si era preparata una scenetta che aveva praticamente imparato a memoria e ormai, si era quasi abituata all'idea di ciò che doveva fare, nonostante l'avesse appreso solamente poche ore prima.

Hermione, anche lei ansante, tirò un sospiro di sollievo quando vide gli anelli e gli spalti del campo farsi via via sempre più vicini. Si portò una mano sul fianco e cercò di tornare a respirare regolarmente, sentendo qualche fitta di protesta provenire dal suo fisico messo a dura prova per la corsa che aveva fatto fino a poco prima.

"F-finalmente siamo arrivate."Ansimò, sbuffando e spostandosi i capelli ricci dalla fronte accaldata. Mancavano ancora dieci minuti abbondanti, quindi sia lei che Ginny, anch'essa trafelata per la corsa, si incamminarono più lentamente verso le tribune, vicino agli spogliatoi maschili da dove sapevano uscire i giocatori. Da quello che aveva capito Ginny, Lilly si sarebbe buttata tra le braccia di Michael proprio lì davanti, quando sarebbe stata certa che lei vedesse la scena. Di Michael nemmeno l'ombra e con preoccupazione di Hermione, nemmeno di Draco e Blaise.

La giornata era ancora calda e assolata, nonostante il cielo stesse già iniziando a prepararsi per il tramonto che ancora si presentava abbastanza presto. Una piccola folla stava iniziando ad avvicinarsi al campo e la riccia fu incredibilmente sollevata quando si sentì chiamare da una voce strascicata alle sue spalle.

"Che sorpresa Granger, anche tu qua?" Sogghignò Draco, appena arrivato sulla scena con alle calcagna un Blaise sudato e sfiancato dalla corsa. Ovviamente in pubblico erano ancora per tutti Granger e Malfoy, coloro che si odiavano e insultavano ad ogni occasione buona.

"Cambia aria Malfoy, non sei ben gradito." L'apostrofò la riccia con enfasi. Si rese conto dell'enorme differenza con il quale gli aveva risposto male. Fino a pochi mesi prima, l'avrebbe insultato caricando il tono di voce con tutto il disprezzo che aveva in corpo ma al momento invece, quel disprezzo non si faceva sentire nemmeno con tutto il suo buon impegno. Sperava che le persone non se ne accorgessero, visto che già Harry le sembrava che sospettasse qualcosa anzi, ne era praticamente certa.

"Sempre simpatica Granger, davvero." L'apostrofò il ragazzo, facendole l'occhiolino divertito.

"Come te, furetto." Sogghignò la riccia, pungendolo sul vivo. Draco inarcò le sopracciglia indispettito e Hermione sogghignò ancora di più. Gli bruciava ancora terribilmente la tremenda figuraccia che il falso professor moody gli aveva fatto fare lo scorso anno davanti a tutti, trasformandolo in un furetto bianco dopo aver tentato di attaccare alle spalle Harry. Ma in ogni caso il teatrino tra i due stava per finire, perché in lontananza videro apparire la figura di Michael.

Hermione trattenne il fiato, Ginny si irrigidì al suo fianco, Draco assottigliò lo sguardo andando alla ricerca di Lilly, tremante e terrorizzata per ciò che stava per fare e Blaise spostò lo sguardo dagli uni agli altri. Il campo era abbastanza gremito di studenti, soprattutto perché era una bella giornata e di conseguenza, gli alunni avevano optato per i prati, il campo da Quidditch e le sponde del lago nero per svagarsi e rilassarsi lontani dai compiti e le lezioni. 

"Ci siamo, preparati." Sussurrò Hermione all'amica, che annuì tesa. 

Lilly, nascosta sotto le tribune vicina agli spogliatoi maschili, aspettava tremante il cenno di Malfoy. Quando vide Michael arrivare le balzò il cuore in gola, lo trovava stupendo... e irraggiungibile. Un moto di tristezza le invase il cuore, sapendo che dopo quel giorno probabilmente il ragazzo l'avrebbe odiata. Era quasi tentata di fuggire, ma il cenno di Malfoy che vide pochi minuti dopo, la risvegliò dal suo trance. Il biglietto che le aveva dato quella mattina le sembrava che scottasse nella sua tasca e le sue gambe le sembra che fossero fatte di gelatina, ma in qualche modo il suo cervello la spinse a correre in avanti, stampandosi un sorriso entusiasta in faccia per poi dirigersi in direzione di Michael.

Una decina di paia di occhi si voltarono nella sua direzione, osservandola stupiti correre tra le braccia di un confuso Michael Corner.

"Oh Michael, quanto sono felice! Mi hai resa la ragazza più felice del mondo." Gridò al settimo cielo, una volta che gli fu a pochi centimetri di distanza. Prima ancora che il ragazzo potesse emettere una singola parola, Lilly eliminò ogni distanza e posò le sue labbra su quelle del ragazzo, sentendo il cuore esploderle nel petto.

Tutta la folla era concentrata su di loro e mormorava stupita e confusa da quella scena.

"Ma non è fidanzato con Ginny Weasley?"

"Oh poverina... Lei ha visto tutto, è vicina agli spogliatoi."

"L'ho sempre detto che è un idiota, per lo più anche abbastanza scarso a quidditch."

Ginny sentiva quelle voci ovunque e fu Hermione a farla tornare con i piedi per terra.

"Muoviti Ginny. tocca a te!" Sibilò la riccia, dandole una spintarella. Draco la fulminò con lo sguardo, incitandola a sua volta a mettere in atto l'ultima parte del piano. Non aveva faticato così tanto per poi mandare tutto all'aria per quella stupida della Weasley...

Ginny, furiosa, si diresse a passo di marcia in direzione del suo ragazzo e Lilly. Quest'ultimo stava farfugliando cose confuse e spaesato, si guardava attorno imbarazzato. Aveva visto quella ragazzina si e no un paio di volte e non aveva la più pallida idea di cosa diavolo stesse accadendo.

"TU!" Ringhiò Ginny furibonda, una volta che fu davanti al colpevole.

"COS'ERA QUELLO CHE HO APPENA VISTO?" Strillò con quanto fiato aveva in gola. Nonostante fosse tutta una farsa, ci stava mettendo tutto il suo buon impegno per rendere la scena il più credibile possibile. Lilly davanti agli occhi saettanti di ira della rossa, si ritrasse spaventata, lasciando il ragazzo a sé stesso.

"M-ma Ginny, io non ne ho la più pallida idea... Mi è saltata addosso...N-non ho la più pallida idea di chi sia questa ragazza." Balbettò il ragazzo, notando con orrore che la sua fidanzata aveva assistito a tutta la scena. Era il momento di Lilly di intervenire.

"COME SAREBBE A DIRE CHE NON HAI LA PIU' PALLIDA IDEA DI CHI SIA? E IL BIGLIETTO CHE MI HAI INVIATO QUESTA MATTINA?MI HAI SCRITTO DI ESSERTI LASCIATO, PERCHE' MI HAI MENTITO?" Strillò indignata, lasciandolo ancora più confuso e in difficoltà. Ginny si gonfiò come un tacchino, assomigliando paurosamente a sua madre Molly quando si arrabbiava con i figli. Rossa dietro le orecchie come i suoi capelli, gridò

"QUINDI E' QUESTO CHE FAI ALLE MIE SPALLE? CI PROVE CON ALTRE RAGAZZE E MI TRADISCI DICENDO DI NON ESSERE PIU' FIDANZATO CON ME?" Michael guardò spaventato la fidanzata e incredulo Lilly, per poi cercare aiuto nei suoi compagni di squadra che ammutoliti osservavano la scena sconvolti.

"Ma io non so di che biglietto stia parlando, non ho scritto niente io...Io non capisco cosa stia accadendo. C'è stato un malinteso... Magari hai confuso la firma di qualcun'altro con la mia." Tentò di difendersi, rivolgendosi a Lilly con sguardo quasi supplicante. La ragazzina sospirò sconfortata, era evidente che lei a Michael non sarebbe mai piaciuta...Si vedeva da come cercava di giustificarsi e salvarsi da quella situazione scomoda con la fidanzata, che sembrava davvero fuori dalla grazia del signore. Le condizioni però erano state chiare, doveva arrivare fino in fondo. Tirò fuori il biglietto di tasca e con falsa voce spezzata, fingendosi sull'orlo delle lacrime sbottò

"E questo cos'è? C'è la tua firma in fondo, l'hai scritto tu... Non puoi avermi davvero presa così in giro, sei meschino." Prese il foglietto ripiegato dalla tasca interna della divisa e lo lanciò in direzione del ragazzo ma con uno scatto fulmineo, la prima a prenderlo fu Ginny che lo aprì e ne lesse velocemente il contenuto.

"Sei disgustoso Michael, sei davvero spregevole." Sibilò disgustata.

"Ma io...Ginny per favore, lasciami spiegare, non ho fatto niente." Tentò di difendersi inutilmente il giovane corvonero.

"NO CHE NON TI LASCIO SPIEGARE, E' GIA' UN BEL PEZZO CHE TI VEDO STRANO, ADESSO CAPISCO IL PERCHE'! QUELLA IN FONDO E' LA TUA FIRMA E LA CALLIGRAFIA PURE. CHI VUOI PRENDERE IN GIRO? TRA NOI DUE E' FINITA, FINITA! DA ORA IN POI SEI SINGLE, COSI' POTRAI FARE TUTTO CIO' CHE VUOI. PER TE GINNY WEASLEY NON ESISTE PIU'." Urlò a pieni polmoni. Fu una soddisfazione immensa lasciarlo e soprattutto, sentì il cuore mille volte più leggero. Le dispiacque molto per Lilly e sotto sotto, si sentì in colpa e un po' codarda per non essere riuscita a lasciarlo da sola, senza dover mettere in mezzo un innocente...Ma ormai era fatta e in ogni caso, si era finalmente liberata di un immenso peso.

Girò i tacchi e se ne andò a passo spedito, ignorando le grida di protesta del suo ormai ex fidanzato e i commenti di chiunque cercasse di avere altre informazione. Strizzò l'occhio ad Hermione e scambiò uno sguardo veloce con Malfoy. Il piano era andato a buon fine... Gli doveva un favore. Un capitolo della sua vita si era concluso.

- Capitolo finitoooo, finalmente! L'avrei voluto pubblicare la scorsa settimana, quindi non sono in ritardo, di più 😱😱😱!Ma chiedo umilmente perdono, sono veramente impegnatissima con la scuola e pure adesso, devo correre a studiare, ma ormai volevo finire il capitolo, ci tenevo tanto tanto... Il primo capitolo che pubblico da ventenne perché ebbene sì, l'altro lunedì, il 20, ho compiuto vent'anni🎉❤! Ma tralasciando l'avanzare dei miei anni😂, spero che la storia vi piaccia e continui ad essere interessante! Non so ancora quanti capitoli scriverò prima di concludere questo primo anno ma conoscendomi, arriverò a un centinaio di capitoli pubblicati😂😂😂. Una volta finito il quinto anno, partirò subito con il sesto, scrivendo però un altro libro, perché altrimenti questo diventerebbe davvero infinito ma in ogni caso, per il momento, godetevi questo! Siamo arrivati a più di 70K visualizzazioni... Non ci posso credere e soprattutto, non so come ringraziarviiiii❤❤❤❤❤!!! Nel frattempo vi mando tantissimi bacioni, a presto 😙😙😙.-

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