Cinque.
Scrittrice.
-" S-Si, sono io. -
Rispose la ragazzina voltandosi per guardarlo in faccia. Aveva davanti a sé Hans, grande, alto e grosso di corporatura. Elsa non gli arrivava ne anche alla spalla da quando fosse alto il rosso. -" Potresti seguirmi? "- Domandò lui infilandosi le mani in tasca. Era abbastanza tranquillo in quel momento. La ragazza annuì appoggiando i palmi sul petto.
-" Aspetta. È vero che hai fatto del male a Jack Frost ed a Hiccup Haddock?! "- Gli occhi celesti della ragazza di bloccarono sul suo viso con aria di minaccia. -" Potrei aver fatto qualcosa... "- Ridacchiò lui. Elsa cercò di evitarlo cambiando strada, ma, un'altra persona, la bloccò prendendola per il braccio destro. Gli occhi della ragazza si spalancarono vedendo che non riusciva più a reagire per scappare e chiedere aiuto.
— Intanto...
Jack se ne stava comodamente seduto sulle scale per riposarsi prima della gara. Astrid, invece, andava in continuazione avanti ed indietro davanti ai ragazzi come se fosse in ansia. -" Elsa non ci sta mettendo un po'? È solo dell'acqua! "- Disse lei prendendo Hiccup per la maglia per fargli capire l'ansia. -" Calmati, avrà incontrato un'amico. "- A quel punto, Jack si alzò di scatto mettendosi una mano sul mento. -" Ma lei oltre a noi, non conosce nessuno, o sbaglio? "-
-" Conosce quelli del Club... Ma sono tutti laggiù insieme alla professoressa. E i nostri compagni di classe, che sono qui in parte a noi... "- Precisò Hiccup guardandosi in torno. Jack iniziò ad incamminarsi verso le macchinette per assicurarsi che non stesse succedendo nulla di male.
In quello stesso momento, Elsa si trovava accovacciata sull'erba, stringendo, con le mani, la sua delicata pancia presa di mira dai piedi dei bulletti. Hans, abbassandosi al suo livello, la prese per i capelli ridendole addosso.
-" Sai che questa non sarà la prima volta? Sei anche più brava di quel moro. Tu subisci, mentre lui si dimena. "- Elsa tossì, dopo aver preso un forte calcio sulla ventre.
-" V-Vi dovete vergognare! "- Gridò lei a squarcia gola per attirare l'attenzione di qualcuno. Hans le tirò un pugno in faccia per farla in zittire. Elsa notò subito che le sue labbra stavano sanguinando. Gli occhi celesti di Elsa, man mano, si chiudevano sempre di più. La sua vista era sgranata e l'unica cosa che vedeva in quella visione rovinata erano i pantaloni neri dei bulli. Erano tre se ricordava bene.
" È Finita? "
Si domandò la ragazza senza muovere ne anche un muscolo.
" Si, si è finita. "
Si rispose. Una lacrima fredda le rigò la calda guancia fino a raggiungere il cemento. Altre lacrime le rigarono il volto raggiungendo le sue rosse labbra. Avevano un sapore dolce, ma quel dolce era mischiato al sangue.
-" Cosa credete di fare?! "-
Una voce maschile, era diversa dagli altri.
Elsa provò con tutte le sue forze ad aprire gli occhi, ma, di colpo, si chiusero in un sonno profondo.
— Qualche ora dopo, in infermeria scolastica...
Il corpo di Elsa si trovava addormentato su un lenzuolo bianco. Aveva intorno alla testa una benda e dei cerotti su tutto il corpo. In parte, si trovava Jack seduto su una sedia di plastica a tenerle la mano sperando che si sarebbe presto svegliata da qual sonno profondo. Tutti i suoi dubbi, vennero interrotti quando vide Elsa muoversi col viso. -" Mh? "- Jack sorrise.
-" Ben svegliata, Elsy. "- La ragazza socchiuse gli occhi, ricambiando il sorriso. -" È stato per... Per colpa sua, vero? "- Domandò lei. Subito dopo notò la mano di Jack intrecciare le sue dita. -" Scusa, mia madre mi ha sempre raccontato che quando due persone si danno la mano il dolore del ferito sparisce... Speravo che funzionasse. "- La ragazza aprì totalmente gli occhi senza mai smettere di sorridere. -" Grazie, mi sento meglio. "- Jack divenne per la prima volta rosso per un complimento.
-" Aspetta... Ma la corsa?! "- Domandò d'un tratto lei andandosi con la schiena sul cuscino. -" Ho rinunciato. "-
-" È?! "- Gridò lei confusa. Il ragazzo ridette alzandosi dalla sedia per stiracchiarsi. -" Ho preferito tenerti d'occhio. Non ho permesso a nessuno, a parte all'infermiera, di entrare. "-
-" È?! "- Gridò ancora lei diventando lievemente rossa sugli zigomi.
In quel momento si sentì bussare, dalla porta, entrarono i suoi amici.
-" Elsa ti avevo avvertito! "- Disse Hiccup mettendosi le mani nei capelli. Astrid gli diede un ceffone alla nuca.
-" C-Chiedo scusa! "- Rispose lei abbassando il capo. -" Ci hai fatto preoccupare molto. "- Aggiunse la rossa incrociando le braccia al petto.
-" È questo... È questo il dolore che vi portate dietro da più di un'anno? "-
I ragazzi annuirono, sopratutto il moro. Jack si avvicinò alla ragazza risiedendosi sulla sedia. -" Fa male... Fa male sapere che era un'imboscata. Fa male anche sapere che non sono stata capace di difendermi. "- Disse lei guardandosi le mani leggermente sporche di polvere. -" Ormai io mi sono abituato... Mia madre non sa nulla dei bulli. "- Aggiunse Hiccup grattandosi la testa per l'imbarazzo.
-" Mi avevi detto che glielo avresti detto! "- Gridò Astrid delusa.
-" È capitato, non possiamo farci niente. Anche tu però, potevi fare qualcosa apposto di subire."- Sbuffò Rapunzel appoggiandosi con la schiena al muro.
-" Non dire queste cose davanti a lei! É maleducato. "- Merida si mise davanti alla bionda per tenere meglio lo sguardo su di lei. -" Rapunzel... Per caso ti do fastidio? "- Si intromise Elsa abbassando il volto. Rapunzel abbassò il volto.
-" Da quando sei arrivata è cambiato tutto. Anche voi altri siete cambiati. Siete tutti attaccati ad Elsa e non pensate più che esisto anche io. E tu, Jack, la conosci da poco più di una settimana, quindi, non sai nulla di lei! Potrebbe essere figlia di un prigioniero o di un teppista. Magari lei fa solo la parte della timida e della dolce ragazza. La cosa che mi da sui nervi è che vi fidate già di lei. Conosco voi da quasi quattro anni eppure non mi sembra che vi fidiate tanto di me. "-
Rapunzel uscì dalla stanza sbattendo la porta dietro di sé. Merida si avvicinò al letto appoggiando una mano sulla testa della ragazza, sorridendole.
-" Tranquilla, fa sempre così con una nuova arrivata. Sai, anche con me, tre anni fa, l'ha fatto. È stata Astrid a presentarmela. "- Elsa socchiuse gli occhi arrossendo lievemente.
-" Spero che questa cosa si risolva. "-
-" Vedrai, te lo prometto. "- Si intromise Jack alzando la mano.
-" Ci parlerò io in questi giorni. Astrid com'é andata la corsa? E il mio Coach ti ha detto qualcosa su di me? "-
La bionda ridette, appoggiandosi con il gomito sulla spalla di Jack.
-" Sappi solo che sei nei guai e lui pretende spiegazioni concrete. E, ovviamente... "- Astrid prese dalla tasca la sua medaglia d'oro. -" Prima! Senza nessun record però. "- Sbuffò.
-" I genitori di Arendelle saranno qui a momento. "- Dalla porta sbucò l'infermiera della scuola annunciando l'avviso, subito dopo, chiuse delicatamente la porta.
-" Merda... "- Sussurrò Elsa abbassando il volto. Tutti i ragazzi spalancarono gli occhi nel sentirla.
Ohayo! Ragazzi volevo parlare del terremoto. Io sono della Lombardia, quindi "fuori pericolo" ma conosco molta gente che è nelle zone del terremoto. Voglio sostenere tutti questi miei amici che, purtroppo, molti di loro non trovano più i loro genitori. Io volevo, ad ogni costo, donare il sangue, ma sono troppo piccola per donare. ( Qui da 16 anni in su ) sto donando dei soldi per sostenere la gente. Se siete di quelle zone, sappiate sono che io sono con voi!
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