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Il Martellone VS l'Operatore Telefonico

Il Martellone conosceva ogni singola via della città di Emme, esclusivamente grazie alle innumerevoli esperienze sessuali collezionate nel corso della sua attività di supereroe del quartiere. Questa, infatti, lo aveva portato a identificare ogni luogo con il nome di una ragazza. Così, in via della Luna abitava Selene, in via della gamba aperta, Roberta, in via della panna, la calda Giovanna, in piazza Risorgimento, la ragazza con il tormento del doppio mento, in via le mani dal naso, Rossana Raso, in via della trottola, la... va beh, questa potete immaginarla da soli.

Inutile dire che lo stesso discorso si applica per analogia alla maggior parte delle città italiane, ma visto che colui che scrive è un'autentica capra in geografia, il discorso fotocopia del precedente vi verrà risparmiato.

Tornando al nostro eroe, potete immaginare quanto fosse dispendioso mandare messaggi ed effettuare chiamate non solo a tutta la città di Emme, ma anche in tutta Italia, per mantenere sempre vivi rapporti che sarebbero potuti tornare molto utili in un futuro prossimo. Ovvio, sto parlando soprattutto di saltare a piedi uniti sul letto per vedere chi avrebbe toccato prima il soffitto con la testa...

Per fortuna, però, l'era della tecnologia aveva reso fruibili a tutti servizi di telefonia che fino a poco tempo prima sarebbero stati inaccessibili, nonché impensabili. O meglio, più che a tutti sarebbe meglio specificare che lo ha fatto nei confronti di "quasi" tutti. E sì, perché il Martellone era forse l'unico individuo capace di pagare una cifra spropositata per quattro servizi in croce che a malapena bastavano per coprire i costi delle sue comunicazioni, con conseguenti addebiti continui e attivazione forzata di promozioni di ogni tipo.

Stanco di questa situazione che andava avanti da troppi anni, il Martellone prese la sciagurata decisione di voler disdire la maggior parte delle promozioni, per lasciare giusto quelle essenziali. Putroppo, però, avendo egli un grado di conoscenza del mondo tecnologico pari a quello posseduto dall'autore in geografia, l'impresa fu a dir poco titanica.

Innanzitutto, la compagnia telefonica "T'inculiamo Immediatamente", meglio conosciuta con lo pseudonimo di T.Im., costrinse il ragazzo ad affrontare una serie di tredici prove itineranti, prima di poter parlare con un operatore addetto alle promozioni. Tra queste, solo per citarne alcune, rientravano compiti quali "mettere d'accordo israeliani e palestinesi", "scattare due foto nitide di un numero pari o superiore a tre unicorni pascolanti", "recuperare la pentola d'oro dietro l'arcobaleno che si forma nei cieli di Dublino tra il 30 e il 31 febbraio", "fare chiarezza sul referendum costituzionale di dicembre, visto il novanta per cento degli italiani non ci ha ancora capito una mazza, ma continua ugualmente e imperterrita a parlare per dire la sua, per giunta a proposito"; cose così, insomma, compiti talmente facili che perfino uno scimmia ammaestrata avrebbe saputo svolgere. Una scimmia proveniente da Marte, si intende.

Dopo soli cento quarantacinque giorni in giro per l'Europa, quattro reni venduti al mercato nero indiano, di cui tre non di sua proprietà, sette mutui rateizzati a tasso fisso del quindici per cento (alla seconda), rigorosamente da pagare su base giornaliera e ventimila punti Esselunga, il Martellone riuscì a completare la lista delle sue tredici fatiche, assicurandosi così il raro privilegio di parlare con un operatore.

Con gli occhi colmi di lacrime di gioia, compose il numero del servizio clienti sul display del cellulare e quando dall'altra parte del telefono sentì una voce umana che interagiva con lui, fu sul punto di lasciarsi andare a un pianto ininterrotto.

"Risponde l'operatore miciomicio baubau, codice Klg76to_!§=009, in cosa posso esserle utile?"

"Buongiorno, vorrei disattivare le promozioni presenti su questo numero."

"Va bene, mi potrebbe dire il suo numero?"

"Ma se le ho appena detto che è quello dal quale chiamo..."

"Senta, veda di stare tranquillo. Io qui sto lavorando, mica perdo tempo" Quelle parole ferirono il nostro eroe come un pungo allo stomaco. Non poteva rischiare di far saltare i nervi all'operatore o questo non lo avrebbe più aiutato, e lui non poteva permettere che ciò accadesse. Si calmò come meglio potè e pronunciò il suo numero.

"Perfetto, ho inserito i dati. Mentre aspettiamo, le interesserebbe l'Adsl da mettere a casa insieme a internet e rete fissa?"

"No, grazie. Io a casa non ci sto quasi mai"

"Ah, e come mai?", rispose l'operatore fingendosi interessato.

"Per lavoro", si affrettò a rispondere il ragazzo.

"Allora credo che la tariffa business faccia proprio al caso suo."

"Senta, forse non ci siamo capiti. Io voglio solo che mi disattiviate le promozioni che ho sul numero, non che me ne proponiate delle altre."

"Assolutamente, ci mancherebbe. Era giusto per fare due chiacchiere." Non appena l'operatore terminò la frase iniziò a sentirsi in sottofondo una musichetta caraibica, con tanto di suoni di ukulele e flauti.

"Scusi, ma ha acceso lo stereo?", chiese incuriosito il Martellone.

"No, non mi permetterei mai di mettere della musica di sottofondo per distrarla dal fatto che sto fingendo di lavorare."

"Cosa ha detto, scusi?"

"Mi perdoni una domanda: per caso lei fa trasferte lunghe per lavoro? Che ne so, tipo in paesi esotici? Perché se così fosse avrei la tariffa che fa al caso suo. Si chiama "In culo a te" e con soli novantanove centesimi di franco svizzero al giorno lei può chiamare in tutto il mondo senza spendere un solo centesimo. Infatti ne spenderebbe novantanove, ma questo è un altro discorso..."

A quel punto del discorso, la pazienza del Martellone era giunta al limite massimo di sopportazione. Nonostante celebrità del calibro di Budda, Gandhi e Mandela lo guardassero dall'alto dei cieli e lo pregassero di non perdere le staffe, ormai era troppo tardi per recuperare la sanità mentale perduta. Il nostro eroe bestemmiò così tanto e per così lungo tempo che ben quindici santi, due martiri e una famosa suora di clausura scesero dal Paradiso per stringergli la mano e complimentarsi con lui per l'originalità dimostrata.

"La pregherei di chiedermi immediatamente scusa", disse l'operatore tra i singhiozzi e le lacrime "Guardi che anche noi siamo esseri umani, mica robot. Abbiamo un cuore, dei sentimenti e... tantissime ricche promozioni che la aspettano! Quindi non si lasci scappare..."

"Io ti giuro su ciò che ho di più caro al mondo, e non vorresti sapere cos'è, che io ti troverò, ti verserò un litro di benzina addosso e poi ti darò fuoco. A te, e a tutti i centri T.Im. di Italia. Fosse l'ultima cosa che..."

"Aspetti cosa ha detto? T.Im.? Ma allora è tutto chiaro! Si tratta di un equivoco. Qui parla l'operatore del centro Ti Reputiamo Ebete, abbreviato in T.R.E. Ha decisamente sbagliato compagnia telefonica. In più saranno almeno tre mesi che la T.Im. non esiste più. Qualcuno è riuscito a far pace tra israeliani e palestinesi e dato che la T.Im. apparteneva al primo popolo da me citato, questi hanno deciso di vendere tutto alla nostra compagnia in segno di solidarietà."

"Quindi ora che succede? Le mie promozioni sono ancora attive o si sono disattivate con il passaggio di proprietà?", chiese il Martellone, rimanendo per qualche minuto con il fiato sospeso e pregando con tutto se stesso che, per una volta, almeno una cosa andasse per il verso giusto.

"Sono sempre attive, ci mancherebbe. Le vuole disattivare?", rispose l'operatore telefonico, infrangendo anche il minimo barlume di speranza presente nel cuore del nostro eroe.

"Direi che sarei disposto a dare l'ultimo rene sano che mi rimane, pur di riuscirci", rispose con tono affranto il Martellone.

"Ecco, questo è lo spirito giusto! Prenda carta e penna e scriva: le sto per dettare la lista..."

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