capitolo 6
ore7:40 un altro giorno inizia come sempre la mia migliore amica miviene a svegliare, deve essere rientrata tardi la scorsa notte perchéio non l'ho nemmeno sentita alla fine devo proprio essermiaddormentata mentre ancora pensavo a lui. Scendiamo per colazione emi faccio raccontare ogni dettaglio della sua serata con Francesco,si è divertita molto, lui è dolcissimo l'ha portata nel ristorantepiù romantico della zona e ha riservato tutta una sala solo perloro, per stare un po insieme e soli, dopo la cena sono andati in unlocale carino fuori dal centro dove lui le ha regalato un anello perricordarle il suo amore ogni giorno, è davvero stupendo il lororapporto, ne sono quasi gelosa... ma adesso tocca a me raccontare aGiada cosa è successo ieri sera chissà cosa penserà, inizio araccontarle e non tralascio nessun dettaglio deve sapere tutto perpoter giudicare obiettivamente, alla fine del racconto, mi sta ancorafissando sbalordita e con la bocca aperta, ma starà bene o le èpreso un infarto? " Giada ti prego dì qualcosa!" -G-"ommiodioooooo wow Je hai colpito nel segno, ma non correre troppo miraccomando vacci piano, lui è grande e tu sei ancora piccolina" mi piace molto che la mia Giadina tenda sempre a proteggermi, anchese sono io la più grande delle due, ho due mesi in più di lei-J-"ma cosa dici non è successo nulla lui era solo gentile con me, nulladi che solo galanteria" , -G-" ma quale galanteria tu glipiacii Je!!!!!!" ma cosa si è fumata ieri con Fra? -J-"ok Giady stai esagerando, andiamo a prepararci x la scuola va che èmeglio" e con questo il discorso si chiude e andiamo aprepararci.
Una volta pronte usciamo nell'aria fresca e frizzantedi inizio aprile, le giornate stanno notevolmente migliorando ed èun piacere fare una bella camminata prima di andare a scuola, duranteil tragitto parliamo delle solite cose, fino a che... " Giada maoggi abbiamo pediatria?" -G-" no Jessica oggi abbiamo solofarmacologia e patologia per tutto il giorno, ma per fortuna finiamoprima e usciamo alle 16" -J-" ah ok, che bello usciamoprima". Non so se essere felice di non vederlo, così potròconcentrarmi sulle lezioni, o, se sono amareggiata di non poterevedere lui e i suoi occhi. La giornata al solito si trascina lenta enoiosa ma almeno la mia attenzione è tornata, e oggi riesco a stareattenta e prendo tutti gli appunti, la mano mi fa malissimo caspitascrive quasi totalmente da sola ormai! La pausa pranzo sebbene daun'ora sembra sempre troppo corta per fare tutto, mangiare, riposarela mano e gli occhi e magari prendere una bella boccata d'aria sullescale esterne. Le lezioni purtroppo rincominciano, ma la patologia mipiace e ascolto attentamente ogni parola che la professoressa dice,questa prof è molto brava cerca sempre di venire in contro aglistudenti infatti fa finire sempre 20 minuti prima le lezioni così dapermettere a tutti di prendere i mezzi per tornare a casa,così,anche noi ci incamminiamo verso la nostra e decidiamo di farci unabella merenda, una volta rientrate.
Arrivate davanti allapalazzina devo ammettere di sentire un po di agitazione mi immaginodi incrociare su per le scale i suoi occhioni, ma perfortuna/sfortuna non accade, entriamo in casa e Francesco è suldivano che guarda la tv, sentendoci entrare ci saluta e bacia Giada,poi ci annuncia che ha fatto fuori le nostre ultime, poche provvisterimaste, così io e giada decidiamo di andare al vicino supermarketper fare la spesa. Facciamo una breve lista di quello che ci occorreper evitare di comprare cose in eccesso o al contrario dimenticarequalcosa di fondamentale, prendo la borsa e mi incammino versol'uscita della nostra abitazione, apro la porta e lo vedo, è li inpiedi davanti a casa nostra , vestito informale, jeans scoloriti e unsemplice maglioncino, mi piace vestito così. Sembra passare unsecolo prima che lui apra la bocca. -I-" ciao, scusate ildisturbo è un brutto momento state uscendo?" -G-" salveprof, no si figuri stavamo solo andando a fare la spesa non sipreoccupi, aveva bisogno?" -I-" ah, bene, perché erosalito per chiedere a Jessica se mi poteva accompagnare ad unsupermercato, non conosco bene il posto e mi sono appena trasferito,e mi servirebbe fare la spesa" -J-" certo, pro...ehm IANnon c'è problema puoi venire con noi" -I-" oh grazie milledavvero" -G." sapete cosa, io sono veramente stanca einoltre vorrei stare qui a casa con Fra, andate voi " ringrazioe maledico allo stesso tempo la mia amica, perché è vero che vogliostare sola con Ian, ma allo stesso tempo ho davvero l'ansia, siccomesono una persona molto timida, l'idea di stare sola con lui miprovoca non poca agitazione, alla fine dico, -J-" ah ok va beneGiady, allora andiamo Ian?" -I-" si!"
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