Ti siano fredde
le notti che trascorrerai 
senza me:
già ti vedo sul letto
che stringi una coperta vuota
mentre cerchi 
il calore del mio corpo vicino al tuo.

Ti siano stonati
tutti i nomi che pronuncerai
e che non sarà il mio,
e ad ogni nome
ti ricorderai di me,
di quelle parole che
ti erano così familiari,
così dolci e armoniche
che ora ti sembrano solo echi di un sogno.

Ti siano anonime
le labbra che bacerai
cercando di dimenticare
il sapore delle mie.
Sarà come baciare
il Nulla,
perché quelle labbra
non avranno sapore.
Perché tu,
seppur inconsciamente,
starai sempre lì
a cercare qualcosa che,
anche in minuscola parte,
si avvicini a me.

E allora mi rimpiangerai.

Rimpiangerai le mie insicurezze,
le mie paure,
le mie follie,
le mie ossessioni;

rimpiangerai i miei occhi,
le mie labbra,
le mie mani,
le mie braccia;

rimpiangerai le passeggiate al mare,
le discussioni inutili,
l'amore
e il sesso.

E allora ti torturerai.