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Uno Studio in Rosa

[7 Febbraio]

Ho censurato alcuni nomi e luoghi per cause legali ma, a parte questo, questo è quello che è successo la sera che mi sono trasferito con Sherlock Holmes.

Quando ho incontrato Sherlock per la prima volta, mi ha raccontato la storia della mia vita. Ha capito molte cose sul mio conto osservando il mio zoppicare, la mia abbronzatura e il mio cellulare. Ed è questo il bello. È inutile provare a nascondere chi sei perché Sherlock vede attraverso tutti e tutto in pochi secondi.
La cosa incredibile, però, è quanto sia veramente ignorante su alcune cose.

Questa mattina, per esempio, mi ha chiesto chi fosse il Primo Ministro. La settimana scorsa sembrava non avere davvero idea che la Terra gira intorno al Sole. Davvero. Non lo sapeva. Non che credesse che fosse il Sole a girare intorno alla Terra o altro. Semplicemente non gli importava. Ancora non riesco a crederci. In molti ambiti, è la persona più intelligente che abbia mai incontrato ma ha questa lacune che sono quasi spaventose. Almeno mi sono abituato a lui, adesso. Beh, dico così, ma non credo che mi abituerò mai davvero a lui. È solo che, in quella prima notte, non avevo idea di quello a cui sarei andato incontro. Voglio dire, come avrei potuto.

Stavo controllando l'appartamento, stupito dello stato in cui già si trovava, quando l'Ispettore Detective -------- di Scotland Yard è entrato all'improvviso.
Sherlock, ovviamente, già sapeva perché fosse qui. C'era stata un'altra morte-stavolta a -------. Sherlock mi ha chiesto di unirmi a lui e ho accettato, curioso. In taxi mi ha spiegato come aveva dedotto tutto su di me il giorno prima- come aveva notato ogni parola che ho detto, ogni azione, piccoli dettagli sul mio cellulare. È stato straordinario. Vorrei provare a spiegarvelo qui ma non credo che sarei in grado di rendergli giustizia. Andate sul suo sito, Scienza della Deduzione e vedrete da soli come funziona la sua mente.

Ero ancora sorpreso, nonostante il suo incredibile genio, che la polizia si rivolgesse a lui per chiedergli aiuto. Ha detto di essere un "Consulente investigativo". Ovviamente, essendo l'arrogante che è, non poteva che crearsi il suo stesso lavoro.

Siamo arrivati a ------- dove, con mia grande sorpresa, mi ha presentato i suoi colleghi. La polizia sembrava sorpresa allo stesso modo, io ho avuto l'impressione che lui non abbia mai avuto colleghi prima. Era il corpo di una donna, vestita di rosa. Ed era stata avvelenata. Di nuovo, Sherlock l'ha solo guardata e già sapeva tutto su di lei. Il modo in cui era vestita. Chiazze di fango sulla sua gamba. Quello che si trovava lì e, cosa più importante, cosa non c'era. La sua valigia. Ed è stato questo che l'ha entusiasmato. La valigia scomparsa.

Ha lasciato il corpo ed è corso fuori per cercarla, naturalmente lasciandomi indietro. Ho parlato con una poliziotta che mi ha descritto brevemente Sherlock. Ha detto "Ne va matto". Ed è vero. Non gli importava niente della donna morta né delle altre vittime. Credo che se adesso lui entrasse e trovasse me e la nostra padrona di casa sdraiata a terra con la gola tagliata, lo troverebbe come un esercizio mentale. "Fantastico" esclamerebbe strofinandosi le mani. "Ma la porta era chiusa, quindi come hanno fatto ad uccidersi a vicenda?". La poliziotta l'ha chiamato uno psicopatico. È una diagnosi dura e poco professionale ma ho riletto cosa ho scritto su di lui quando ci siamo incontrati la prima volta. L'ho chiamato pazzoide.

Sono tornato a Baker Street e Sherlock mi ha chiesto di mandare un messaggio. Aveva trovato la sua valigia e si era accorto che mancava il cellulare. Sapeva che doveva averlo l'assassino, e quindi eccomi lì, a messaggiare con un killer.

È riuscito a trovare la valigia perché aveva capito che fosse rosa, come i vestiti della donna. Non mi era neanche passato per la mente e quando gliel'ho detto mi ha dato dell'idiota. Non voleva essere offensivo, ha solo detto cosa pensava. Mi hanno detto di peggio, ma la sua schiettezza mi ha sopreso comunque. Non gli importava di essere cortese o altro. Stavo iniziando a capire perché non sembra avere molti "colleghi".

Dopo di che, abbiamo fatto un appostamento. Abbiamo aspettato in un ristorante per controllare se l'assassino si sarebbe recato all'indirizzo che gli avevo messaggiato. Sulla strada, abbiamo visto un taxi accostarsi. Gli siamo corsi dietro, ma è ripartito. Sherlock ha insistito perché lo seguissimo e fortunamente sembra avere una buona conoscenza delle strade secondarie di Londra. Ovviamente, come ho poi realizzato, ha pribabilmente memorizzato "Londra dalla A alla Z". Abbiamo corso giù per una strada e poi un'altra e siamo riusciti a raggiungere il taxi - solo per cosprire che il passeggero non era il nostro killer. Era appena arrivato a Londra. È stata la notte più ridicola di tutta la mia vita - voglio dire, un vero e proprio inseguimento per Londra. Le persone non fanno queste cose, non proprio. Ma noi l'abbiamo fatto.

E così, Sherlock ha avuto la prova che il mio zoppicare era psicosomatico. L'ho già detto che è intelligente?

Siamo tornati a casa per scoprire che -------- e la polizia erano lì, che esaminavano la valigia. È stato piuttosto divertente vedere come Sherlock fosse offeso da questa cosa. Credo fermamente che lui pensi di essere al di sopra della legge. E non sopportava che -------- gli avesse appena provato il contrario. -------- Descrive Sherlock come un bambino e in un certo senso è così. Ha detto che non si cura di cosa gli altri pensano di lui e che è arrogante per questo, ma non credo sia vero. Non è che non gli importa, è che ingenuamente non capisce che è normale curarsene. È normale preoccuparsi di cosa pensa la gente. Come un bambino, non capisce le regole della società - che, ovviamente, è il motivo per cui è così bravo a leggere ognuno di noi.

Sherlock crede che siamo tutti stupidi, quindi per lui è Natale quando qualcuno fa qualcosa di intelligente. Non parlo di me, ma della nostra vittima d'omicidio. Non aveva perso il telefono. L'aveva lasciato indietro. Sapeva sarebbe morta, quindi ha lasciato il telefono nel taxi - e, come tutti i cellulari moderni, aveva un GPS così da poter essere rintracciato. Quella brillante donna ci ha condotti al suo assassino.

Ed era lì fuori. Era fuori dal nostro appartamento - nel suo taxi! Lo abbiamo rincorso per Londra credendo che stesse trasportando il nostro killer - ma il killer poi era lui stesso. È così che riusciva ad arrivare alle sue vittime - semplicemente facendole salire sul suo taxi. Ovviamente, essendo Sherlock completamente e irrimediabilmente pazzo, è salito sul taxi così da poterci parlare. Di nuovo, non gli importava delle "regole". Non voleva sapere come il tassista avesse escogitato tutto questo. Non credo neanche che fosse particolarmente interessato a prenderlo e non si è scomodato a dire alla polizia che l'uomo che stavamo cercando fosse proprio lì fuori. Tutto quello che Sherlock Holmes voleva sapere era perché avesse fatto quello che ha fatto. Voleva essere da solo con l'assassino così avrebbe potuto chiederglielo. Quella era la cosa più importante - nonostante l'ovvia minaccia che rappresentava per la sua vita.

Il tassista lo portò in un college per specializzazioni così che entrambi si potessero specializzare - beh, su come le loro menti funzionino, immagino. Non è qualcosa che capirò mai davvero e, ad essere sinceri, non credo di volerlo capire. Essere uno psicopatico. Essere così al di sopra di tutti noi. Essere così pericoloso. È piuttosto terrificante.

Dopo di che, Sherlock mi ha detto tutto. Il tassista aveva un aneurisma al cervello. Stava morendo. Prendeva le vittime e le portava da qualche parte. Poi, dava loro una scelta. Dovevano prendere una pillola - una del tutto innocua, l'altra letale. Mi rende furioso pensare a quelle povere persone salite su quel taxi - una di loro era solo un ragazzino! Devono aver vissuto l'Inferno. Ma Sherlock, il vecchio pazzo Sherlock, lo ha compreso. Quello che il tassista stava facendo, era sopravvivere alle altre persone. Si stava dando il potere di controllare la vita e la morte. E lo credo, lo credo davvero, Sherlock lo comprese.

Io e la polizia siamo riusciti a rintracciare la loro posizione e li abbiamo raggiunti. Ma era troppo tardi. Appena siamo arrivati, ho visto Sherlock che stava per prendere una delle pillole. Non perché fosse costretto, si trattava di un gioco tra geni. Non avrebbe lasciato un altro arrogante, pomposo psicopatico vincere. In quel momento, qualcuno sparò al tassista. Una persona del genere aveva sicuramente dei nemici quindi non avrebbe dovuto sorprendermi, ma non avevo visto nessuno sparare dai tempi dell'Afghanistan. Non è qualcosa alla quale ci si abitua. Il fatto che qualcuno abbia il potere di decidere della vita o la morte di qualcun altro - ma sono grato che chiunque fosse l'abbia fatto, perché senza dubbio ha salvato la vita di Sherlock. E, francamente, dopo tutto quello che quest'uomo ha fatto a quelle persone innocenti che salivano sulla sua auto, una morte veloce come quella è più di quanto meritasse.

E dopo tutto ciò? Io e il mio coinquilino abbiamo mangiato cinese. Come ho detto, conosce dei ristoranti niente male.

C'era un'altra cosa però. Prima che il tassista morisse, ha detto un nome. Un nome di qualcuno o qualcosa che lo aveva aiutato. Moriarty. Non l'ho mai sentito e nemmeno Sherlock. Ovviamento, lui lo adora. Crede di aver trovato un arci-nemico. È un bambino strano.

E da quella notte? Non è mai smesso. Oh, ci sono un sacco di altre cose da raccontare.

20 Commenti:

💬 Harry Watson: *commento cancellato*

💬 John Watson: Già, i bambini potrebbero leggere, Harry.

💬 Harry Watson: Ok, ma davvero? È davvero quello che è successo? Perché è incredibile, cribbio!

💬 John Watson: È tutto vero.

💬 Marie Turner: È emozionante. Sto scrivendo dal portatile della signora Turner. Uno dei sue coinquilini sta cercando di farmi iscrivere a Facebook ma gli ho detto che non voglio impicciarmi negli affari altrui. Ti sto scrivendo dalla porta accanto.

💬 John Watson: Ha! Grazie signora H. Potrebbe portare dei biscotti quando rientra?

💬 Marie Turner: Sono la padrona di casa, non la vostra governante.

💬 Bill Murray: È fantastico! Ti meriti una medaglia!! Un'altra!!!

💬 limprobabile: se fossi stato collega di Sherlock avremmo risolto il caso molto prima. come hai fatto a non capire che la valigia era rosa??

💬 Harry Watson: Chi diavolo sei tu?? E che razza di nome è quello??

💬 limprobabile: sono un esperto su Sherlock Holmes. lo capisco, ed è una cosa che una come te non potrà mai capire.

💬 Harry Watson: Almeno capisco come usare LE MAIUSCOLE.

💬 limprobabile: le maiuscole sono solo un'altra convenzione sociale che ho deciso di ignorare. sei stata programmata per essere una della società. sei una pecora.

💬 Harry Watson: *Commento cancellato*

💬 John Watson: Linguaggio. Harry!

💬 Mike Stamford: Bravo, John! Sapevo che eri il tipo da fare certe cose.

💬 Molly Hooper: Sherlock è fantastico, vero? È così intelligente!!!

💬 Anonimo: Oh è un genio. Speriamo di incontrarci un giorno.

💬 Sally Donovan: Malato.

💬 Sherlock Holmes: John, ho trovato solo adesso questo post. Gli ho dato un'occhiata e devo dire che sono senza parole. Quello che faccio è una scienza esatta e dovrebbe essere trattata come tale. Hai descritto tutto come se fosse una specie di avventura romantica. Ti saresti dovuto concentrare sulla mia analisi analitica e null'altro.

💬 John Watson: Sta a te comprare il latte, Sherlock.



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