Prologo
Oddio! Sono già le 7.45!!!Devo sbrigarmi altrimenti arrivo in ritardo.
Corro subito in bagno per andarmi a lavare il viso...per fortuna i vestiti per andare a scuola li ho preparati già ieri sera. Mi metto un vestito bianco molto comodo e delle scarpe anch'esse di questo colore per restare in tema. Mi sistemo un po' i capelli con la piastra e sono pronta. Purtroppo non ho ancora la divisa scolastica...spero che non ci saranno problemi per questo motivo. Ah! Dimenticavo, mi presento sono Maya Firster sono una ragazza un po' timida ma allo stesso tempo estroversa con persone con cui ho più confidenza. Mi sono trasferita da Londra a qui a Stoccolma per il lavoro di mio padre. Per colpa dei vari spostamenti che la sua professione di cuoco comporta, ho dovuto lasciare tutti i miei amici ed il posto in cui ho passato tutta la mia infanzia e l'adolescenza...ma non sono questi i veri problemi che mi turbano in questo momento!! Ora non potrò più osservare a scuola quel ragazzo figo di Max, non vedere più il suo sorriso quando si girava a guardarmi, non guardare più i suoi occhi color smeraldo, non poter più fissarlo (non sono una pervertita o una stalker, forse un po' :3) quando giocava a basket in palestra, insomma mi mancherà tutto di lui. Sono ancora demoralizzata...ma del resto sono anche un po' felice di essermi trasferita perché i cambiamenti "a volte" mi esaltano parecchio, ORA non tiriamole per le lunghe ....sono in un ritardo pazzesco!!!
"Mamma!!"
Scendo velocemente le scale chiamandola.
"Perché non mi hai svegliato?? È il mio primo giorno, lo sai che ci tengo a fare bella impressione"
Lei continua a bere il suo caffè non dandomi nemmeno un po' di attenzione.
"Mamma!!"
Mette giù la tazza e mi guarda come se l'avessi appena svegliata da un sogno stupendo.
"Maya devi essere più autonoma, insomma *sbuffa* fa come tutte le ragazze della tua età inizia ad utilizzare la sveglia!!"
Si alza e va verso il lavandino per lavare la sua tazza.
"Muoviti o perderai l'autobus...Se lo perdi te ne vai a piedi capito?"
La guardo con uno sguardo di morte. Ogni volta fa così.
"Ah grazie mamma, come al solito gentilissima. Faccio prima a mettere la sveglia la prossima volta perché ad aspettare che tu mi svegli arrivo quando le lezioni sono già finite. *prendo una fetta biscottata* *metto lo zaino sulle spalle* Ora vado non mi devo prendere in chiacchiere tutte le volte, ciao mamma a dopo *le scocco un bacio sulla guancia*"
In primo luogo anche lei mi guarda con uno sguardo di morte ma poi si addolcisce. Deve essere una cosa di famiglia.
Anche mamma non ama il fatto di cambiare sempre città ma è una donna che si abitua facilmente a questi continui cambiamenti quindi per lei non ci dovrebbero essere grossi problemi.
Per fortuna sono riuscita a salire sull'autobus...ma sfortunatamente ho potuto mangiare solamente una fetta biscottata *sbuffa*
HO FAME!!
Appoggio lo zaino sul posto accanto al mio. Estraggo dalla tasca del giubbotto il mio tanto amato Mp3 e inizio ad ascoltare la musica. Amo cantare, ogni volta sotto la doccia faccio finta di essere ad un mio concerto, non finisco finché mia madre non mi dice che se non esco immediatamente chiude l'acqua. La musica mi trasporta in un mondo solo mio dove non devo dare retta a nessuno. L'autobus si ferma alla fermata della scuola ma io non me ne accorgo, sono persa nella musica. Un ragazzo biondo della mia stessa età, se non erro, mi tocca la spalla dicendo che se devo scendere a questa fermata devo andare. Lo ringrazio, prendo le mie cose e subito penso: fortunatamente non sono in ritardo. Appena scesa, inizio ad incamminarmi. La scuola è grandissima, ha un cortile immenso con varie panchine per sedersi e molti alberi. L'esterno è come al solito, bianco con molte finestre. Estasiata vado verso l'entrata ed mi dirigo verso la segreteria per chiedere informazioni riguardo alla mia nuova classe. La segretaria è persa in delle scartoffie così la chiamo ripetutamente senza essere troppo invadente e assillante.
"Mi scusi..."
Dopo aver finito mi guarda e mi sorride.
"Si mi dica"
"Sono la nuova studentessa trasferita, mi chiamo Maya Firster"
"Maya Firster dice?"
"Si"
Controlla qualche carta.
"Ok, classe 3A, primo piano. Vai avanti per un po' per il corridoio, lì ci sono i servizi femminili, gira a sinistra e la prima aula è la tua nuova classe"
"La ringrazio arrivederci"
Salutai la segretaria con un bel sorriso e iniziai a dirigermi verso la 3A. È una donna sui quarant'anni e devo dire che li porta bene. Ha i capelli biondi e gli occhi sul grigio. Bene tralasciando lei, iniziamo la mia nuova vita studentesca...
Speriamo bene...
•SPAZIO AUTRICE
Mentre leggerete scusate se troverete degli errori grammaticali. Volevo dirvi anche che se non si riesce a capire:
-in grassetto sono i discorsi
-in corsivo sono i pensieri
Grazie per leggere questo racconto sperò vi interesserà e per favore commentate se vi piace o no...sarei felice dei vostri pareri....❤️
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