ventitré
"Dici sul serio?!" la voce di Nejire rimbombò per la stanza, mentre (T/n) cercava vanamente di trattenerla dall'essere udita all'interno dell'intera abitazione.
Dopo lo scambio di messaggi con Hawks, la (c/c) era stata trascinata dall'amica nella propria camera, senza fornire alcuna spiegazione a nessuno dei presenti. A (T/n) era dispiaciuto abbandonare in una maniera così distante Mirio e Tamaki, che erano sicuramente interessati a qualsiasi informazione avrebbe riferito a Nejire. Non sarebbe stata sorpresa se avessero deciso di appostarsi fuori dalla camera così da poter avere un quadro generale della situazione.
"Me lo sentivo!" esclamò Nejire in seguito ad un'ulteriore conferma dell'amica in relazione a ciò che le era stato raccontato nella precedente mezz'ora. Infatti, chiusa la porta, Nejire la costrinse a mostrarle la chat, cosa che (T/n) non riuscì a negarle, avendo effettivamente bisogno di qualcuno con cui parlare riguardo l'intesa che era riuscita a creare con quello che aveva sempre visto come una figura inarrivabile. Quel qualcuno in cui aveva trovato un confidente era Nejire, una delle poche persone in cui avrebbe riversato incondizionatamente la propria fiducia. Le sue altre opzioni sarebbero state Mirio e Tamaki ma non avrebbe voluto coinvolgerli in quella che sarebbe potuta essere definita una "questione tra ragazze".
"Dico sul serio, altrimenti non avrebbe avuto alcun motivo in primis per cui darti il suo numero!" motivò la propria affermazione Nejire, annuendo vivacemente con la testa. "Stiamo parlando di Hawks! Uno degli heroes della top ten! E ti ha dato il suo numero di telefono! Non puoi aspettarti che non voglia dire nulla!"
"Mi sembra ancora così impossibile..." le parole di (T/n) vennero attutite dal cuscino in cui tentava di nascondere il volto.
Nejire le poggiò una mano sulla spalla.
"Evidentemente è più possibile di quanto non sembri! Ora dobbiamo organizzarci per la serata, anche se si tratta di una video-chiamata, devi essere presentabile!"
"Si tratta solo di una cena, non una proposta di matrimonio, Nejire, non vorrei che esagerassi."
"Ho solo detto 'presentabile', non ti sto portando ad una sfilata di moda!" borbottò Nejire, scocciata dalla mancanza di fiducia dell'amica.
"A proposito di sfilate..." (T/n) si fece pensierosa, non sapeva se fosse il caso di spostare l'attenzione verso un tema riguardante la sua migliore amica, soprattutto in seguito alla delusione subita l'anno precedente.
"No, (T/n)-chan, assolutamente no." scosse la testa Nejire, continuando però a sorridere. Nonostante la sua negazione, non sembrava essere realmente contraria all'argomento.
"Quest'anno parteciperai al concorso di bellezza?" domandò (T/n), pronta a convincere l'amica a prendere parte alla competizione.
Nejire sospirò.
"Non saprei, a dire il vero..."
"Secondo me dovresti."
Di fronte all'improvviso silenzio di Nejire, (T/n) continuò a parlare.
"Questo è il nostro ultimo anno in questa scuola, per questo penso che dovresti partecipare. L'anno scorso non hai vinto, eppure ti sei divertita, no? Quindi perché non farlo di nuovo?"
(T/n) aveva abbandonato il cuscino, così da poter guardare negli occhi la sua migliore amica. Adesso era lei ad avere una mano appoggiata sulla sua di spalla, come gesto volto a sostenerla.
Prima che potesse però scusarsi, a causa dell'espressione insolitamente calma di Nejire, (T/n) si ritrovò improvvisamente al suolo. Se non fosse stato per lo stesso cuscino che prima aveva usato per nascondersi ad attutirle la caduta, era sicura si sarebbe fatta male.
Il volto ora di nuovo sorridente di Nejire era a pochi centimetri dal suo. (T/n) ritrasse istintivamente la testa, a causa dell'eccessiva vicinanza. I suoi movimenti erano limitati a causa del peso di Nejire, caduta anche lei dal letto direttamente sopra la (c/c).
"Spostati, sei pesante." sussurrò (T/n), accusando la mancanza di ossigeno.
"Solo se partecipi anche tu al concorso!"
"Io?! Sei tu quella carina, Nejire!"
"Sei così carina anche tu, (T/n)-chan! Non puoi perdere così questa opportunità! Anche se andasse male, ti sarai comunque divertita, lo hai detto tu, no?"
"Touché."
"Quindi, parteciperemo entrambe?"
"Spostati."
"Non ho sentito bene."
"Okay, okay, ci sono, partecipiamo entrambe. Ora levati, non respiro."
Nejire si fece scivolare lateralmente, rimanendo appoggiata con la testa sulla spalla dell'amica, continuando a tenerla stretta a sé con un braccio.
"Non pensavo avresti accettato..." commentò Nejire. "In realtà, non credevo saremmo diventate amiche."
"Cosa?"
"Durante il primo anno ero così fredda con noi. Mirio era convinto che lo odiassi."
"Non è vero."
"Lo so io. E lo sa anche lui. Però avevi questo atteggiamento così scortese nei confronti di tutti. Non avevamo proprio idea di come approcciarti."
"Perché me lo stai dicendo solo ora? Ci conosciamo da tre anni e non mi avete mai detto nulla."
"Forse, per non rovinare la nostra amicizia o qualcosa del genere. Con il tempo sei diventata così adorabile che non ci sembrava il caso di rimproverarti per qualcosa del passato."
"E quale sarebbe il motivo per cui dirmelo adesso?"
"Hawks."
"Hawks?"
"Non ti ho mai vista così presa da un ragazzo e non vorrei che tu finisca con il fare lo stesso errore: allontanarlo, comportarti da adolescente in crisi a causa di tutta la faccenda di Endeavor e cose del genere. Capisci?"
"In realtà, no."
"Non fare l'idiota, ecco."
"Io-" (T/n) si imbronciò "Non faccio l'idiota."
"Eccome se lo fai, chiedi conferma ai due che stanno ascoltando tutto dall'altra parte della porta!" esclamò, trattenendo a stento le risate, Nejire.
(T/n) si sollevò, spostando bruscamente la ragazza dai capelli celesti, che in risposta di lamentò della mancanza di garbo.
"Ne ero sicura..."
In seguito all'ammissione di Nejire, il volto imbarazzato di Mirio attraversò la parete, causando lo spavento della (c/c), che non si era ancora abituata al vedere l'amico comparire all'improvviso, ed una maggiore ilarità da parte di Nejire, che continuava a trovare la situazione esilarante. Contemporaneamente, Tamaki, con aria spaesata, aprì la porta.
(T/n) si ributtò a terra, lasciandosi scappare un sospiro. Sapeva che non sarebbe mai stata in grado di sostenere una conversazione normale con i suoi amici.
"Mirio, per favore, entra dalla porta."
Quando i due ragazzi richiusero alle proprie spalle la porta, (T/n) domandò se ci fosse qualcun altro in ascolto o se potessero parlare senza dover alzare volontariamente la voce, cosicché tutti gli interessati potessero ascoltare meglio la discussione.
"Tua sorella stava sistemando e non abbiamo visto né tuo padre, né tuo fratello, quindi non dovrebbe esserci nessun altro." disse Mirio, ancora in imbarazzo per l'essere stato scoperto ad origliare la conversazione. Tamaki invece si era rintanato sotto le coperte, essendo stato in disaccordo con il voler ascoltare la discussione riguardo Hawks. Dopo un veloce riepilogo di Nejire, continuarono a parlare, cambiando argomento più e più volte.
Mirio osservò la schermata del proprio telefono, così da poter avere un'idea riguardo che ore fossero, dopo aver notato i lampioni venire accesi nel paesaggio fuori dalla finestra.
"A che ora dovrebbe essere l'appuntamento?" chiese il biondo, dopo aver letto l'orario.
"Non mi ha dato un'ora, mi ha detto che che mi avrebbe inviato un messaggio una volta arrivato a casa." spiegò (T/n), benché la mancanza di un segno di vita da parte di Hawks stesse iniziando a preoccuparla, essendo ormai le sette e mezza passate.
Nejire sobbalzò. "Abbiamo perso tempo e non ti ho ancora aiutata a prepararti!"
La ragazza dai capelli celesti si guardò intorno, per poi ordinare ai ragazzi cosa fare.
"Mirio, la spazzola che si trova in quella busta colorata sulla scrivania!" disse indicando l'oggetto "Tamaki, la trousse con i trucchi nel mobile in bagno!"
"Come faccio a sapere qual è?" domandò il ragazzo, facendo sporgere la testa dalle varie coperte.
"Ci sono dentro dei trucchi, non dovresti fare fatica a trovarla."
A malincuore, il corvino abbandonò il luogo sicuro in cui si era nascosto per quasi tre ore.
"Mentre io sistemo il letto, (T/n)-chan, tu, scegli una maglietta, non dovrebbe esserci bisogno di cambiare i pantaloni, ciò che si vede in video-chiamata è il sopra."
"Ecco la spazzola!"
"Questa maglietta va bene o forse dovrei scegliere un'altro colore?"
"C'era solo questa in bagno, quindi non dovrei aver sbagliato..."
"Perfetto!" con i tre amici al suo servizio, nel giro di meno di un quarto d'ora, la situazione era stata recuperata, benché i due ragazzi si dimostrarono fisicamente provati dal dover distinguere le varie sfumature di blush e rossetti, cosa che invece non sembrava mettere in difficoltà le ragazze.
"Per inciso, quei due colori erano uguali." si lamentò Mirio, dopo essere stato obbligato a lasciare la stanza insieme a Tamaki.
"Ho fame..." borbottò invece il corvino, che non aveva capito il senso della diatriba che avevano portato avanti tutto il pomeriggio.
"Mi ha scritto, mi ha scritto!" esclamò (T/n), muovendosi e ritrovandosi di conseguenza con il viso sporcato da una linea storta di mascara.
"Stai ferma!"
"Sono tornato adesso a casa"
(T/n) lesse ad alta voce il messaggio, mentre l'amica le puliva il volto dal colore scuro.
Nejire le mostrò il pollice in su, prima di lasciare a propria volta la camera.
"Io ci sono, chiamami quando vuoi"
"Chiamata in arrivo da L'eroe più figo di tutti"
Avrebbe cambiato il nome in cui si era salvato, prima o poi.
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