capitolo 18
triste e stanca vado a dormire...
La mattina inizia presto alle 8.00 sono in piedi e come sempre preparo la colazione per tutti,anche gli altri si alzano, è domenica ed è l'ultimo giorno prima che mio padre e Rita ripartano per l'Argentina.Sono felice di poter passare ancora un po di tempo con lui, ma sono tristissima al sol pensiero che domani lui non sarà più qui con me e tornerà a Buenos aires e chissà quando lo potrò rivedere ...
Cerco di non pensare troppo a questo, mi vesto, decido di mettermi una camicetta bianca, dei jeans e un paio di tacchi marroni, un fascia rossa sui capelli e un bracciale che mi piace molto tutto azzurro con dei ciondoli.
Sono pronta per uscire e anche i ragazzi lo sono,usciamo da casa e andiamo a prendere papà e Rita, la giornata di oggi prevede solo una visita nel museo archeologico della città perchè verso le 18 papà dovrà ripartire, siccome la mia città è a due ore di treno da Roma dove poi partirà, mio padre ha deciso che dopo pranzo ci dovremmo salutare.
Faccio finta di essere felice, ma in realtà non lo sono, penso a quando tutto questo finirà, penso che dovrò tornare alla vita di tutti i giorni, penso a quanto mi mancherà mio padre...
mentre siamo per strada parlo con Eloisa chiacchieriamo un po: 'Allora nuova mamma ? come va ? ' chiedo io con un sorriso finto sulla faccia
'Hey Flora ! via tutto bene, per adesso non ho avuto nulla di che ? cioè niente mal di pancia, giramenti di testa o attacchi di fame improvvisi'
'Meglio così mia cara ! '
'Si infatti, più tardi arrivano meglio è per me '
Mentre parliamo Eloisa e Bruno mi chiedono se nel pomeriggio voglio andare a vedere la loro casa nuova ed io entusiasta accetto volentieri.
La mattinata passa veloce, la visita al museo è stata strepitosa, mi è piaciuta moltissimo, a Luna è risultata un po noiosa ma io non sono per niente d'accordo.Andiamo poi tutti insieme a pranzo in un ristorante vicino alla stazione perchè è da li che Papà prenderà il treno per Roma.
Pranziamo, faccio finta di essere felice, cosa chi in realtà non sono per niente, mangio un po di pasta ma non ho fame, faccio finta di niente e dico a tutti che avevo fatto un'abbondante colazione, cosa ovviamente non vera, ma mi sembrava una delle scuse più plausibili.Finito il pranzo arriva il momento dei saluti... Sono uno staccio, non riesco a trattenere le lacrime, inizio a piangere come una fontana, le lacrime iniziano a scendere una dopo l'altra senza fermarsi, ho il viso tutto bagnato, non sono pronta a salutare mio padre.Non ce la posso fare,
'Hija mia vieni qua ! ' mi dice mio padre
'Papà non te ne andare,rimani qui con noi, siamo la tua famiglia, non te andare ti prego !'
sono le uniche parole che mi vengono in mente in questo momento, ho il viso completamente bagnato, il trucco mi è colato tutto, non ce la faccio a non smettere di piangere
'Hija non dirmi così, mi fai commuovere..'
io in preda alla tristezza urlo il forte che posso e abbraccio mi padre, lo stringo in quell'abbraccio che forse sarebbe stato l'ultimo, perchè forse rivedrò mio padre se tutto va bene tra 10 anni , non ci voglio pensare ... mi concentro sull'abbraccio, le braccia di papà mi stringono forte, le mie altrettanto, piango, sembro una fontana.
'Hija ci vedremo molto presto, non essere triste, esistono i social, ci scriveremo sempre, faremo delle video chiamate, non essere così triste! stai per diventare nonna e io bis nonno !!! devi essere una donna felice, basta con questi lacrimoni, daii su non fart vedere così'
mi da un bacio sulla guancia,saluta tutta la famiglia e se ne va verso la stazione,il mio cuore è in mille pezzettini.
Tornando verso casa piango per tutto il tragitto,
sono lacrime di dolore, di ansia, sono lacrime di terrore, ho paura...
ho paura di rimanere da sola, mio padre se ne è tornato a casa sua, Bruno ed Eloisa andranno a vivere in un'altra casa, e tra qualche anno anche Luna e Lupe si sposeranno e andranno a vivere da sole, cosa ne sarà di me ? una donna illusa dall'amore, una donna fallita, una donna che ormai non crede più ai sogni, una donna finita, arrivata ormai alla deriva.
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