Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 9: Ritorni

Hellen

«Hellen, si può sapere che hai contro mia figlia? Perché le hai dato un pugno, di nuovo?»

Non dico nulla, infondo, qualsiasi cosa io dica, nessuno mi crederà mai.
Semplicemente perché Rosline è la "figlia perfetta".

«non dici niente? Cos'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?» calma Hellen, calma.

Non posso di certo dire "sai, tua figlia mi ha rinchiusa nella sauna dei Robinson con mio cugino Oliver!"

«sai cosa penso io?» alzo lo sguardo verso Yasmine. Papá il giorno dopo della festa ha raggiunto lo zio per lavoro, quindi ora lei fa il capo famiglia. È persino seduta sulla poltrona della scrivania come un'imprenditrice di fama mondiale!

«cosa?» chiedo stufa di questo interrogatorio, lei mi fa un sorrisino malizioso e poi si alza per aprire la finestra.

«Rosline tiene il ghiaccio sul naso da tre giorni perché le hai dato un pugno a mia figlia una volta e pure una seconda...hai rotto il tavolo di vetro..Cosa dovrei fare io adesso?» messa così non ha tutti i torti, ma non sa quello che c'è dietro.

«ho sbagliato, ma non sono pazza per fare certe cose senza motivo. Reagisco d'impulso, non come Ros che architetta tutto prima di agire» mannaggia alla mia boccaccia! Dovevo per forza parlare? Qual'e il mio problema!

«Hellen! Perché parli così? Cos'hai contro Rosline?» cos'ha lei contro di me, che è diverso.
Sbuffo poco elegantemente da meritarmi un'occhiataccia da Yasmine.

«sai..ho un'idea, che farà bene sia a te che a me e i miei figli» alzo un sopracciglio, non so perché, ma tutto ciò puzza di guai...guai per me, ovviamente.

«mio marito arriverà tra due giorni con lo zio Wilson... perciò pensavo di mandarti in orfanotrofio per questo tot di tempo, per schiarirti le idee» rimango di stucco..vuole rispedirmi in orfanotrofio. Sul serio?!
Non mi trovo molto bene qui, ma non voglio nemmeno tornare in orfanotrofio!

«io voglio restare qui!»
«signorina non comandi tu qui, intesi?» mi zittisco subito. Se parlo peggioro la situazione..devo ricordarlo..

«resterai in quel porcile per due giorni, arriverai qui prima dell'arrivo dello zio e di mio marito ovviamente..e non ne farai parola con nessuno, intesi?» siamo serie? Si vede che Rosline e Madeline hanno preso ogni somiglianza da lei...

«quindi..io vado in orfanotrofio per due giorni, ma devo arrivare prima di mio padre, quando arriverà non dovrò dire nulla..ho capito bene?» lei annuisce.
«diciamo che rimarrà una cosa tra di noi, se lui ti chiederà come hai trascorso questi giorni senza di lui dirai a gonfie vele. Hai capito?»

«secondo te io sono così stupida? Secondo te io me ne vado? Ti sbagli, io non me ne vado da nessuna parte!» lei sbatte le mani sul davanzale della finestra, è incazzata.
«comando io. Hai capito? Io. Ti conviene stare zitta» capisco che non posso reagire... peggiorerei tutto, già la situazione è disastrosa..pensa se mi rifiuto.

Annuisco in segno di arresa...vorrei poter reagire, ma non ho il coraggio e poi...devo ricordarmi che sono ancora in prova e non posso sbagliare già più di quanto ho sbagliato. Ma posso fidarmi di lei? E se mi spedisce lì e non torno più?

«posso fidarmi?» chiedo.
«ovviamente, mio marito ti vuole qui e non mi permetterebbe mai di rispedirti in quel luogo.» quando apro la porta per andarmene lei mi blocca.
«la macchina è pronta, porta qualche vestito che ti serve, il resto lascialo, non ha senso portare tutta la tua roba per due giorni. Non la toccherà nessuno tranquilla. E poi..non salutare i tuoi fratelli, Ros e Mad sono arrabbiate con te e Michael.. è meglio lasciarlo da solo, in questi giorni è strano» annuisco leggermente.

«ci vediamo, Yasmine..»

«signorina Helena? Siamo arrivati» annuncia l'autista.
Sono davvero davanti l'orfanotrofio, sono a "casa".

«arrivederci, mi venga a prendere dopodomani..di mattina presto»
«sua madre ha già dato disponibilità per le 8:00. La vengo a prendere a quell'ora.» annuisco e lo saluto con la mano.
«e comunque mi chiamo Hellen, non Helena!» lui mi sorride da sotto i baffi e poi sfreccia via.

Devo bussare ma qualcosa mi blocca...non ho il coraggio di rimettere piede qui.
Vado al ruscello, devo rilassarmi. Com'è che chiama il suo luogo di pace Michael? Me l'aveva detto una volta a pranzo... Ah sì, la mia "Arcadia".

«ciao ruscello mio...mi sei mancato» dico mettendo un dito sull'acqua, mi è mancato questo luogo. Qui ho passato tantissimi pomeriggi a leggere e rilassarmi.

Prendo il libro che ho letto l'ultima volta qui, questo libro è il mio preferito. Mi rivedo molto nella protagonista della storia, perché questa ragazza non ha avuto vita facile, un po' come me.
Cavolo, quanto mi è mancato venire qui!

«Hellen!» mi volto di scatto, Steve si blocca quando mi vede.
«ecco..ciao, che cosa ci fai qui? Non eri dai Wilson?» mi metto a osservare il mio riflesso sull'acqua, sono ancora arrabbiata con Steve...ma non posso comportarmi male con lui ora, sta passando un brutto periodo anche lui.

«sono venuta qui a trovare miss Elizabeth, ma non so se ho il coraggio di entrare, non le dire che ci sono perché non è sicuro che entro dentro» annuisce triste. «so che sei arrabbiata con me..ma ci tengo a dirti che sono pentito di non averti detto nulla. L'ho giurato a Selene solo perché l'amavo e non volevo perderla...ma mi rendo conto che sei solo tu quella di cui mi posso fidare.» gli sorrido, vedo che è sincero, lo capisco, lo conosco bene.

«il mio piccolo Steve William Wild. Si, mi hai fatta incavolare e molto, ma sei il mio bestie e ti voglio bene» ridacchia un po', gli faccio cenno di sedersi accanto a me.

«e Selene? L'hai sentita dopo la festa?» scuote la testa.
«non voglio sentirla, ormai è morta per me...» lo guardo un po' perplessa.
«no, Steve. Non è morta per te, tu pensi ancora a lei»
I suoi occhi si riempiono di lacrime immediatamente.

«cazzo si..io voglio dimenticarmi di lei, ma è impossibile. Cazzo l'amore è bello ma si soffre troppo, troppo...tu hai mai amato qualcuno?» scuoto la testa.
«non ho mai amato qualcuno, o amato seriamente. Da piccola ho avuto cotte, ma ultimamente nessuno»

Odio non poterlo aiutare, se avessi passato ciò che sta passando lui, sicuramente potrei dargli dei consigli.

«basta soffrire. Entra e saluta Miss Elizabeth. Ha commesso tanti sbagli, ma ci tiene tantissimo a te.» mi volto e guardo in lontananza l'orfanotrofio, non voglio salutarla.

«Steve» richiamo la sua attenzione. «si, dimmi»
«mi spieghi bene cos'è successo con miss Elizabeth? Insomma..mi hai detto di aver visto che non c'erano le mie carte..ma allora perché non dirmelo prima?» sbuffa rumorosamente in segno di difficoltà.

«ti ho già detto che non ho trovato le tue carte, e che tutte le richieste d'adozione nei tuoi confronti erano tutte rifiutate, che devo dirti ancora?»
«niente Steve, mi sembra mio diritto sapere di più, o no? In fondo, riguarda me!» vedo che il suo sguardo diventa cupo.
«me lo dirai quando ti sentirai pronto, non voglio costringerti ora» mi sorride e mi accarezza un braccio.
«grazie»

«avanti!» appena mi vede entrare, il bicchiere d'acqua che teneva in mano, cade a terra frantumandosi in mille pezzi.

«oh,Hellen!» corre verso di me contentissima e mi abbraccia. Ammetto che in fondo, i suoi abbracci mi sono mancati.

«ma dimmi, perché sei qui? La prova non è terminata, mancano due mesi ancora! Non dirmi che..»
«sono venuta qui a trovarti, semplicemente questo» la interrompo, cercando di tranquillizzarla.

«oh, aspetta, tu vai nel salone, ci sono i bambini e penso vorrai salutarli. Io pulisco questo disastro.»
«no, faccio io! So dove sono gli stracci, tranquilla!» mi sorride e corre in salotto dai bambini.

Dopo aver terminato, poso tutto al loro posto e corro nel salone, i bambini giocano sereni. È una gioia immensa rivederli!

«bambini! Guardate chi c'è!» si voltano tutti in contemporanea verso la porta, dove ci sono io emozionata, a stento trattengo le lacrime.

«Hellen! Sei tu!» urlano in coro e si lanciano su di me, mi riempiono di abbracci e baci. Alla fine, dovrei solo ringraziare Yasmine per avermi dato questa opportunità. Sto rivedendo la mia piccola famiglia.

«Joyce, Ash, oddio ci sei anche tu Ginny! Che bello rivedervi! E la piccola Sonia? Dov'è?» chiedo cercandola tra i bambini.
«la piccola Sonia è stata adottata il giorno dopo della tua adozione. Quando ha scoperto che te ne eri andata ci era rimasta malissimo..non ti nego che ha versato qualche lacrima..» mi si stringe il cuore, la mia piccola Sonia..

«sai dove abita? Insomma..mi piacerebbe andarla a trovare» la signora mi sorride appena.
«nemmeno io so dov'è adesso, ho saputo che si è trasferita in un'altra città.»
«cavolo..» accarezzo il bambino più piccolo, forse quel giorno non avrei dovuto agire d'istinto, forse avrei dovuto salutarli. Così avrei visto un'ultima volta Sonia..

«bambini continuate a giocare, Hellen andiamo nel terrazzino, parliamo un po' » annuisco e la seguo lentamente.

«come te la passi con la tua nuova famiglia?» chiede, non posso di certo dirle che me la passo malissimo e che le mie sorelle talmente l'odio nei miei confronti, mi hanno rinchiuso in una sauna con mio cugino.
«benissimo» dico con un finto sorriso.
«sicura? Non sembri molto convinta..» scuoto la testa e la rassicuro. Spero ti essere convincente.

Rimaniamo minuti in silenzio a guardare il cielo.
«ti fermi a pranzare? Quando andrai?»
«rimango per due giorni» i suoi occhi si illuminano di gioia. «e i tuoi genitori? Ti hanno permesso di venire qui? O sei scappata..»
«ma secondo te sono capace di scappare di casa io?» dico incredula.
«certo! Ti devo ricordare che con Selene una volta siete scappate per andare a fare un pigiama party da Steve?» ridacchio.

«sono stati momenti belli, ma non torneranno più»
«come?»
«non saremo mai più il gruppo che eravamo un tempo..non siamo più niente» lei si alza di scatto, preoccupata e si avvicina a me.

«Hellen, c'è qualcosa che dovrei sapere? Che sta succedendo? Perché dici così?» non voglio dirle di Selene. Assolutamente no.

«non è successo nulla, tranquilla» dico cercando di sorriderle.

Vedo che non è per niente tranquilla.
Ma non devo darci peso, se no dò più preoccupazioni.

«faccio finta di crederti, se hai bisogno di parlare però ci sono» annuisco.

«giuro che farò di tutto per rivedere Sonia!» cerco di cambiare discorso.
«lo so cara...ma non sappiamo in quale città sia! I suoi si sono trasferiti in un'altra città per lavoro, e ovviamente hanno portato anche Sonia con loro.
Annuisco, ma non mi arrendo.

«chi sono i suoi genitori?»
«emmm..non ricordo...mi pare che si chiamano Wild, ma non hanno legami con la famiglia di Steve. A proposito, è venuto a trovarmi poco fa! Vi siete visti?»
«ovvio! Di che avete parlato?» esita un po'.
«di niente.. ultimamente lui è strano» annuisco.

«ho una mezza idea di chi possa essere questa famiglia..se non ha legami con Steve allora possono essere i Wild che abitano in città.. ora vado!» annuncio e scappo subito.

«pronto?»
«signorina Wilson, ho bisogno del suo aiuto» July ridacchia dall'altra parte del telefono.

«cosa devo fare?»
«puoi venire in città?»
«si, tanto ho la scusa di andare a cavalcare, se i tuoi non ti hanno detto nulla sul fatto che il cavalcare è adatto ad una signorina, preparati che lo faranno presto!» rido un po' e scuoto la testa.

«non fa per me cavalcare!»
«ti costringeranno.. comunque che devo fare in città?»
«vieni e ti spiego! Sono in piazza»

Aspetto qualche minuto, ma poi vedo July che viene verso di me, a cavallo!

«non pensavo che venissi con il cavallo davvero!»
Ridacchia e mi fa salire.
«tieniti forte!»

«come sta la zia?» chiedo per cominciare a parlare.
«benissimo, sta facendo la maratona di Gossip girl» mi metto a ridere di gusto.

«e Oliver?»
«lui è in camera sua a guardare un film italiano che non ricordo minimamente come si chiami. Ma dimmi un po', perché mi hai chiamata?»
«quando ero in orfanotrofio, c'era una bambina di nome Sonia. È andata via dopo di me e non so dove sia, voglio andare a trovarla insomma»
«e io cosa c'entro?»
«i suoi genitori sono i Wild, ma sono andati a vivere in un'altra città...e perciò, siccome tu conosci la gente di questi posti meglio di me, pensavo che magari potessi aiutarmi a trovare qualche parente stretto che mi possa mettere a contatto con lei»
Mi fissa un attimo, ferma il cavallo e riflette un po'.

«andiamo Katy!» dice alla cavalla e lei obbedisce.

Stiamo girando per le strade della campagna.
«se sapevo che era una cosa del genere, almeno levavo la lente, così mi riconoscono tutti!»
«scusa, ma era una situazione che volevo spiegarti di presenza» annuisce e si ferma. Si toglie la lente in un batter d'occhio lasciando l'occhio bianco nudo.

«anche tu ora devi star attenta, ormai tutti ti conoscono e dipende dove vuoi andare devi uscire in incognito»
«cavolo, quindi ora devo essere un agente sotto copertura!» dico e lei ridacchia.

«sicuramente non è la famiglia di Steve» annuisco.
«come fai a sapere che Steve fa parte dei Wild?»
«me l'ha detto lui» ammette timidamente.
Alzo un sopracciglio, non voglio approfondire...ma non finisce qui questo discorso.

«conosco una vecchia che abita qui vicino, si chiama Syria Wild. Potrebbe c'entrare qualcosa.» annuisco e andiamo verso la casa.

Dopo mezz'ora arriviamo in una casetta nascosta dagli alberi, mi avvicino verso la porta mentre Juliet attacca a cavallo a un albero.
«a dopo bella!» dice accarezzandola e poi si avvicina verso di me.
«su bussa!» obbedisco.

Nessuno apre.
Busso di nuovo.
«arrivo, arrivo!» questa voce non mi è nuova...

La porta si apre. Appare una donna che rimane stupita quando mi vede.
Anche io e Juliet rimaniamo di stucco.

«Sei tu!» diciamo all'unisono.

Ciao lettori!💙

Il prossimo capitolo arriverà a sorpresa 😉
Siete curiosi a sapere chi è la donna che hanno incontrato Juliet e Hellen?  Spoiler: la conoscete.
Cosa succederà in questi due giorni in orfanotrofio?
Scopritelo nel prossimo capitolo....
Vvb💙💙💙

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro