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Capitolo 23: Ora sono libero

Piccola premessa, ci tengo che leggiate le note dell'autrice a fine capitolo, grazie💚

18 Agosto 2024

Oliver

Quando una persona se ne va, è sempre dura.

Lei mi ha lasciato, per sempre.

Voi non potrete mai capire perché sto dicendo queste cose, giustamente...ma sono sicuro che un giorno lo capirete.

L'unica cosa che posso dirvi è che ora sono solo, sul serio.

Ora devo prendere in mano la situazione, sento che la mia vita si sta sbriciolando e ora devo riprendermi in qualche modo.

E so come devo fare.

Prendo in mano il cellulare e cerco un contatto in specifico, ma quando lo trovo rimango a fissarlo per qualche secondo.

Devo sbrigarmi, per cambiare la mia vita.

Così clicco e aspetto solo che lui risponda.

💖

19 Agosto 2024

Hellen

A tavola l'aria è serena.

Ognuno cena serenamente e consuma la propria porzione di cibo in tranquillità.

Ma dura poco, perché Oliver si alza in piedi e stringe i pugni.
«mamma, papà...devo parlarvi»

Juliet, gli zii, e persino la nonna, si girano verso Oliver dubbiosi dal suo tono di voce.

«ho deciso» dice deciso.
«cosa hai deciso?» chiede lo zio.
«voglio andarmene. Ormai sono maggiorenne e posso badare a me stesso.
Ho bisogno di cambiare la mia vita.» annuncia.

Il sangue mi si gela nelle vene.
Cosa vuol dire che deve andare?

Juliet aggrotta le sopracciglia e, non appena scambia uno sguardo con il fratello, capisce tutto.

Tra loro due non c'è mai stato bisogno di utilizzare troppe parole, si capiscono immediatamente.

«cosa dici...tra meno di un mese comincerai l'accademia. Non puoi andartene, non puoi fare come Erick!» esclama mia madre con le lacrime agli occhi.

«lui...lui se n'è andato senza dare spiegazioni, ma io le sto dando.»
«non è una giustificazione» dice il padre.

Fisso Oliver incredula.

Anche se lui non mi ama...io non riesco a dimenticarlo, e non averlo più qui mi fa rabbrividire.

«andrò da Erick.» annuncia.

Erick? Se non sbaglio è il fratello.

«partirò domani pomeriggio. È deciso ormai»
«ma è deciso cosa?! Tu dovevi parlarne con noi, non puoi dirci le cose a fatto compiuto!» urla lo zio alzandosi in piedi e sbattendo i palmi delle mani sul tavolo facendo sussultare tutti.

«papà, sono grande ormai!» urla più forte il figlio.
«tu, tu che sei la speranza della famiglia. Tu che un giorno sarai seduto lì, nella mia scrivania con tutta l'eredità dei Wilson, ora decidi di tradirci e seguire quel pazzo di tuo fratello? Vuoi seguirlo davvero? Riflettici, cazzo!» esclama lo zio.

La moglie gli tocca la mano per calmarlo.
Yasmine spalanca la bocca dopo aver sentito uscire una parolaccia dalla bocca dello zio.

«domani alle 14:00 partirò con la macchina, andrò all'aeroporto e andrò da Erick. Voglio cambiare la mia vita. Voglio una nuova pagina, un nuovo capitolo» dice, la madre lo fissa con gli occhi lucidi, Juliet la sta tenendo per mano per tranquillizzarla.

«se vorrete salutarmi prima di partire, va bene. Se no niente» dice serio e poi se ne va.

Gli zii si siedono e sbuffano.

Oliver ha sbagliato ad averglielo comunicato così, ma penso che sia meglio per lui cambiare vita.

🖤

Juliet

Raggiungo Oliver in un batter d'occhio, apro la porta di camera sua e...

«cazzo, allora fai sul serio! Non ti sei drogato, allora!» esclamo vedendo la valigia sul letto e Oliver aggiungere altri abbigliamenti.

«certo che faccio sul serio!» esclama. «voi continuate a trattarmi come un bambino di merda, invece no. Io sono cresciuto e devo vivere la mia vita!»

«ti trattiamo come un bambino perché stai dimostrando di esserlo! Oliver, ragiona.
Immagina che tuo figlio ti si presenti davanti e ti dica che partirà l'indomani senza neanche dirti dove e con chi. Come reagiresti?» dico.

Mi viene la nausea già a parlare così, sembro mia madre.

«non reagirei, perché non ho figli»
«molto divertente» dico facendo una finta risata.
«Juliet, tu che sei la mia sorellina preferita, mi tratti così? Non mi appoggi?» dice facendo gli occhi dolci.

Oh, quanto lo odio quando fa così.

«Oliver, ora tu ti stai schierando con Erick. Lui che ci ha abbandonati e tu hai sofferto per colpa sua. Rifletti, cazzo, rifletti!» esclamo.

«tu lo odi?» chiede lasciandomi spiazzata.
«cosa...no! Assolutamente no! Ma...insomma...non è che...»  non lo odio, ma lui mi ha ferita. Mi ha tradita.

«io, nonostante ci ha lasciati da soli, gli voglio bene. È sempre mio fratello, Juliet»
«oh, smettila da farmi da genitore con questi discorsetti! Ti ricordo che sei tu quello che sta partendo senza avermi detto nulla...»

Cazzo, che situazione di merda!

«July» comincia prendendo il mio viso tra le sue mani.
«questa partenza, per me, vuol dire ripartire da zero. Qualche giorno fa ho avuto un dispiacere enorme e...»
«per il fatto di Clare, vero?» dico e lui annuisce.

Questa cosa di Clare non ci voleva.
Ma tranquilli, non confondetevi, lo scoprirete presto cosa è successo.

«pra capisci? Chiamerò ogni singolo giorno. Sempre» dice.
«ti aiuterò» esordisco. «ma prima raccontami cos'è successo con Erick»

🦋

Oliver

«pronto?»
«Erick» la voce mi muore in gola.
«che c'è?»
«sto male, ho bisogno di te» dico, sembra che mi sto umiliando così.
«che succede, come posso aiutarti?» lo sapevo che in te, c'è ancora del buono.
«ecco... Ho perso una persona importante nella mia vita» comincio «perciò voglio ripartire da zero.»

Lo sento esitare dall'altra parte del telefono, ma poi decide a parlare.

«vuoi venire da...me?» chiede titubante.
«si, voglio andare da te e cominciare a vivere come tu hai ricominciato tu.» dico.
«posso trovarti qualche lavoro e nel mentre puoi studiare, tanto i soldi non ti mancano...solo devi promettermi una cosa» dice.
«cosa?»
«parlane con mamma e papà, non fare come ho fatto io»

                   ••••••••

19 agosto 2024

Apro la porta dello studio di mamma e papà.
Con il cuore in gola la oltrepasso e mi siedo sulla poltroncina.

«Oliver...» comincia mamma.
«Juliet ci ha fatto riflettere e...» dice papà, si blocca per guardare mamma e poi riguarda me.

«puoi andare» annuncia.

Perdo un battito.
Davvero lo stanno dicendo?

«c-come?» avrò sentito male sicuramente.
«puoi andare ma a una condizione; devi tornare per le feste, devi andare soltanto per studiare e fare qualcosa di buono. Ti pagherò gli studi, qualsiasi facoltà desideri, tanto saprò sempre se frequenti o meno. Ah, e ricorda di...salutarci Erick» dice facendomi ridacchiare.

Mi alzo in piedi e li abbraccio forte a me.

Non è la prima volta che parto, magari anche per qualche gita è capitato.

Ma stavolta...sento che è come un addio...

Ma di una cosa sono contento.

Ora sono libero.

Ciao!
Mi sto sbrigando a pubblicare questi capitoli per due motivi: primo perché sono brevi e li ho scritti in tempo record (perciò aspettare per pubblicarli è inutile), secondo perché voglio prepararvi per i prossimi capitoli che saranno... Tosti. Molto tosti.

Comunque vi sarete chiesti leggendo il capitolo cosa è successo con Clare. Ecco, su IG pubblicherò (quando sarà il momento) un annuncio, dove vi spiegherò un paio di cosine riguardanti questi piccolo dettagli💖

Detto ciò, vi saluto🦋


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