Capitolo 21: Confusione totale
Oliver
«Clare, sono fidanzato ora, non voglio provocare equivochi con Hellen, perciò cerca di starmi lontana. Dobbiamo stare lontani anche se ci è difficile» dico agitato passandomi una mano tra i capelli.
Lei corruccia il naso e fa una smorfia di dispiacere.
E in questo momento è così...
No, Oliver. Non è assolutamente il momento di questi pensieri.
«io...non avevo intenzione di compromettere la tua relazione con quella ragazza...» fa una piccola pausa sospirando e io sento le guance bruciare dall'imbarazzo del momento.
«sono tornata qui perché voglio passare dei momenti felici e in totale tranquillità con le persone che ho amato...ma ovviamente non cerco una relazione. E soprattutto non di nuovo una relazione con te» specifica e io mi sento così confuso da quel caos che sento dentro in questo momento.
«quindi...»
«quindi è tutto ok, non comprometterò nessuna relazione» dice guardandomi dritto negli occhi.
I suoi splendidi occhi...
«dovresti tornare alla festa, sei il festeggiato» mormora Clare a testa bassa.
«si ma...»
«tolgo io il disturbo, tranquillo...» sussurra e esce dalla stanza con l'espressione addolorata.
Però si blocca davanti la porta; una figura snella spunta davanti Clare e ci metto qualche secondo per capire che si tratta di Hellen.
Ci guarda sconvolta, con il viso pallido e gli occhi sgranati.
«Oliver...credo che io e te dobbiamo parlare. Adesso.» dice decisa mentre sento un brivido lungo la schiena.
Clare ha le labbra dischiuse in una piccola «O» e, con il corpo scosso dai brividi, esce fuori dalla stanza e ci lascia soli.
Cazzo, ora che dico?
«ho sentito tutto» tuona fissandomi negli occhi.
«eravate fidanzati?» chiede sgranando gli occhi umidi dalle lacrime.
Riesco soltanto ad annuire come un codardo, abbasso lo sguardo e fisso un punto del pavimento, cercando di sfuggire allo sguardo di Hellen.
«tu sei il mio primo fidanzato...» mormora. «e capisco che, invece tu abbia avuto altre prima di me...ma quel "dobbiamo stare lontani anche se ci è difficile..."» dice con voce tremolante.
«io...»
«non ti chiedo giustificazioni» comincia «ma devi dirmi soltanto se vuoi stare davvero con me, Oliver. Ami me o ancora la tua ex Clare?» chiede accigliata.
Ha ragione, devo essere sincero con lei.
Ma cosa voglio davvero io?
Amo Hellen o mi sto lasciando trascinare anche da Clare?
Chi amo davvero?
«ti amo, Hellen.» dico alla fine strizzando gli occhi.
«guardami, Oliver. Dimmelo guardandomi negli occhi» tuona.
No,Hellen, questo no.
Sospiro e alzo lentamente lo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi pieni di delusione e bisognosi di verità.
«ti...ti amo...» sussurro a bassa voce.
«urlalo! Urlalo, Oliver. Se mi ami non aver paura!» esclama a voce più alta.
Si sta davvero incazzando e io come un coglione sto fermo con le mani in mano.
Dammi un po' di tempo per schiarirmi le idee.
«ti amo!» dico a voce più forte e lei chiude gli occhi accasciandosi a terra.
«perché non ti credo? perché sento che non devo fidarmi delle tue parole? Perché vedo nei tuoi occhi l'indecisione?» comincia a sussurrare, stavolta, lei.
«voglio essere sincero con te. Appena l'ho vista, qualcosa in me è scattata, ma questo non vuol dire che amo lei, io amo te.»
«vedremo nei prossimi giorni, allora. Vedremo quanta verità c'è nelle tue parole» comincia a dire con un filo di voce.
Il mio cuore batte all'impazzata.
Come se la parte destra batte a competizione di quella sinistra, come se fosse una metafora dei miei sentimenti.
Clare o Hellen?
Clare è tornata da poco tempo, ricorda che se n'è andata senza darti spiegazioni, l'ultima volta.
Clare o Hellen?
Hellen ha dimostrato più volta di amarmi, Clare mi ha voltato le spalle.
Clare o Hellen?
Tu ami Hellen, Oliver.
Ami soltanto Hellen.
Gli occhi azzurri di Clare.
Quelli verdi di Hellen...
Clare o Hellen?
«quindi mi ami?»
«non lo so!» esclamo. Penso che sia il mio inconscio che parla, se no non me lo spiego come io possa aver avuto il coraggio di dirlo.
«non lo sai?»
«no! Non lo so! Io non ne sono sicuro, l'arrivo di Clare mi ha turbato tanto e...» non faccio in tempo a finire la frase che il rumore dei singhiozzi di Hellen risuonano nella stanza.
Non riesco a sopportare tutto ciò. Scappo e corro, corro come non mai.
Non importa se ora sto per avere la tachicardia.
Averla sarebbe meglio di trovarmi in questo imbarazzo.
Vado in terrazzo e urlo.
Urlo fortissimo con in mente l'immagine di Hellen e Clare a fianco.
Per fortuna la musica copre le mie urla che man mano diventano dei lamenti di dolore.
Dolore per quello che sto facendo.
Sto prendendo in giro...Hellen?
No.
Clare è qui da nemmeno un'oretta e già mi sta causando questo disordine interiore.
Cazzo.
«amico!» sento alle mie spalle una voce rauca, una voce che conosco benissimo.
«Robin...» dico con un filo di voce, lo dico talmente piano che neanche so se l'ho detto davvero o l'ho solo immaginato.
«che ci fai qui? La festa è laggiù!» esclama indicando tutte le persone radunate in giardino.
«non mi va di festeggiare...» mormoro mentre Robin cerca di passarmi una bottiglia di birra.
«ubriacati, Oliver! La vita è una, divertiti!» è brillo. Come sempre, d'altronde.
Fisso quella bottiglia che tiene in mano, sono così tentato che forse...
«passa qua» dico ad alta voce e strappando la bottiglia di vetro dalle sue mani.
Robin fa un ghigno divertito e si scola l'altra birra, io bevo più della metà in un sorso solo e sembra che tutti i problemi stiano svandendo pian piano.
«Oliver Wilson!» urla Juliet come una madre che rimprovera il figlio, nel mentre si sta avvicinando a noi con passi da gigante e infatti ci raggiunge in un batter d'occhio.
«che cazzo ho combinato, ora?» chiedo seccato rivolgendo a mia sorella un'occhiata annoiata.
«che cazzo ho combinato? Sul serio?!» urla più forte di prima.
«illuminami!» dico aprendo le braccia.
«illuminaci» corregge Robin.
«i nostri genitori sono incazzati con te, perché sei sparito all'improvviso e dovevamo iniziare a cenare. Cazzo, Oliver, abbiamo non so quanti invitati laggiù!» dice e io sgrano gli occhi.
«ero soltanto andato in bagno e ora sono qui in terrazzo, siete tutti così esagerati!» esclamo.
Juliet sbuffa rumorosamente e si affianca a Robin con fare minaccioso. «hai una sigaretta?» chiede agitata.
«vuoi fumare?»
«no, sai. Voglio metterla nel tuo cul...» la blocco facendo finta di tossire ma in realtà sto soffocando a fatica una risata.
Robin alza gli occhi al cielo e guarda dentro il taschino della giacca, sta cercando questa famosa sigaretta per July che sembra non esistere.
«non c'è l'ho» annuncia.
«non è vero» ribadisce lei.
«ho uno spinello» continua lui.
«ancora meglio!»
«non te lo darò»
«e perché?» chiede lei stupita dalla risposta di Robin. Il ragazzo si passa una mano tra il folto ciuffo blu e poi fa un sorrisetto.
«pensi che spreco uno spinello per gli altri? Questo me lo tengo per me!» esclama sventolando lo spinello a Juliet.
«brutta testa di minch...» la blocco di nuovo tossendo, stavolta per davvero, visto che Robin ha cominciato a fumare come segno di vittoria.
«mi dispiace, ora lo sto fumando io» continua Robin.
«brutto stro...» tossisco di nuovo.
In fono voglio soltanto fare incazzare Juliet, mi piace scherzare con lei.
Vi sembra che io mi scandalizzi per delle parolacce del cazzo?
«vogliamo scendere o no?!» urla mia sorella.
Sto per annuire, ma non lo faccio quando in lontananza vedo Hellen seduta sullo scalino della cucina della servitù.
«s-scusate... Devo andare» annuncio e corro veloce come un lampo verso la direzione della ragazza.
«Hellen!» urlo e si alza gli occhi.
Ha gli occhi rossi...ha pianto?
«Hellen, io...»
«vattene!» urla senza neanche guardarmi negli occhi. «devi ascoltarmi»
«sul serio, non voglio parlarti ora...» la sua voce si incrina sempre di più e io rimango paralizzato nel vederla nascondere il viso tra le mani.
Si nasconde da me.
«voglio che mi racconti tutto dall'inizio. Tutto» annuncia poi.
«voglio sapere quando è successa questa storia con Clare. Vi siete sentiti anche durante la nostra relazione, Oliver?» chiede guardando il vuoto.
Sbuffo in segno di difficoltà e inizio a toccarmi la nuca dal nervosismo.
«è successo quasi tre anni fa, non appena finita la scuola. Lei era appena arrivata alla villa quando io scesi in cucina per andare a trovare i domestici.
La vidi con un vestitino bianco con fiori azzurri, gli occhi color mare pieni di curiosità e gioia, i capelli mossi erano sciolti e io ne fui completamente attratto da queste ciocche dorate.» faccio una piccola pausa per osservare Hellen.
Mi sta guardando con gli occhi pieni di lacrime, le guance sono rosse e le labbra le tremano.
«continuo?» chiedo e non appena mi dà il consenso, continuo a raccontare.
«all'inizio neanche la consideravo. Un giorno, però, i medici dissero a mia madre che dovevo stare in assoluto riposo, visto che la malattia sembrava stesse peggiorando.
Mamma diede subito l'incarico ad una cameriera per servirmi, in modo tale che io non mi sforzassi. La cameriera che mi fu assegnata era proprio Clare.» faccio una breve pausa per accettarmi che Hellen stesse bene.
Inutile dire che sta ancora malissimo.
«Clare e io passavamo intere giornate insieme, giocavamo a carte, chiacchieravamo, mi aiutava con i compiti estivi... Un giorno mi confesso che era sempre stata innamorata di me, e ciò mi provocò una strana sensazione. Da lì iniziai a provare anch'io qualcosa per lei... Ci fidanzammo, ne parlai con Erick ma mi disse che era solo una cotta estiva tra ragazzini, ma così non fu. Ma due anni dopo lei si dovette trasferire e...»
«non hai avuto più notizie di lei» continua per me la frase con voce tremolante.
«si...ma ti assicuro che non la amo più» dico in fretta.
«no, Oliver. Lo capisco che tu la ami ancora, perciò ti dò la possibilità di rifletterci. Appena sarai pronto, mi dirai se vuoi continuare la relazione con me.» dice e io concordo pienamente annuendo.
Cazzo, che situazione di merda.
💙
Hellen
Penso di non essermi mai sentita così male.
È così brutto amare una persona?
Per tutta la festa sono rimasta in disparte, Oliver neanche ha cercato di coinvolgermi visto l'imbarazzo.
Ma io l'ho visto.
Ho visto il modo in cui guardava Clare ogni volta che si avvicinava a posare le portate di cibo al suo tavolo.
Ho visto come la guardava tutto il tempo.
Un amore può finire in una sola serata?
Ovviamente no, quindi questo vuol dire solo che...Oliver non mi ha mai amata.
L'ho capito, già domani arriverà la sentenza finale.
Ti lascio, Hellen.
Queste parole risuonano nella mia testa, ma forse è meglio così, almeno sono già preparata.
Controllo l'orario, sono le 2:00 e non riesco a chiudere occhio.
All'improvviso il display del cellulare si illumina e io allungo la mano verso esso per controllare chi sia.
Una chat di Instagram.
Apro la chat e...
‹ehi, sono tornato a romperti le palle. Spero che sei ancora sveglia, mi annoio›
Ehi! 💙🦋
Ecco il capitolo 21!
Spero tanto vi sia piaciuto✨
Voi cosa ne pensate di questa situazione con Oliver?
Lascerà Hellen per Clare, oppure rimarrà con l'amata fidanzata?
E se Hellen e Oliver prenderanno strade separate, cosa succederà d'ora in poi?
A presto🧸🎀
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