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(QUANDO TROVERETE IL SIMBOLO ★ METTETE IL VIA ALLA MUSICA)
"Che il viaggio abbia inizio!"
Per le otto ore del viaggio Draco non fece che guardare fuori dal finestrino e dormire: si pentì di non aver accettato di passare quel tempo con la Mezzosangue: almeno qualche bel litigio avrebbe movimentato quelle ore di pura noia!
Quando il treno si fermò, il bel Serpeverde si affrettò ad uscire dal vagone, e aspettò che la Granger lo raggiungesse: aspettò, aspettò ed aspettò ben dieci minuti, quando iniziò a guardarsi intorno, alla ricerca di una chioma riccia e disordinata che gli venisse incontro, ma nulla. Non vide nulla.
Allora un piccolo campanello d'allarme suonò nella sua testa.
Ma dov'è finita quella Mezzosangue?
"Magari le è successo qualcosa!"
Qualcosa? Qualcosa cosa? Cosa potrebbe essere successo? Ma perché cazzo mi sto preoccupando?
"Ammetti di essere preoccupato per lei."
Non sono preoccupato per lei!
"Si vabbè: piuttosto, non puoi negare che sia diventata davvero attraente. Se fossi in te mi preoccuperei di quei cinque tizi con l'aria da pervertiti che poco fa si sono diretti verso l'uscita del vagone Grifondoro..."
Oh merda!
Prese correre verso il punto dove l'ultima volta aveva visto scomparire quei cinque, quando notò a terra un ciondolo luccicante: aveva la forma di un meraviglioso fiocco, ed era in argento ricoperto di brillantini.
Ricordò di aver visto quello stesso fiocco appeso ad una catenina, al collo della Mezzosangue, e fu sicuro che fosse sul tragitto giusto. Continuò a camminare dritto, fino a che notò a terra una catenina anch'essa argentata, che doveva essere quella a cui il fiocco era appeso. Girò verso sinistra, incamminandosi in un vicolo buio e solitario; estrasse la bacchetta.
<<Lumos.>> una luce bianca si propagò minacciosa, illuminando gli altri muri di pietra. Sentì un lamento, un verso ovattato da qualcosa che impedisce di parlare. Spiò con la testa oltre l'angolo, ed un moto di rabbia si fece spazio nel suo petto a quella visione: la Mezzosangue era a terra, con solo l'intimo indosso e il viso rigato dalle scie di numerose lacrime. Un panno arrotolato in bocca, legato dietro la testa, i polsi e le caviglie stretti e in due paia di manette di metallo, ed una ferita non molto profonda sul collo, dal quale scendeva un rivolo di sangue che scivolava lento lungo le spalle e completava il suo tragitto nell'incavo dei seni, macchiando il semplice reggiseno bianco. Affianco a lei, la sua maglietta era arrotolata sul pavimento, del tutto stracciata, così come i suoi jeans, e la bacchetta spezzata a metà. Di fronte, cinque uomini la osservavano con dei ghigni che non promettevano niente di buono.
La Mezzosangue cercò di urlare, ed il più massiccio degli uomini le si avvicinò minaccioso, colpendole violentemente la guancia con la mano e lasciandolo ben visibili i segni delle cinque dita.
Sentì l'ira bruciare come fuoco vivo nel petto, ora che aumentò quando vide l'uomo privarsi di pantaloni e provare a spogliare del tutto la Granger, che iniziò a scalpitare e scalciare tentando di allontanarlo, scuotendo la testa e liberandosi finalmente del panno che le occupava la bocca. Allora iniziò ad urlare più forte che poteva, muovendosi velocemente nella speranza di colpire l'uomo, quando questo la afferrò malamente per un polso, cosa che strappò un verso di dolore alla ragazza. L'uomo allora osservò il braccio, ghignando in modo decisamente sinistro, e prendendo dalla tasca un coltellino decisamente affilato, facendone scattare la lama e mostrandolo alla Mezzosangue, che sgranò gli occhi intimorita e smise di dimenarsi.
<<E questo cos'è?>> chiese l'uomo con finta curiosità, passando poco delicatamente il dito sull avambraccio sinistro di lei.
<<A-ah...>> mormorò la ragazza, tentando di trattenere altre lacrime che fecero capolino dai suoi occhi.
<<Qualcuno qui è stato torturato...>> constatò l'uomo continuando a ghignare. <<Vediamo un po' cosa si prova a sottomettere una bella ragazza come te ad una tortura...>> così dicendo la spinse da un lato, tenendole il braccio sinistro ben fermo contro il pavimento, e cominciando a scrivere su di esso col coltellino.
B
Un urlo straziante si levò, facendo ridere sguaiatamente i cinque uomini, quando anche la sorella della ragazza, che solo allora Draco notò essere in un angolo nascosto, iniziò a piangere.
Un secondo uomo si avvicinò alla Grifona, mentre un'altra lettera veniva incisa sul braccio, affianco alla prima, entrambe sotto la scritta "Mudblood".
I
Un altro urlo. Draco non riusciva ad intervenire, scioccato dal guardare quella Mezzosangue soffrire ancora, sotto le torture di un pazzo, ed esattamente come la prima volta lui non stava facendo niente. Non riusciva a muoversi.
La terza lettera.
T
Urla. Urla disperate.
I restanti tre uomini si avvicinarono.
Quarta lettera.
C
Ancora urla, ancora dolore. La sofferenza affliggeva Hermione, che esausta continuava ad urlare, stremata dal dolore.
Ultima lettera.
H
BITCH. PUTTANA.
Urla.
Il primo uomo si alzò.
Draco non riuscì a controllarsi.
<<STUPEFICIUM!>> Uno degli uomini fu schiantato, così anche un altro.
<<Brutto stronzo!>> urlò quello che era il secondo uomo. <<Crucio!>>
Draco schivò abilmente l'incantesimo. <<Levicorpus!>>
<<Avada Kedavra!>> L'incantesimo era partito da quello che doveva essere il capo del gruppo, ma Draco schivò anche quello.
<<Sectumsempra!>> esclamò un terzo uomo.
La lotta si susseguì senza esclusione di colpi, e raggi di luce rossi, verdi, blu e viola volarono per tutto il vicolo. Finché il primo uomo non prese come ostaggio Hermione, puntandole il coltello alla gola.
<<Abbassa la bacchetta e lasciala, se vuoi che la tua ragazza faccia una brutta fine.>> lo minacciò, con sguardo folle.
<<Non è la mia ragazza.>> disse Draco, con la bacchetta ancora puntata davanti a sé.
<<Allora non ci sarà nessun problema se la uccido!>> Il coltello sfiorò il collo, pronto a squarciarlo.
<<NO!>> lo fermò Draco, abbassando la bacchetta.
<<Ho detto, lasciala.>> ripetè l'uomo, riferito alla bacchetta.
Draco la strinse di più la presa sulla sua arma.
<<Ti do il privilegio di darle un ultimo addio.>> disse l'uomo, premendo di più il coltello sulla gola.
<<Ha dimenticato una cosa, signor Kroff.>> ansimò Hermione, a corto di forze, ma con un nuovo coraggio ed un odio spietato ad illuminarle gli occhi dorati.<<Sono stanca di essere minacciata di morte con un coltello alla gola da pazzi ignoranti!>> Con una gomitata in pieno stomaco, gli fece lasciare la presa, e poi stramazzò al pavimento. Il ragazzo, stupito dalla forza d'animo della ragazza, esitò un secondo fermandosi a guardarla debole a terra, prima di schiantare i restanti tre uomini. A quel punto, si avvicinò alla ragazza.
★
<<Granger...>> la smosse delicatamente. La ragazza lo guardò con sguardo esausto e sofferente, troppo sottomessa dalla vergogna per poter rispondere. Draco allora richiamo a sé con un incantesimo d'appello i suoi vestiti, li aggiustò e la aiutò a vestirsi. Poi le sussurrò dolce:<<Vieni: ti porto a casa.>> La prese in braccio a mo' di sposa, sistemò la bambina tra le braccia di lei e poi si smaterializzò alla fermata del taxi che aveva avvistato. Un taxi si fermò, e Draco, con Hermione in braccio, si sistemò al suo interno.
<<Dove vi porto?>> chiese gentile il tassista.
<<R-Reading. 45° Rossendale R-Road...>> mormorare la ragazza allo stremo delle forze, per poi poggiarsi stremata con la testa al finestrino ed addormentarsi.
Il ragazzo la guardò, poi strappò un lembo della sua camicia e fasciò delicatamente le ferite della ragazza, sia quella sul braccio che quella sul collo. Le sistemò la collanina, che aveva tenuto in mano per tutto il tempo, e poi le fece sistemare la testa sulla sua spalla fino al loro arrivo. Pagò il tassista dopo aver opportunamente convertito i galeoni in soldi babbani, e aprì la porta della casa con un Alohomora, per poi sigillarla con un altro incantesimo.
Salì le scale, e portò la ragazza e sua sorella fino a quella che doveva essere la stanza di lei, per poi poggiarla piano sul letto e sistemare la bambina, che nel frattempo si era addormentata come la sorella, in una piccola culla che fece apparire.
Fece per uscire dalla stanza quando un flebile sussurro lo fece girare.
<<D-Draco...>>
Guardò la ragazza.
<<Grazie.>> gli disse sincera.
Draco non sapeva che dire.
<<Prego.>> disse solo. Stava per aprire la porta, ma la ragazza lo richiamò.
<<Malfoy...>> Il ritorno al cognome gli fece male.
Si voltò verso di lei.
<<Resteresti con me?*>> chiese con un fil di voce.
<<Si, certo.>> le rispose lui, poi si sistemò accanto a lei sotto le coperte, le fece poggiare la testa sul suo petto e si addormentarono così, insieme, come pochi giorni prima.
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ANGOLO AUTRICE.
...su questo capitolo non ho niente da dire, apparte il fatto che è dedicato a Dramy_HP02, la mia sorellona, e che è stato richiesto da W_4_ever_DRAMIONE.
La collana di Hermione è questa 👇
Niente, spero che commentiate.
Un bacione.
Mezzosangue_Mudblood❤
P.S.
*"Resteresti con me?" "Si certo...per sempre..." Citazione di Hunger Games, Katniss e Peeta ❤
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