12- Casini
Lily non si aspettava una cosa del genere. Ma nonostante ciò non se l'era bevuta minimamente.
Finì il giro e tornò in dormitorio
-Allora, com'è andata? - disse Marlene
raggiante
- Uno schifo
-Ehi cosa ha fatto questo cretino?
- Non ha fatto niente. Anzi, mi ha chiesto scusa.
-Coooooosa? James Potter ha chiesto scusa? Stiamo parlando della stessa persona?
-Si, mi ha chiesto scusa per trasfigurazione . Per il fatto che non ha combattuto al massimo delle sue capacità. Ha detto che non voleva farmi del male, ma non aveva il suo atteggiamento spavaldo, ma era dispiaciuto. Non capisco cosa gli stia succedendo. Poi gli ho detto se potessi chiedergli qualcosa ma lui ha fatto dei colpi di tosse molto forti, anche se devo ammettere di non averlo visto mentre li faceva e ha detto che doveva tornare in dormitorio perché stava male. Non capisco ma sono sicura che non è vero.
-Già, è tutto molto strano. Perché per soli due colpi di tosse sia andato via?
-Già, è tutto strano. Anche Remus.
Voglio dire, io non ho mai sentito parlare di raffreddori che durano un solo giorno. Accade spesso ormai.
-Poi il fatto che oggi gli altri tre non si siano visti per niente in giro.
-Secondo me però se davvero nascondono qualcosa, c'è lo diranno solo se per loro siamo importanti. Quindi dobbiamo diventarlo.
-Hai ragione Marls. Ma come?
-È molto semplice, passeremo molto più tempo con loro e ci legheremo. Quando si fideranno di noi, glielo chiederemo e vedrete che ce lo diranno.
-Va bene- disse Lily con tono cupo. Questa faccenda le puzzava anche a lei però questo metodo non le piaceva affatto. Sarebbe come tradirli.
Dal giorno seguente infatti le ragazze iniziarono il loro piano diabolico. Passò un bel po di tempo e i quattro ragazzi si resero conto di questo cambiamento improvviso delle ragazze.
-Ragazzi venite, voglio parlarvi
-Che c'è lunastorta?
-Andiamo nella stanza delle necessità.
Quella stanza ormai era di loro proprietà, ormai la usavano per tutto, l'avevano usata per 5 anni per progettare e disegnare la Mappa del Malandrino, la usavano per le feste, ma sopratutto la usavano per parlare senza essere ascoltati da nessuno.
-Eccoci qua. Di cosa dovevi parlarci Remus?
-Ecco ragazzi. Come state?
-Bene .- Dissero in coro gli altri tre
-Già. Stiamo avendo molto successo con le ragazze, tutti e quattro. Quello che volevo dirvi è non vi sembra tutto un po' strano? Cioè è dall'ultima volta che siamo usciti per la luna piena, che il giorno dopo ci hanno accolto come fossero i loro fidanzati. E non lo dico perché non mi piaccia, anzi, ma a me questa faccenda ho l'impressione che non la dica giusta.
-Ecco in effetti ora che ci penso, Marlene con me aveva chiuso. In tutti i sensi. Da quella domenica passiamo tantissimo tempo insieme e non si arrabbia neanche.
-Io con Mary anche. Parliamo ore ed ore senza mai stancarci
-Tu James?
-Ecco....io con Lily è da quando abbiamo cominciato le ronde che ho migliorato il rapporto, ma se devo essere sincero, quando mi ha abbracciato quella domenica perché le avevo detto che eravamo andati a trovare a Remus in infermeria mi ha fatto rimanere perplesso. Cioè era tutto quello che desideravo da secoli però, ecco non so spiegarlo. È come se avessi una strana sensazione.
-Quella per cui vi ho portato qui.
-Mi è venuta un idea.
-Oh Oh.
-Organizziamo una festa. Le facciamo ubriacare e vedremo se si tratta o no di un complotto.
-Felpato forse non sarebbe meglio fare in un altro modo?
-Sirius...no
-Fratello, sei un genio! Divertirsi e scoprire la verità allo stesso tempo. Solo noi possiamo.
-Ora Sirus, muoviamoci
-Perché?
-Ci sono i provini per la squadra di quidditch e dato che dal terzo anno sono il capitano tocca a me scegliere i giocatori della squadra. E tu devi dare il massimo.
-Uffa, non ho voglia.
-Sirus Orion Black. Ti ordino subito di alzare il fondo schiena dal tuo letto e di venire al campo di quidditch. Ora!
Sbuffando così, il ragazzo si era fatto convincere. Faceva i provini come cacciatore. Era davvero bravissimo anche se faceva lo sbruffone in campo.
Come previsto Sirius fu il migliore e quindi fu preso subito da James. Quel giorno si formò la squadra e anche uno schema. James fece fare anche quello che egli stesso definì un mini-allenamento ma che in realtà era identico ad uno normale. Quest'anno avrebbero dovuto vincere per forza. Era il suo ultimo anno ad Hogwarts ed ultimo anno da capitano e doveva chiudere in bellezza. Fecero una partita tra i giocatori della squadra e James fu fiero di vedere che le sue reclute erano davvero molto forti.
Come promesso i malandrini organizzarono una festa per il 31 ottobre, il giorno di Halloween. La festa incominciava alle undici e mezza e finiva non si sa quando. Tutti rimasero un po' perplessi a sentire la notizia della festa organizzata dai quattro. Quella stessa sera c'era anche la festa in Sala Grande organizzata dai professori. Era da suicidio organizzare una festa subito dopo. Ma i Malandrini avevano pensato a tutto. Si erano preparati con degli incantesimi da applicare fuori e scherzi vari da fare per un eventuale rompiscatole. Quel rompiscatole di nome Gazza che non si faceva mai i fatti suoi e che girovagava di notte per cercare di beccare studenti con le mani nel sacco. Ma non sapeva che i malandrini avessero una cosa di cui solo loro conoscevano l'esistenza e che li dava il controllo su tutte le persone del castello: La mappa del malandrino. Grazie ad essa potevano vedere se ci fosse qualche professore o gazza in giro, e quindi si potevano preparare per cacciarli a modo loro.
-Ragazze avete sentito della festa che fanno i Malandrini?
- Si e credo che dobbiamo andarci
- Assolutamente
-Anch'io ci sto
-Ragazze. Io non so cosa mettermi.
Non sono mai stata a delle feste.
-Cara mia Lily e a cosa servivano noi? Tieni prova questo. - Emmeline le aveva dato un vestito Nero con una scollatura sul petto. -Provalo -
Lei obbedì.
-Oh mio Dio Lily. Sei da favola.
-Avrai tutti ai tuoi piedi
-Meravigliosa.
-Grazie ragazze. Ma non so se venire....ecco non mi sento tanto pronta
-Lilian Evans tu ci vieni punto. Quello che dice Marlene è legge. -aveva
decretato la Mckinnon
Così alla fine Lily si era fatta convincere. Continuava a sentirsi con un peso sullo stomaco. -Non vedo loro che finisca questa storia- pensò. Poi chiuse gli occhi e sognò
Sognò una bambina. Era piccola, aveva dei capelli neri lunghi fino alle spalle ed era molto magra. Era seduta a terra in un angolo del castello e diceva, guardando Lily,
-Aiutami, stanno venendo a prendermi-
Tutto svaniva e Lily si ritrovava su un prato ma sentiva di non essere sola.
Aprì gli occhi e vide l'orologio. Erano le sei e di dormire non se ne parlava proprio. Così si alzò, si vestì e uscì dal dormitorio. Non sapeva neanche perché lo stesse facendo ma non voleva sognare di nuovo. Si fece un po' il giro del castello e poi uscì. Continuò la sua passeggiata verso il lago nero. Una miriade di pensieri invadevano la sua testa. Pensava al sogno, poi a Potter che era cambiato e quello che stesse facendo lei. Non le piaceva però si giustificava in un certo senso pensando come una vendetta per sei anni di rotture. Ma non sapeva perché gli piombava sempre il pensiero che quel ragazzo non se lo meritasse.
Arrivò al lago e si sedette appoggiando la schiena ad un albero. Ma quello che vide la fece rimanere a bocca aperta. Sulla sponda alla sua destra del fiume c'era un'altra persona, come lei appoggiata ad un albero, solo che non si usciva a vederla dato che le dava le spalle. Non riusciva a capire neanche se fosse maschio o femmina, dato che indossava il mantello pesante e aveva coperto il capo con il cappuccio. Si alzò e andò verso quella persona ma proprio quando stava per chiamarla ecco che questi si alzò e proseguì dritto dando sempre le spalle a Lily. La ragazza fu sorpresa ma nonostante ciò decise che avrebbe seguito quella figura misteriosa, non sapeva bene perché lo stesse facendo ma dal momento che non aveva di meglio da fare e che era incuriosita da questo soggetto strano, si incamminò dietro di esso, cercando di non farsi sentire o notare.
Dopo un po' di tempo si accorse che la persona che stava seguendo stava entrando nella foresta proibita e si domandò perché. Per sbaglio schiacciò una foglia secca e l'aria le mancò per un attimo.
Di scatto la figura si girò sfoderando la bacchetta e puntandola verso di lei.
-Malfoy?
-Ah bene bene, guarda chi abbiamo qui! Una lurida sanguemarcio
sottuttoio.
-Come ti permetti! -
Sfoderò la bacchetta anche lei ma Lucius fu più veloce e le lanciò un Expelliarmus non verbale che la disarmò subito.
- Stupida sanguesporco, credevi davvero di fregare me? Da quando hai deciso di pedinarmi? Imparerai la lezione. Incaceramus, Silencio, Locomotor. -
Lily si ritrovò così imprigionata da delle corde, silenziata, fluttuante nell'aria e chissà dove la stesse conducendo Malfoy e per di più era disarmata e non poteva chiedere aiuto. L'agitazione si alzò di colpo e così Lily svenne.
Riaprì gli occhi e vide che stava legata ad un albero nella foresta proibita. Era disperata. Il suo pensiero andò alle sue amiche,sarebbero impazzite a vedere che non ci fosse nel castello poi pensò ai malandrini, e a Potter. Incredibile come in qualsiasi momento le venisse in mente lui. Forse emessa stessa non se ne accorgeva ma gli piaceva davvero come diceva Marlene?
-Ma cosa cavolo sto dicendo- pensò. Poi si sentì mancare e svenne di nuovo.
Al castello invece...
-Ragazze guardate-
-Che c'è Marlene, che ore sono- disse una Emmeline assonnata
-Ragazze davvero! Lily non c'è nel suo letto. E non è da lei.
-È vero!
-Tranquille, sarà andata a ripetere qualche materia
-Ma si sarà così- Non sapeva perché ma si sentiva un brutto presentimento, ma non ci badò e andò con le altre.
-Ora a lezione le farò il quarto grado. A proposito che abbiamo?
-Pozioni. La sua materia preferita.
-Uff andiamo dai.
Si incamminarono verso l'aula e ci entrarono.
-Wow siamo in anticipo e non c'è nessuno. Come lo saprà Lily sarà fiera di noi. Tutto merito mio
-Poche scemenze Marls vi ho fatte alzare io dal tavolo- disse altezzosa Mary
Cominciarono ad entrare le prime persone
-Che ore sono?
-Le otto in punto
Entrò una massa enorme di ragazzi tra Tassorosso e Grifondoro ma di Lily neanche l'ombra.
-Ragazze non vi sembra tutto strano?
Non ha mai fatto ritardo a lezione.
-Stai tranquilla Marlene, vedrai che arriverà a momenti.
Passò un quarto d'ora ed entrarono di corsa i Malandrini
-Alla buon ora!
-Ci scusi prof, abbiamo accompagnato dei primini nell'aula di Trasfigurazione.
-Va bene, ora prendere posto.
In realtà i quattro si erano svegliato tardi e non avevano rinunciato a fare una colazione da re.
-Ciao ragazze, Mckinnon- disse salutando un Sirius Black parecchio assonnato.
-Black. Lasciami stare.
-Che ho fatto?
-Niente Sirius è che oggi quando ci siamo svegliate Lily non c'era nel suo letto, abbiamo pensato che fosse andata in biblioteca a ripetere qualcosa e che l'avremmo incontrata a lezione ma è passato tempo e sai che non è da lei fare ritardo. Sono preoccupata
-Ehi stai tranquilla. Vi daremo una mano - detto ciò l'abbracciò e lei lo strinse.
Nel resto dell'ora Sirius spiegò tutto agli altri e chissà per quale forza della natura riuscì a fermare James di uscire a cercare Lily. Ipotizzarono tante cose e dissero che dopo le lezioni l'avrebbero cercata.
-Marlene hai qualche idea di dove possa essere?
-No James
-Vabene Marls
-Sirius, Remus, Peter, andiamo.
-Va bene.
-Da dove partite?
-Tranquille la troveremo.
Corsero fino ad arrivare al dormitorio. Entrarono chiusero le porte e lanciarono incantesimi necessari per non essere ascoltati da altri.
Subito James aprì il comodino vicino al suo letto e prese una pergamena. La aprì
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni -
Subito comparvero le scritte dei quattro soprannomi dei Malandrini che presentavano con fierezza il loro prodotto. Il moro aprì nuovamente la mappa scoprendo una pianta del castello di Hogwarts circondato dal parco. Partì veloce una ricerca da parte dei quattro del nome Lily Evans sulla mappa.
-Trovato niente?
-Io no
-Niente
-Neanch'io niente.
-Credete sia nella stanza delle Necessità?
-Lo spero. Andiamo- disse Remus.
Avvertiva uno strano presentimento.
-Perché Lily sarebbe dovuta andare nella stanza delle necessità? E poi perché non era ancora uscita? Perché era andata dalla mattina presto- questi pensieri vagavano veloci nella mente del licantropo senza trovare risposta.
Si posizionarono davanti al punto in cui compariva la stanza e pensarono tutto insieme Lily Evans. Non accadde nulla. Provarono per più e più volte ma niente.
-Basta ragazzi! Non è qui.
-Cavolo. C'è solo un altro posto che la mappa non vede. Lily... - disse James molto cupo.
-La Foresta Proibita- completarono gli altri tre.
-Dobbiamo correre. Remus tu resta con le ragazze e non so portale in giro per il castello a fingere di cercare Lily. Ci penseremo noi altri a cercarla. Tieni
questo. -
Gli diede uno specchio. Sirius ne aveva uno identico. Glielo aveva dato il padre di James ad entrambi dicendoli che così non si sarebbero mai persi di vista.
-Va bene James.
Partirono veloci e all'entrata del castello si separarono.
-Ragazze!
-Remus, allora, l'avete trovata ?
- No, mi dispiace Marlene, abbiamo deciso di dividerci. Vengo io con voi gli altri andranno in punti diversi.
Le ragazze senza pensarci seguirono remus. E mentre Lunastorta stava con le altre, James, Sirius e Peter correvano verso la Foresta Proibita
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