"Maria davvero,io non voglio rompere i coglioni" disse Giovanna sospirando, "Ma non c'è manco Martina."

"Ok senti,Domenico è un tipo responsabile,sopravviveranno!" disse Maria mentre svegliava Marilena e Salvatore.

Intanto l'aria fresca di quella notte mi aveva rilassato e calmando,l'effetto dell'alcol si stava piano piano neutralizzando. Ma ora,senza il calore di esso,potevo percepire quanto auesta notte in realtà fosse fredda.

Eravamo sul marciapiede,molti di non barcollavano,ed io avevo iniziato a contare ogni passo stabile che compievo. Non avevo alcuna idea di dove fossimo,ma la casa bianca era ormai tanto lontana.

---

P.O.V. DOMENICO

Entrato nella stanza accompagnai con le braccia la ragazza al divano più vicino,per poi unire le nostre labbra, la mia lingua scopriva il suo palato con velocità.

Il sapore profondo e disgustoso dell'alcol mi invadeva la bocca,mischiandomi la follia dell'ubriachezza. 

Il vestito rosso le esaltava la bellezza,il viso e le sue forme,ma in questo momento era completamente d'intralcio.

La zip scorrevo velocemente tra le mie mani,e anche il reggiseno velocemente scomparì da qualche parte nella stanza dell'appartamento.

La mia bocca velocemente iniziò a tartassare il collo della mora,tanti piccoli nlividi e morsi che le facevano scappare qualche profondo gemito. 

La sua mano dolce e minuta si poggiò sulla mia guancia all'improvviso, con l'intendo di avvicinarmi alle sue candide labbra rosee.

Il respiro caldo e soffocato che mi solleticò l'orecchio prima di dire qualunque frase di senso compiuto,mi eccitò ancora di più.

"Il fatto che questo sia un tradimento,mi eccita ancora di più".

  "Ragazzi" disse Salvatore uscendo dall'aula a passo lento,

sembrava così serio,"Martina mi ha scritto".