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A passo svelto e con la telecamera accesa raggiungo l'albo. Scorro velocemente con il dito lungo tutti i fogli, non la sezione B,non la A... Eccomi.
Faccio velocemente una foto, avrei controllato dopo gli studenti, i registri era possibile vederli solo dopo il discorso quindi, meglio allontanarsi.
Mentre cercavo di ingrandire il più possibile la foto, per sbaglio avevo preso anche quello della Prima E, non che fosse più di tanto una cosa cattiva. Difatti il secondo anno dura ben due anni, quindi gli alunni della prima della stessa sezione si uniranno al secondo anno alla seconda della stessa sezione. Questo metodo molto poco funzionale è un modo per aumentare gli anni scolastici senza cambiare il regolamento delle sezioni e dei cinque soliti anni.
Comunque Giulia, Maria Sara e anche Salvatore sono nella mia classe, il resto sono tutti alunni trasferiti di cui non riconosco neanche un nome.
Controllai velocemente l'orario in alto a destra sul mio telefono,otto meno dieci, meglio raggiungere Giulia al discorso, così dopo ci potremmo spostare in classe insieme.
Cercando di non attirare l'attenzione, mi riavvicino alla quarta fila,dove prima sedevo. Ma una ragazza dai corti capelli neri, occupava il mio posto accanto a lei. Velocemente presi un posto nella fila subito dopo, non stavano esattamente parlando ma sicuramente si erano presentate. Lei non sembra un tipo tanto socievole, e con la timidezza di Giulia credo sia difficile intraprendere una conversione.
Il discorso era oramai finito e tutti gli studenti si stavano precipitando a controllare il registro degli studenti, il cortile si sarebbe liberato in fretta. Intanto scavalcando la fila davanti a me raggiungevo la riccia che stava raccogliendo il suo e il mio zaino.
"Dai a me" le dissi mentre era ancora girata, si voltò velocemente per poi dire "Non sei andata a controllare il registro?"
"Già fatto!" dissi canticchiando e sventolando il mio telefono. Sorrise mentre mi passava il suo zaino e ci allontanammo dal cortile che i bidelli già stavano sistemando.
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"Quest'anno siamo finite sia in classe con Salvatore che con Maria Sara, che fortuna eh?" disse mentre posava lo zaino e la giacca blu della divisa sulla sedia. Primo banco come al solito.
"Beh sicuramente fortuna si" dissi allungandole il cellulare che mostrava una ragazza dal singolo nome,rise,alla mia stupidità probabilmente.
Mi sedetti al secondo banco vicino alla finestra, e mentre mi mettevo comoda sulla sedia, mi tornò in mente la ragazza con cui prima la riccia stava parlando.
"Giulia?" lei si girò verso di me, con sguardo incuriosito, "La conosci la ragazza che si era seduta vicino a te durante il discorso?",dissi con nonchalance.
"Si chiama Giovanna ed è una ragazza trasferita da un istituto economico sociale. Questo è tutto ciò che so" disse con tono tranquillo e chiaro. Afferrai di nuovo il cellulare dalla tasca, avevo uno strano presentimento che questa ragazza sarebbe finita in classe con noi.
Ma il fato mi precedette, dalla porta d'ingresso una ragazza dai corvini e corti capelli, lo sguardo annoiato e impassibile si avvicinò, prendendo posto. Precisamente ultimo infondo a destra.
"Ehyyyy!" disse una voce che avrei riconosciuto tra mille attirando l'attenzione di me e Giulia.
"Maria Sara!" disse la riccia correndo ad abbracciarla, era una scena molto dolce e carina. Ma mentre mi avvicinai alle due notai uno sguardo incuriosito da parte dell'apatica ragazza.
Abbracciai anche io Maria Sara, ma molto più velocemente,infondo noi siamo vicine di casa ci siamo viste per tutta l'estate.
E' una ragazza non estremamente alta, quasi quanto me, dai bruni capelli scalati e gli occhiali porpora chiaro. Negli anni era cambiata molto, eppure non notavo differenze dalla mia solita amica d'infanzia di cui mi fidavo ciecamente.
Prese posto alla prima fila, accanto a Giulia, iniziando a tirare fuori qualche quaderno mentre parlava di questa nuova coinquilina.
"...Marilena è davvero una ragazza tranquilla e simpatica,mi piace come coinquilina..."
Non stavo seguendo il loro discorso, ma comunque mi faceva piacere sentire che si trovasse bene. Intanto l'aula si stava riempendo e una ragazza si sedette nel banco di fianco al mio.
E' la stessa che era insieme alla ragazza color aranciata, ha un trucco molto curato e appariscente, i capelli mori lisci le contornano il viso arrivando fino a sotto le spalle.
Ha un'aria un po infastidita, ma non sembra una ragazza poco raccomandabile.
Intanto anche Salvatore era arrivato in classe, e con un saluto di gruppo da parte di noi tre si era svogliatamente seduto nel posto dietro di me.
Salvatore è un ragazzo alto e robusto, non avevo avuto molta occasione di conoscerlo l'anno precedente, eppure mi era sembrato un tipo con un grande senso dell'umorismo e dalle precise idee sulla vita. Un tipo interessante insomma.
Una donna con i capelli lunghi e biondi, e con i suoi soliti tacchi si avvicinava alla cattedra dando inizio alla lezione.
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"Guarda quanto è carino!" continuava a dire Giulia con voce dolce mentre mi faceva vedere una serie interminabili di cuccioli di cane.
"Giulia..." dissi rimproverandola tra un cracker e l'altro, intanto la riccia mi stava rifilando un paio dei suoi occhi più dolci da gattino abbandonato.
"Eddai Luisa,accontenta la tua ragazza!" disse con tono sarcastico Salvatore alzato vicino al banco di Maria Sara, "Smettila tu" dissi ridendo al ragazzo.
"Non ci posso crede... no no no" continuava imperterrito all'improvviso Salvatore a dire nascondendosi nei banchi dietro di noi.
Sia io che Fortuna, la ragazza affianco a me,di cui avevo avuto l'occasione di sapere il nome durante l'appello e con la quale avevo scambiato qualche battuta a riguardo della professoressa, ci girammo verso il ragazzo in cerca di spiegazioni.
"Che c'è ti sei accorto tutto di botto della tua stupidità?" chiedo sorridendo "No!", "Non credevo fosse così difficile che ancora non te ne sei accorto" risponde a tutto tono Maria Sara.
"Ascoltatemi, la vedete quella ragazza bassina e con i capelli corti vicino all'ingresso?" disse non guardando in quella direzione.
"Quella che sta parlando con Giov-la ragazza alta?" disse Giulia sotto voce, lui annuì.
"Beh qual'è il problema?" chiese Fortuna con tono superficiale.
Lui alza gli occhi, ci guarda un po tutte e poi sospirando disse,
"E' la mia ex".
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