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Capitolo 3

Nella foto in alto Gloria interpretata da Lily Collins

Erika pov.
Il biondino mi guardò strano, sicuramente sorpreso dalla mia domanda e disse - come scusa ?- sbuffai, - ti ho chiesto perché le ragazze ti considerano carino- -forse perché lo sono - lo guardai attentamente e poi dissi -non sei brutto lo ammetto, ma non sei neanche Taylor Cannif - A quanto pare l'avevo lasciato senza parole, perché aveva la bocca aperta e la faccia da pesce lesso , infatti a intervenire fu la ragazza -Ma chi ti credo di essere tu per venire a dire certe cose!? Ti sei mai vista allo specchio con quei capelli!?- ah no pensai, questa non la passi liscia con Erika Smith, i miei capelli infatti non si toccano,così la guardai e le risposi- non venire te a parlarmi di capelli quando tu tesoro, non sei neanche bionda naturale , perchè so che di natura tu sei castana!- avevo lasciato anche lei a bocca aperta ,e  questo vuol dire che avevo ragione, così mi godetti la mia vittoria -Ma scusa tu chi sei?- chiese poi l'altro tizio - mi chiamo Erika Smith è mi sono trasferita qua da Londra-  -ah - esclamò la bionda ossigenata -e io che credevo che a Londra ci fossero persone belle, simpatiche e beneducate -alzai gli occhi al cielo e risposi -be' , questo infatti dimostra che tu non vieni da Londra-  e detto questo mi godetti la sua faccia offesa e poi me ne andai.
Sei stata grande!- mi disse Gloria- nessuno aveva mai avuto di sfidare quel trio- -perchè?- chiesi io curiosa - perché Tom è Kevin sono due grandi fighi, mentre Lola è la ragazza più temuta della classe- mi misi a ridere - come si fa ad avere paura di una viziata bionda ossigenata?- -be'- disse Miranda-tu non conosci Lola come la conosciamo noi- -perchè, cosa vi ha fatto?- -a me - incominciò Miranda- mi ha minacciato, perché diciamo che lei si era fidanzata con sto figo che si chiamava Vincent Ross , solamente che poi si sono lasciati e io ho iniziato a frequentarlo, e lei ha incominciato a minacciarmi e a ridicolizzarmi, finché non l'ho lasciato- -e a te- chiesi rivolta a Gloria - cosa ha fatto?- - il fatto - incominció Gloria - è che io prima ammiravo Lola ,e volevo a tutti i costi diventare sua amica ,però un giorno le sono venuta addosso per sbaglio e sapessi come se le presa , da quel giorno divenni la sua vittima preferita e tutt'oggi mi prende in giro- rimasi in silenzio per un po', non sapevo molto bene che cosa dire , non potevo credere che una ragazza fosse capace di certe cose,quando alla fine suonò la campanella e rientrammo in classe non prestati neanche un po'di attenzione al prof di chimica, tanto ero occupata a pensare.
Mentre tornavo a casa presi gli auricolari per ascoltare un po' musica,io adoravo la musica, mi piaceva molto cantare, era l'unica cosa che mi rendeva veramente felice, appena svoltato l'angolo però qualcuno mi venne addosso, appena alzai lo sguardo vidi che il cretino era stato Tom sullo skateboard -stai più attenta !- mi disse lui, - ma stai zitto, sei tu che mi sei venuto addosso brutto scemo! Ma dico sei impazzito!?- lui rise e disse -sarei io quello pazzo? Sei tu che ti scrivi il nome di un folle sullo zaino- lo guardai perplessa, poi presi il mio zaino per vedere di cosa stava parlando, e notai la scritta "viva il Joker" - ma dico - disse lui - chi è così scemo da scrivere il nome di un pazzo ?- io ci pensai sù un momento e poi risposi - quelli che credevano in Hitler- -come scusa?- -hai sentito bene - gli risposi -tu mi hai chiesto chi era così scemo da scrivere il nome di un folle, e io te lo dico: i fan di Hitler, sbaglio o lui non era un folle , sbaglio oppure non scrivevano il suo nome su manifesti ?- come al solito l'avevo lasciato senza parole e con la bocca aperta, così per dargli il colpo di grazia gli dissi - chiudi la bocca Tom, non sei un merluzzo- e detto questo me ne andai.
Appena arrivata a casa mi barricai in camera mia e incominciai a studiare, per il giorno dopo avevamo una montagna di compiti e io non volevo rimanere indietro, così incominciai a studiare algebra, ma non feci nemmeno in tempo ad aprire il libro che sentii qualcuno piangere,andai a vedere chi era, e vidi che era mia sorella Cassandra , mi avvicinai e le chiesi il motivo di quel pianto disperato - è stata una giornata di merda !- strillò lei ,- in classe mi ignoravano tutti, e i professori mi chiedevano troppo- sospirai e alzai gli occhi al cielo, poi dissi- ma tu hai provato a fare amicizia con qualcuno ?-  lei mi guardò scettica e poi disse - sarei io quella che deve fare amicizia?! Non sarebbero gli altri a dover venire da me?-  ancora non ricordo se mi venne da piangere o da ridere, so solo che mi sembrava di aver appena parlato con una bambina di sei e non quattordici anni - ah Cassandra cara, quanto sei ingenua: devi capire che qua non sei più la reginetta della classe, ormai la tua fama te la devi riconquistare - -oh ma vaffanculo - imprecò lei, - ma io cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo?- proprio in quel momento però sentii sbattere la porta al piano di sotto, e sperati con tutta me stessa che fosse mio padre, come al solito però le mi furono solo vane speranze, infatti all'ingresso trovai mia madre, sperati con tutta me stessa che fosse sobria e di buon umore, grazie a Dio e a Tutti i santi del mondo le mie preghiere furono esaudite, e qua do mia madre entrò mi salutò come fa una persona decente e se ne andò in c'era sua come feci io , in quel momento però sentii mia madre che urlava , così mi precipitai in cucina e capì cosa fece gridare mia madre: erano stati i piatti sporchi che mi ero dimenticata di mettere il lavastoviglie -tu!- urlò lei non appena mi vide- non ti avevo forse chiesto di pulire la cucina!?- - sì mamma risposi io tuta tremante per poi prendere uno schiaffo in faccia. Mi avviau verso il lavandino e incominciai a pulire, e allo stesso tempo a cantare, cantai una canzone che mi aveva insegnato mio padre quand'ero piccola , faceva così "verrà un giorno in cui sarò felice, verrà un giorno in cui mi sentirò più forte ... " Non ricordo molto bene cos'altro successe quel giorno, so solo che appena incominciai a cantare ,a me si unì anche mia sorella, quella infatti era una delle poche volte in cui ci ritrovavamo in vera in vera sintonia, era una di quelle volte in cui in faccia avevo stampato un sorriso vero invece che il solito sorriso falso che mi portavo attaccato alla faccia dalla mattina alla sera.
Angolo autrice
Salve ragazzi, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e che la mia canzoncina non vi abbia fatto troppo schifo, perché faccio pena a crearle. Questa è la seconda volta che aggiorno di notte, ma credo che diventirá una mia abitudine , vi voglio bene ragazzi.
                 Un grande abbraccio
                                                      Ciao.

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