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Prologo

Labbra calde.

Labbra morbide.

Lingua-Saliva-Nicotina-Birra...Dorian.

Labbra calde.

Labbra morbide.

Lingua-Saliva-Ciliegia-Vodka...Colin.

-Eeeeee stop!- urlò qualcuno nella stanza provocando qualche fischio di protesta. Dorian si staccò dalle labbra di Colin con uno schiocco e tornò al suo posto come niente fosse. Colin rimase inebetito qualche secondo poi, con un gesto brusco, si appropriò della bottiglia di vodka alla ciliegia che Will si stava portando alla bocca e vi si attaccò come un assetato.

-Che cazzo di modi Colin!- quest'ultimo gli mostrò il dito medio continuando a trangugiare.

-Se continui così vai in come etilico!- lo prese in giro Dorian facendo ridere gli altri intanto che raccoglieva di nuovo i lunghi capelli biondo miele in una specie di crocchia dietro la testa.

-Fatti i cazzi tuoi!- gli rispose Colin acido con gli occhi color cioccolato iniettati di sangue e lucidi a causa dell'alcool che aveva in corpo. Dorian sorrise mostrando appena i denti bianchi tra le labbra belle come il peccato. Il gioco riprese e Colin chiuse un momento gli occhi tirando un profondo respiro, li riaprì per dire a Will che se ne tornava a casa quando rimase con la bocca aperta ma muta vedendo che il collo della bottiglia di birra vuota puntava contro di lui.

-E che cazzo!- disse a denti stretti per poi sbuffare. Il "maestro dei giochi" lo guardò in attesa, un po' come tutti in fondo.

-Obbligo.- disse Colin, tanto erano tutti così ubriachi che il giorno dopo avrebbero ricordato ben poco.

-Scegli un maschietto tra i presenti al quale fare un pompino.-

-Al quale FAREI un pompino.- lo corresse Colin ridacchiando per quell'errore grammaticale -Ma io ho scelto obbligo, non verità.- aggiunse.

-Infatti è il tuo obbligo, fare un pompino ad uno di noi.- insistette l'altro mentre il sorriso serpeggiava eccitato tra tutti i presenti. Colin si guardò intorno non proprio sicuro di aver capito bene. Guardò Will vicino a lui.

-Mi ha detto di fare un pompino a qualcuno di mia scelta?- gli domandò vagamente confuso. L'amico annuì per nulla divertito, tutt'altro. Colin guardò il genio che gli aveva esposto il suo obbligo.

-E come dovrei provarti di averlo effettivamente fatto? Facendolo davanti a tutti?- le sue domande, nella loro assurdità, erano logiche.

-Mi fiderò della parola del fortunato... anche se forse già lo sappiamo tutti chi sarà!- stavolta ci furono schiamazzi e risate. Gli occhi si spostarono da Colin a Dorian, il quale se ne stava poggiato con la schiena al divano che aveva alle spalle, le gambe piegate e le braccia poggiate sulle ginocchia. Fece un tiro dalla sigaretta mentre un sorriso malizioso gli aleggiava sulle labbra. Anche lui sapeva. Colin sentì gli angoli degli occhi pungere e un groppo formarsi in gola... stupido alcool! Colin si alzò un po' incerto sulle gambe.

-Colin...- mormorò Will -È un cazzo di gioco! Puoi rifiutare!- aggiunse alzando la voce.

-Sta zitto guastafeste!- disse la voce di una ragazza.

-Andiamo.- mormorò Colin guardando Dorian negli occhi azzurri. Un coro di ululati e fischi si alzò forte quando Dorian spense la sigaretta e seguì Colin nel bagno. Non appena la porta fu chiusa a chiave Colin poggiò entrambe le mani al lavabo e guardò Dorian attraverso lo specchio che aveva di fronte.

-Quando finirà questa storia?-

-Mai finché continui ad alimentarla.- rispose Dorian poggiandosi alla porta con la schiena. Colin sorrise con amarezza. Si voltò a guardarlo.

-Sono io ad alimentarla?!-

-Aveva ragione Will, è un gioco, potevi rifiutarti e invece stai chiuso in un bagno con me. Anche se non lo fai penseranno comunque che lo hai fatto.- rispose Dorian.

-Perché cazzo hai scelto me per il bacio?!-

-Perché ne avevo voglia.-

-E questo non è alimentare la loro morbosità?- gli chiese con voce leggermente alterata.

-Era solo un bacio...-

-Che hai dato al coglione così cotto di te da farsi scopare senza neanche capire che per te era solo una squallida scommessa!- ricordò con astio. Era stata la cosa più umiliante della sua vita e ogni tanto c'era qualcuno che, in un modo o nell'altro, gli ricordava quel momento. Quelli nell'altra stanza erano i suoi amici, alcuni, e da sobri si volevano tutti bene. Purtroppo, alle feste, c'erano però imbucati che alla fine rovinavano tutto... e ultimamente, Colin, era la vittima preferita. Di solito lui ci rideva su, non era uno che si buttava giù facilmente, ma quella sera proprio non ce la faceva a passarci sopra. Quella sera era passato esattamente un anno da quella notte durante la quale aveva fatto l'amore con Dorian.

Si, Colin aveva fatto l'amore con Dorian.

Dorian aveva vinto lasua scommessa.

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