I
È sera, la neve cade lentamente dal cielo.
Bussano alla porta.
Apro la porta in modo svogliato e mi ritrovo davanti un'assistente sociale.
-Sei Eleonora Auditore?-
-Si sono io.-
-Le devo dare una notizia spiacevole, i suoi genitori... Sono morti per incidente stradale.-
Rimango spiazzata per quella notizia ma annuisco cercando di non piangere...
-Secondo le regole dovrei portarla via di qui, dato che è minorenne ma... Mi hanno informato, che secondo il testamento dei suoi genitori, nel caso dovessero morire, lei sarebbe stata affidata a suo cugino di terzo grado.-
-Cosa??-
E chi cazzo lo conosce sto cugino
-E anche secondo il testamento deve tenere questa- La donna mi diede una giocattolo, sembrava come uno dei tanti giocattoli di 'Jack in the box' ma era diversa dalle altre
-Detto questo, vado. Arrivederla e condoglianze-
Disse andandosene, chiusi la porta sussurrando un flebile 'arrivederla'... Delle calde lacrime rigarono il mio viso, appoggiai la schiena alla porta e mi accasciai continuando a piangere con il giocattolo tra le mani...
-Non dovresti piangere...- disse qualcosa la scatola (?)
Da quando le scatole parlano?
Pensai asciugandomi le lacrime
Guardai la scatola e vidi una manovella, girai lentamente la manovella da cui si sentiva una canzoncina per bambini: "Pop goes the wealse"
Continuavo a girare ma la canzone si storpiò, divenne più cupa e inquietante, un fumo nero uscì dalla scatola...
Buttai lontano la scatola e mi allontanai spaventata...
Dal fumo nero comparì un uomo alto dalla pelle bianca cadaverica, aveva il capelli neri e folti, aveva un naso a punta ed era vestito da pagliaccio, sembrava uscito da un film in bianco e nero...Solo i suoi occhi azzurro ghiaccio spiccavano in quei colori spenti.
Lo sentii ridere da malato mentale.
Cazzo mi hanno regalato i miei genitori?!
-Ciao cuginetta-
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