5
Partenza
La mente era così offuscata che Shawn non si rese conto di avere gli occhi aperti fino a che non ebbe sbattuto le palpebre per diverse volte. Davanti a lui si spalancava un soffitto dai ghirigori argentei molto complicati, ma ben presto si rese conto che non era altro che il suo letto a baldacchino. Confuso e disorientato, volse il capo di lato rendendosi conto di trovarsi in una stanza piena di gente di alto rango sociale che discuteva a bassa voce. Una goccia d'acqua gli sfiorò la fronte e Shawn guardò dall'altra parte: Jade era in piedi di fianco al suo letto, tenendo fermo a mezz'aria uno straccio colmo di acqua calda e vide i suoi occhi inumidirsi appena ebbe voltato lo sguardo. Notando il suo tremare capì che, se non ci fossero stati tanti funzionari e nobili, lo avrebbe abbracciato per la gioia.
-Vi siete svegliato! Oh, grazie al cielo!-
Sussurrò Jade, stringendo a sé il panno bagnato e stando attenta a non farsi udire dai presenti. Shawn era ancora troppo scosso dal sogno, che in realtà era un vero e proprio ricordo, per riuscire a mettere insieme i tasselli con velocità normale. Così, dopo aver taciuto per un po', finalmente si rivolse a Jade:
-A... Aiden dové?-
Il viso di Jade si incupì di botto e a Shawn non servì altro per convincersi ad alzarsi in piedi sotto gli occhi stralunati dei presenti. Mentre Shawn scendeva dal letto a baldacchino, tutti i volti si girarono verso di lui e domande d'ogni genere e forma, ma che esprimenavano sempre lo stesso concetto, iniziarono a volare nella sua direzione. Shawn, mentre apriva gli armadi e passava avanti e indietro attraverso gli invitati, ignorò gli sguardi e le domande di tutti, con un solo pensiero fisso in testa: trovare Aiden e riportarlo a casa. Jade parve intuire le sue intenzioni e fece la più ovvia delle cose: costrinse tutti presenti ad uscire dalla stanza. Quando fece per richiudersi la porta alle spalle, qualcuno la bloccò e, dopo averla convinta in qualche modo, entrò nella stanza. Quando Shawn si fu vestito, si voltò verso la porta e gli occhi divennero una fessura quando si scontrarono con quelli dell'altro:
-Blaze.-
-Cosa hai intenzione di fare, eh?-
-Mi sembra evidente: andrò a cercare mio fratello.-
-Non ce la farai da solo.-
-Oh, da che pulpito vien la predica: la persona che meglio mi conosce al mondo.-
Esclamò sprezzante il più piccolo, legandosi il mantello attorno al collo, ed il biondo alzò gli occhi al cielo.
-Non ti lascerò andare da solo.-
-E io non ho intenzione di portare con me decine di guardie che, senza dubbio, saranno terrorizzate da ciò che è accaduto!-
Continuò Shawn, chiedendosi come mai stesse cercando di trovare dei motivi per andare da solo con qualcuno che neanche conosceva. Per Axel, invece, doveva essere molto importante convincerlo, perché giurò di rimanere piantato davanti alla porta nel caso Shawn non gli avesse permesso di accompagnarlo. Alla fine, ormai finendo la pazienza, Shawn si vide costretto ad accettare: almeno lo avrebbe tenuto lontano dal suo regno.
-E va bene!-
Sbuffò, arrendendosi, e giurò di vedere Axel sorridere per alcuni secondi, prima che tornasse serio e lo seguisse fuori dalla stanza.
•
Dopo aver convinto i funzionari, essersi procurati due cavalli e aver chiesto ai messaggeri se nei villaggi vicini avessero visto Aiden (con una risposta negativa), Shawn ed Axel erano pronti a partire. Ma prima c'era una persona con cui Shawn doveva parlare.
Kevin era nel salone del ricevimento, insieme a tutti gli invitati, e stava parlando con Jade e Nathan con lo sguardo vacuo e (a giudicare dagli sguardi dei due fratelli) rispondendo un modo sgarbato. Sollevato che stesse bene, Shawn ignorò i richiami di Axel e corse nella sua direzione. Al sentire il suo nome, Kevin si illuminò e lo attese a braccia aperte, mentre Axel, Jade e Nathan si lanciavano tra loro occhiate poco convinte. Shawn si lasciò stringere dalle braccia di Kevin, e per un momento desiderò di non partire. Ma suo fratello era troppo importante per lui.
-Shawn! Ero così preoccupato, la signorina Swift è venuta ad avvertirmi che stavi bene ma... Oh, per fortuna sei vivo!-
-Vado a cercare Aiden.-
D'improvviso sentì la pelle diventare più fredda, come se Kevin fosse diventato di ghiaccio.
-Che cosa? No, non puoi farlo! Altrimenti.. Vengo con te!
Si dimenò delicatamente e gli sorrise rassicurante, pronto a dirgli che non sarebbe andato solo, ma Nathan si intromise nella conversazione:
-Ma non potete! Il regno ha bisogno di voi ora che il re è scomparso! Non potete andarvene!-
Di ciò ne aveva già parlato con i funzionare, ma in effetti non poteva contare solo su di loro. Serviva qualcuno di cui Shawn si fidasse e che potesse governare al posto suo fino al suo ritorno.
-Kevin, tu dovrai rimanere qui. A governare Arendelle.-
-Ma, Shawn...-
Shawn guardò Kevin negli occhi, cercò di fargli capire che doveva trovare Aiden: era suo fratello, non si sarebbe mai perdonato per averlo perso di nuovo.
-Non temete, Messere. Non andrà solo.-
Probabilmente Axel avrebbe dovuto rassicurare il ragazzo, ma Kevin non la prese bene. Digrignò i denti, e Shawn fu sicuro che fosse sul punto di ribattere, ma grazie al cielo fu Jade a parlare:
-Vi ringrazio, Altezza. Prendetevene cura, vi prego.-
Dopodiché, dopo aver chinato il capo come ringraziamento, si rivolse a Kevin, che guardava ancora Axel con un profondo in disprezzo. E il suo sguardo era pienamente ricambiato dal biondo.
-Messere, se avrete la cortesia di seguirmi sarò lieta di accompagnarvi nella sala del consiglio, dove i funzionari stanno cercando una soluzione per il popolo.-
Kevin sospirò, sciogliendosi le spalle, ed annuì.
-Capisco. Vi raggiungerò a breve.-
Jade chinò nuovamente il capo e si allontanò di qualche passo per lasciare loro un po' di privacy. Poco dopo, Nathan la imitò:
-Non mi piace quell'uomo, Jay.-
Jade osservò con sospetto Kevin e Shawn abbracciarsi sotto lo sguardo freddo e sprezzante del sovrano di Ignis, poi si voltò verso Nathan:
-Neanche a me. Ma, per lo meno, avrai la possibilità di tenerlo d'occhio. Almeno tu.-
Nathan le appoggiò una mano sulla spalla, mentre Kevin e Axel si rifilavano commenti taglienti a pochi passi da loro.
-Chiederò alla signora McLighter di permetterti di darmi una mano.-
Jade sorrise, sicura che la sua padrona non avrebbe mai acconsentito e chiedendosi dove fosse in quel momento.
-Temo che Shawn si affezioni troppo a quell'uomo. Di Axel, invece, che mi dici? Aiden ti ha detto qualcosa?-
Nathana annuì, mentre Kevin faceva per raggiungerli e Shawn lo salutava un ultima volta.
-Si fida ancora di lui. Pertanto anche io.-
Una donna dal volto tagliente, con lunghi capelli scuri acconciati sul capo ed un vaporoso abito rosso apparve sullo sfondo di quel loro piccolo momento in famiglia, e Jade sentì il sangue raggelarsi nelle vene, mentre la donna le si avvicinava con sguardo severo:
-Jadelyn, dove eri finita? La signorina Shinon ti ha cercato dovunque.-
-Perdonatemi, è colpa mia. Deve accompagnarmi alla sala del consiglo.-
Jade si sarebbe aspettata quella frase dal fratello, di certo non dall'uomo che l'aveva pronunciata: Kevin. La donna inarcò un sopracciglio e fece un cenno con il capo.
-Non é la prima volta che non esegue i miei ordini ma, se non vi spiace, ora me la riprendo.-
-In realtà temo di dover insistere: ordini del re.-
La signora McLighter perse la sua strafottenza e assottigliò gli occhi.
-Capisco.-
Poi si rivolse a Jade (che richiuse la bocca, rimasta aperta per la sorpresa, immediatamente imitata da Nathan) e spazientita, le ordinò di raggiungerla appena avesse terminato il compito assegnato da Messer Kevin, e se ne andò aggraziatamente così come era arrivata. Jade e Nathan, che fino ad allora avevano trattenuto il respiro, sospirarono sollevati, e Jade prese subito a ringraziare Kevin, mentre, finalmente, Axel ed Shawn uscivano dalla sala.
UNESPECTED
okay, mi ci vorranno altri vent'anni per un altro capitolo, ma intanto questo l'ho fatto. vi eravate scordati dell'esistenza di questa storia, vero? io sì. e sappiate che avevo pensato di pubblicare solo una volta finito tutto, ma mi sono resa conto che probabilmente non pubblicherò mai così facendo, e questo volevo metterlo lo stesso. quindi eccovelo qua, ci vediamo forse entro il 2022 se siamo ancora vivi. ciau
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