I don't deserve you
Beck non ci sarà più nella vita di Jade.
Tutto era contro loro, anzi non c'era più un "loro".
Jade era nella stanza dell'ospedale dove l'avevano messa, essendo svenuta, era distante da Beck, dal suo corpo, dalla sua mente, dalle sue labbra che non avrebbero più potuto baciarla, dalle sue mani che non avrebbero più potuto accarezzarla.
Jade si sveglio di colpo, aveva freddo, si era toccata la pancia come per assicurarsi che il suo bambino stesse bene.
- è questo il problema sono io quella che dovrei stare al posto di Beck, mi vergogno così tanto, ho dubitato dell'amore della mia vita fino all'ultimo istante della sua!! Sono solo un essere spregevole! Dovrei morire io, io me li merito non Beck!!-
Sbottò tutto in un fiato Jade, da sola gridando nella piccola stanza color avorio, si doveva sfogare.
Un' infermiera sentendosi entrò nella stanza
- stai bene? Ho sentito che gridavi!?-
- si certo sto benissimo, sono incinta, e il mio fidanzato è morto! Non potrei stare meglio-
Jade non aveva perso il suo sarcasmo neanche in quella orribile occasione.
L'infermiera chiamò una sua collega e si misero a bisbigliare qualcosa davanti a Jade.
-allora, c'è qualcosa che mi dovete dire? È successo qualcosa al mio bambino??-
-nono, stai bene ragazza ma riguardo a tuo marito....-
Jade era la prima volta che sentiva la parola marito e la associava a Beck.
-che! Beck che? Che è successo peggio della sua morte?!-scoppiò Jade in un pianto liberatorio.
-le macchine attaccate al cuore di Beck hanno smesso di funzionare ma lui...
-lui?
-lui è vivo
Jade stava per avere un colpo al cuore, Beck era vivo, ma come,ma quando... No non le importava voleva vederlo.Doveva vederlo.
-vivo?- disse jade con la voce più felice e sorpresa che potesse avere in quel momento.
-si, non ha chiesto di nessuno, è un po' spaesato, il suo cuore ha ceduto per qualche secondo, ma poi ha ripreso, ha davvero tanta voglia di vivere quel ragazzo.
- devo vederlo!-
- si ma prima magia qualcosa, lui è sveglio e lo vedrai.
-va bene, oh mio dio, non ci credo, non ci credo....
Mangiò una brioche e bevve un caffè nero.
Aveva i capelli poco ondulati che le scendevano sulle spalle, camminava lentamente e un po' a fatica, portava le ciabatte che danno all'ospedale, erano bianche si sposavano bene con il pavimento e le pareti anonime del grande e triste edificio.
Aveva voglia di vederlo e se poteva riempirlo di affettuosi e lunghi baci.
9
....
10
Jade andata via con il pensiero che Beck non la volesse più .
Non sapeva bene perché le era venuto in mente quando si lasciarono, ma evidentemente il fatto di camminare piano e lentamente come quel giorno aveva ricordato in lei quella sensazione.
Vicino alla porta, Jade quasi tremava per portare giù quella maniglia e vedere Beck.
Beck era seduto sul bordo del letto dava le spalle a jade e era rivolto verso la grande finestra dagli infissi bianchi e guardava fuori.
-Beck!- disse piena di euforia Jade che però notando che il ragazzo non l'aveva notata, gli andò di fronte.
Beck e Jade erano faccia a faccia.
-Bec- lui la interruppe
-sei spregevole Jade un essere orribile! Meriteresti la morte!-
-Beck che tu prende perché mi dici questo?- chiese jade con le le lacrime sul viso.
-tu sei la responsabile di questo,dovevi farmi passare un buon compleanno e invece no! Rovini sempre tutto!
-ma io che centro?beck che stai dicendo?
- per colpa tua sono qui,ho corso con la macchina per venire da te! E ho rischiato di morire, per te e tu non lo meriti! Non meriti la mia considerazione, ne tu ne il tuo bambino, non sono sicuro che sia il mio.
-Beck! Io...io, il bambino è tuo, siamo sposati ora, ho la tua collana addosso con scritto Forever&Always, per sempre è sempre insieme, come puoi dirmi una cosa così, sono sicura che è per i farmaci che ti hanno dato quegli incapaci dei medici, ti sentirai meglio se riposi un po', poi potremmo andare a casa nostra, insieme e per sempre, per sempre e saremo felici. - Jade non seppe dire qualcosa di più dolce. Ma a Beck non bastò.
- vai a farti coccolare da un'altra persona, sparisci dalla mia vita una volta per tutte Jade West.
Jade uscì piangendo da quella maledetta stanza. Andando verso casa.
Le parole di Beck l'avevano uccisa più di quanto avrebbe fatto un' arma, i suoi sogni erano morti, morti come il Beck di prima che non ci sarà più.
Beck nella sua stanza d'ospedale chiedeva di andarsene, sbraitava verso i dottori che lo obbligarono, dato il suo totale cambiamento d'umore e dopo la visita di Jade, a starsene all'ospedale riempito di calmanti.
Jade era distrutta non sapeva perché Beck si era comportato così era fuori controllo.
Era seduta sul divano in pelle color tortora a casa sua, in mano aveva un bicchierone di caffè caldo e con due cucchiai di zucchero.
Osservava, con uno sguardo maniacale, la foto di lei e Beck, che aveva tra le mani.
Lei aveva i capelli castani scuri senza meches, come adesso, e un vestito lungo nero che accentuava la parte superiore del suo corpo, tramite un corsetto ricamato di macramè nero.
Lui aveva i capelli leggermente più corti del solito e indossava pantaloni nere e una camicia bianca.
Si erano fatti scattare quella foto da un passante, erano in ghingheri perché era lo scorso compleanno di Jade; la mano di Beck cingeva la vita di Jade.
Jade pianse, pianse a lungo....per un momento le era passato per la testa di dire che era meglio che fosse morto, ma si pentì subito di averlo pensato.
4giorni dopo.
Beck uscito dall'ospedale si recò da Tori, lei lo accolse chiedendogli mille cose al secondo, facendogli venire un grand mal di testa.
-grazie tori per avermi ascoltato, ora vado.
-va bene Beck, ma dimmi tu e Jade vi siete incontrati dopo che ti sei risvegliato?-
-no Tori, non l'ho ancora vista
-allora perché sei qui, va' da lei!!!
Beck lasciò casa Vega, non prima di aver dato a Tori un bacio sulla guancia.
-jade, ti sei dimenticata di togliere gli scatoloni dall'ingresso!
-mi scusi, vado a toglierli
-no, eheh, Jade se vai avanti così io ti licenzio capito?!?
-cosa?!? Licenziarmi! Nono non lo può fare, la prego!? Mi serve questo lavoro!
-vedi di fare un altro errore e tuoi sogni andranno in frantumi!
Jade pensò: i miei sogni sono già in frantumi!~
Nel negozio entrò un ragazzo, alto, capelli un po' lunghi raccolti in una crocchia disordinata ma che rendevano quel ragazzo troppo attraente, e quel ragazzo troppo attraente Jade lo riconobbe subito.
Voleva saltagli addosso, voleva baciarlo, voleva tiragli dietro la prima cosa pesante c'è le veniva tra le mani, voleva riempirlo di parolacce, ma voleva essere amata di nuovo. Lei era sicura che lui l'aveva amata nel passato, ma era anche sicura che un incidente ti può far cancellare la memoria non l'amore per una persona.
Non era la memoria il caso di Beck, si ricordava tutto e anche precisamente.
Beck non appena la vide scattò dall'altra parte e uscì dal negozio, Jade lo seguì.
-Beck!!!
Lui aumentò il passo.
-ascoltami!!!! Dovresti essere tu a corrermi dietro per chiedermi scusa per quello che hai detto!
Lui le si avvicinò.
-sai non ti facevo così!
-così come!? Dannazione Beck ce la fai a finire un concetto!!!
-sei...sei...troppo poco per me, me ne sono accorto, troppo tardi...ma come é che si dice.., meglio tardi che mai, come ti ho già detto Addio Jade.
-Jade west!??- disse una voce più che incazzata.
-sei uscita pure dal negozio, per flirtare, che c'è? Vuoi anche una caffè? Per caso?
-signora io..
- licenziata! Punto!
-no non posso perdere il lavoro!la prego!
-niente più scuse avevo detto solo un errore in più e licenziamento in tronco, ed eccolo qui, su un piatto d'argento.
- ok, me ne vado. Grazie per la comprensione.
2 giorni più tardi...
A casa di Jade faceva freddo e non perché c'erano i riscaldamenti spenti ma perché senza di Beck restava solo il ghiaccio.
Quel pomeriggio bussavano alla sua porta e con pochissima grazie andò ad aprire.
Alla porta un Beck tutto nervoso aspettava.
Aperta la porta Jade non sapeva come comportarsi, non sapeva se era lì per lei o per prendersi le sue cose.
Quando Beck entro senza alcun permesso dalla ragazza, lei si convinse che la sua seconda ipotesi era giusta.
-dove sono le mie cose?
-in cantina, dato che avevo capito che non saresti più tornato le ho raggruppate in un qualche sacchetto sotto.
-allora valle a prendere ne ho bisogno.
-le cose sono tue, quindi scendi con me o restano qui, non sono la tua serva.
-va bene...-
Beck la seguiva e anche se l'aveva lasciata non poteva non soffermerai a pensare quanto fosse bello il suo corpo, scaccio subito quel pensiero dato che lui pensava di poter avere tutte le ragazze con un fisico così, forse anche meglio di Jade.
-allora il sacchetto dovrebbe trovarsi qui....allora vediamo...- fece Jade intenta a cercare le cose del suo ex, il quale venne attirato da un bottone vicino alla porta
-cos'è questo???
-non ti interessa!
-dimmelo, che è??
-non schiacciarlo Beck non ci provare!-lo minacciò Jade, ma invano dato che Beck aveva già premuto il bottone.
-cosa hai fatto? Lo hai premuto sei scemo? Ora la porta è chiusa!! Dovrò chiamare un fabbro per aprirla!
-non scherzare, a che ti serve una porta in cantina che si chiude con un pulsante?
-qui ho la cassaforte genio!
-quindi vuoi dire che non usciremo da qui fino a che un fabbro ci tiri fuori???!??
-wow oggi mi stupisci Beck, un altro colpo di genio!!
-il tuo sarcasmo non aiuta!.Chiama qualcuno,no!! Che aspetti!?
-sto chiamando!
*salve, come posso essere d'aiuto*
-si, vede sono rimasta chiusa nella mia cantina con un allarme installato da voi, come dovrei fare?
*mi dica l'indirizzo*
-Clinton,35
*arriveremo in più in fretta possibile!*
-grazie
*c'è qualcuno li con lei?*
-si, perche?
*dovrete risparmiare ossigeno, sa una cantina è piccola*
-si grazie non si preoccupi!
-allora?
-allora arriveranno prima possibile!
-perfetto.
Si collocarono ai lati opposti della cantina illuminata solo da una piccola lanterna che emanava una piccola luce gialla.
Faceva freddo, Jade nonostante fosse gennaio indossava dei leggings neri e una canotta del medesimo colore abbastanza scollata per essere gennaio e il sopra di una tuta ovviamente nera.
Beck stranamente era più coperto, come se sapesse che Jade aveva freddo e lui dovesse andare li, da lei, per riscaldar la e proteggerla. Lui si sentiva male perché stava vedendo quella che una volta era la sua metà da sola e rannicchiata.
-dai vieni qui non posso vederti così- si meraviglio della dolcezza e della sincerità delle sue parole che venivano dirette dal cuore.
-cosa?- disse incredula la dark
-vuoi che cambi idea- disse con un sorriso sincero e in tono scherzoso Beck
-arrivo, ma solo perché ho freddo-
-certo-
Jade si rannicchiò sul petto del canadese e chiuse gli occhi per paura di non poterlo fare più.
Beck vide Jade su di lui con gli occhi chiusi e penso ad alta voce.
-non ti merito Jade.non ti merito.
Mi dispiace per quello che ho fatto scusami, sono stato un idiota, come ho fatto a credere che fosse colpa tua, la persona che mia ama di più al mondo, non ti merito, aiutami, ti ho anche chiesto di strani lontana, amore mio, voglio vivere con te voglio il nostro bambino, ma non vi merito. Ti amo.
Beck distolse lo sguardo da Jade e guardò verso la porta della cantina perché sentiva dei rumori, segno che erano arrivati a tirarli fuori, di senti una mano sulla guancia tirare verso Jade, proprio la fredda mano di Jade che lo attirava verso se per scambiarsi un lungo, intenso e passionale bacio.
-ragazzi siete li, siamo arrivati ad liberarvi!!!- una voce roca si fece sentire. Il caso sempre molto "opportuno".
-shh- fece Jade con un sorriso sulle labbra, che erano appena un po' staccate da quelle del canadese.
-Jade, io..-
-shh, non dire niente-
E dopo essersi ribaciati più e più volte con dei sorrisi come ebeti, sentirono i pompieri o il fabbro andare via.
-non che mi dispiaccia stare qui con voi due, Jade ma come usciamo da qui?-
-sono intelligente io, ti pare che facevo installare una porta così senza via d'uscita, se l'avessi premuto per sbaglio e fossi stata senza cellulare?!?? Ho delle chiavi Beck, che aprono la porta, eh eh-
- ah Jadelyn West sei incredibile,..-
-shh- lo zittì con un bacio. -sapevo che sarebbe accaduto, e io non vedevo l'ora, non avevo mai smesso di credere nel tuo amore, in te, in noi.
-ti amo. Dissero all' unisono.
3 anni più tardi...
-Papà papà!!!! Vieni giochiamo con mamma!!!
-arrivo subito!
- vediamo se riuscite a prendermi- urlò Jade prima che Beck e il piccolo Josh la presero. Erano in mezzo ad una campagna dove c'era la loro casa, fuori dalla città, dove però tornavano ogni giorno, ma per loro non era un problema perché Beck e Jade erano finalmente contenti insieme sposati e con un bellissimo bambino dai capelli scuri e occhi azzurri, Josh, e non potevano chiedere di meglio
Ciaoooo, buona sera
Ecco il finale di Forever&Always
Fatemi sapere cosa ne pensate con commenti e fatemi sapere se vi è piaciuta con una stellina.
Grazie mille alle persone che hanno votato la mia storia precedente e spero che questa vi piaccia ancora di più.
Bacioni, GiuliaGillies
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