capitolo 35
Dopo aver guidato per circa dieci minuti, mantenendo spesso lo sguardo sullo specchietto retrovisore, per controllare Hanna, arrivai difronte casa Horan, e scendendo con fatica dalla macchina, aprii lo sportello del passeggero , prendendo poi Hanna a mò di sposa e cominciando a camminare verso la porta.
Stavo salendo il primo scalino, quando le mie gambe cedettero e mi accasciai a terra, stringendo Hanna al mio petto per non far cadere anche lei.
Gemetti di dolore una volta che abbassai lo sguardo sul mio basso ventre, per poi vedere una chiazza rossa espandersi sulla mia maglia grigia.
Ormai l'adrenalina che avevo acquistato prima stava scomparendo, lasciando posto all' imminente dolore della coltellata.
Con un grande sforzo mi alzai da terra e percorrendo a fatica gli ultimi scalini, arrivai davanti la porta e bussai con prepotenza sul pezzo di legno in mogano.
Nell' attesa sentii Hanna muoversi leggermente, così preoccupato abbassai velocemente il mio sguardo sul suo viso, vedendo che stava aprendo leggermente gli occhi.
Sbattè più volte le ciglia prima di aprirli del tutto e infine mi guardò.
"Zayn"
Sussurrò lei mentre una lacrima le rigava il volto.
"Si piccola sono io...è passato, è tutto passato."
Sussurrai lasciandole un piccolo bacio sulla fronte.
"Io...mi dispiace...io..."
Bloccai il suo discorso con un bacio a stampo.
Un bacio semplice ma disperato, un bacio pieno di parole, ma così silenzioso, che lei ricambió, poggiando una sua piccola e fredda mano sul mio zigomo tagliato.
"Se fossi venuto a prenderti io, tutto questo non sarebbe successo e..."
Il mio discorso fu interrotto dalla porta che si aprì, mostrando un Niall con occhi semichiusi e maglietta stropicciata, segno che stava dormendo.
Sgranò gli occhi una volta che vide Hanna e io, prima che potesse proferire parola, lo sorpassai, andando verso il salone e poggiando delicatamente Hanna sul divano.
"C-cosa...cosa è successo?"
Chiese Niall, rimasto impalato sulla porta a guardare la scena, dirigendosi poco dopo, correndo, verso Hanna che era stesa sul divano.
Si inginocchiò difronte a lei e le prese una mano, stringendola nella sua.
Poi si girò verso di me, guardandomi con sguardo interrogativo in cerca di risposte.
"È stata..."
Feci una pausa, non riuscendo a pronunciare quella parola così disgustosa a mio parere, che però per fortuna pronunciò Niall.
"È-è stata violentata?!"
Gridò il ragazzo ora in piedi difronte a me con sguardo incredulo.
Annuii abbassando lo sguardo alle mie scarpe, sentendo poi un lancinante dolore alla ferita, cercando però di non emettere alcun suono per non far preoccupare ancora di più il ragazzo.
Ormai lo conoscevo bene, lui si preoccupava per tutti e in questo momento volevo che si preoccupasse e si prendesse cura solo di Hanna, era lei che in quel momento ne aveva più bisogno.
"Dio...chi? Chi è stato?"
Disse lui su tutte le furie, gridando come non mai.
"Non lo so Niall, era una ragazzo, ma non so chi fosse!"
Gridai io frustrato.
"Okey...ora, ora portiamo Hanna al prontosoccorso."
Disse rigirandosi verso la ragazza.
Annuii e mi avvicinai anche io a lei.
Niall si inginocchiò nuovamente e le accarezzò i capelli.
"Hey Hanna, ora andiamo al prontosoccorso okey?"
Sussurró lui.
Lei aprì leggermente gli occhi e scosse la testa.
"N-no...non voglio!"
Disse lei. Sembrava una bambina indifesa quando faceva così, e ciò mi fece ancora di più stringere il cuore.
"Ma Hanna..."
"Ti prego, un' altra volta no...non voglio per favore..."
Disse lei incominciando a piangere.
Niall sbuffó sconsolato e si passò nervosamente una mano fra i capelli, torandone alcune ciocche bionde.
"Cosa facciamo?"
Chiese rivolgendosi a me.
"Non lo so, se non vuole non insistiamo...intanto portiamola in bagno...o meglio portala in bagno e disinfettale le ferite."
Dissi io correggendomi, dato che potevo sembrare sfacciato, sedemdomi poi sul divano, dato che le mie gambe non reggevano più.
"Okey...ma aiutami ti prego."
Disse lui cominciando a prenderla in braccio, mentre lei mugolava dolorante.
"Si."
Dissi alzandomi nuovamente dal divano e aiutandolo a portarla in bagno.
Una volta arrivati la sdraiammo nella vasca, togliendole il mio giubbotto.
"Vado a prendere il disinfettante e il cotone."
Disse lui uscendo subito dopo dal bagno.
Io mi inginocchiai davanti la vasca e guardai Hanna , che aveva gli occhi chiusi e la testa poggiata sul marmo bianco.
Allungai la mano e accarezzai la sua guancia, asciugandole i resti di lacrime rimasti.
Lei sollevò una mano e la poggió sopra la mia, mantenendo gli occhi chiusi.
"Come ti senti?"
Chiesi io sospirando.
Domanda alquanto stupida, mi fece notare la mia mente.
"Sono stanca."
Sussurró debolmente.
"Dobbiamo solo medicare le ferite e poi potrai riposarti okey?"
Chiesi io comprensivo.
Lei unnuí leggermente in risposta.
Nel frattempo rientrò Niall con cotone, disinfettante, garze e cerotti ,in mano.
Facendo attenzione a non rovesciare tutto a terra, si diresse a passo svelto verso di noi e sedendosi sul bordo della vasca, cominciò ad organizzare tutto ciò che serviva per medicare la ferite di Hanna.
"Niall sarebbe meglio se prima le sciacquassimo le ferite."
Dissi io vedendo il sangue essiccato sul corpo di Hanna.
Avremmo impiegato troppo tempo a rimuoverlo con solo il cotone e il disinfettante.
Lui mi guardò e annuì con sguardo serio.
Si chinò su Hanna e prendendo il rubinetto aprì l'acqua , impostandola a temperatura tiepita e comincinciando a passarla sul suo corpo esiele e debole.
Vedevo Hanna strizzare gli occhi, segno che ciò le faceva provare dolore.
Così bloccai Niall dai suoi movimenti prendendogli un braccio fra la mia mano.
"L-le stai facendo male!"
Dissi io preoccupato, guardando Hanna che pian piano stava riaprendo gli occhi.
Lui la guardò allarmato e si avvicinò di più a lei scrutandola meglio.
"Piccola se vuoi che smetta dimmelo!"
Disse lui accarezzandole la fronte, scostandole di tanto in tanto i capelli che le ricadevano sul viso.
Lei scosse la tesata e poi parlò.
"No non ti preoccupare, ma fai presto ti prego."
Disse lei chiudendo gli occhi.
Era debole, troppo, non riusciva neanche a tenere gli occhi aperti e questo non era un buon segno, voleva dire che aveva perso troppo sangue.
Niall dopo aver annuito continuò a sciacquare il suo corpo dal sangue ed una volta finito chiuse l' acqua e si voltò verso di me, trovandomi con una mano attorno al mio stomaco.
"Stai bene?"
Chiese preoccupato vedendo la mia faccia piegata in una smorfia di dolore.
"Si, sto bene."
Dissi velocemente.
Lui mi guardò con sguardo incerto, sicuramente aveva visto la mia maglia macchiata di sangue, spero abbia pensato che fosse sangue di Hanna e non mio.
Dopo avermi dato un ultima occhiata, passò a tamponare, disinfettare e bendare le ferite della sorella e una volta finito parlò.
"Okey, ora Zayn per piacere aiutami a portarla in camera, io vado a prendere dei vestiti da metterle okey?"
"Si."
Dissi e subito dopo presi Hanna in braccio e la portai nella sua stanza.
La feci sdraiare sul suo letto e aspettai Niall che tornasse.
Mi sedetti anche io sul materasso dando le spalle alla ragazza; non volevo guardarla troppo, era per me qualcosa di proibito e avevo quasi paura che se guardata troppo, poteva sciuparsi o scomparire.
Strinsi le braccia intorno allo stomaco dal dolore, ormai diventato insopportabile e chiusi gli occhi, cercando un po di sollievo, fin quando non sentii una piccola mano poggiarsi sulla mia schena.
Rimasi fermo, beandomi del tocco della ragazza stesa dietro di me, quando poi però parlò.
"Grazie Zayn...se non fossi arrivato in tempo lui...lui..."
A quelle parole non ce la feci più e mi rigirai a guardarla.
"Ora non ci pensare più Hanna, pensa a riposare, tra poco Niall ti porterà qualcosa di comodo da indossare okey?"
Dissi io cambiando discorso.
Mi venivano i brividi a pensare a ciò che sarebbe accaduto dopo se non fossi arrivato in tempo.
Per fortuna Niall entrò in stanza, interrompendo il flusso dei miei pensieri.
"Ecco le ho preso una mia maglia e dei miei pantaloncini da calcio."
Disse luo.
Si avvicinò al letto e diede un piccolo bacio sulla fronte di Hanna, cominciando poi a farle indossare i panni scelti.
Infine si sdraió di fianco a lei e coprì sia Hanna che se stesso con il lenzuolo.
"Zayn, io rimango un po con lei, magari potremmo fare a turni, così che ci sia sempre qualcuno se in caso avesse bisogno di qualcosa. Fai come se fosse casa tua, e se dovesse venirti fame, non esitare a prepararti qualcosa."
Disse lui tutto dun fiato, facendomi quasi ridacchiare per la sua goffaggine.
Dopo aver annuito in risposta uscii dalla stanza ed andai in bagno. Alzai la maglietta e lasciai l'addome scoperto, specchiandomi allo specchio difronte a me.
La ferita era profonda e ancora usciva del sangue.
La disinfettai e dopo aver rimesso apposto la maglia, tornai in camera, trovando i due fratelli che gia dormivano.
Io presi una sedia, posizionandola di fianco al letto, dalla parte di Hanna e sentendo i miei occhi appesantirsi, poggiai mezzo busto sul letto e chiusi gli occhi, ma prima di addormentarmi sentii una piccola mano stringere la mia.
Hey Angelsss
Scusate l'assenza, ma tra scuola e compiti e compiti e scuola, non ho mai un attimo per dedicarmi alla storia.
Detto questo vi do la buonanotte e spero solo che continuiate a seguire la storia. Vi voglio bene angeli miei.❤
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro