I
Skylar's pov
Otto anni prima...
Stanotte ho dormito nel tuo letto mamma.
Ho messo la testa sul cuscino e nella mia mente è incominciato un replay di tutti i momenti trascorsi insieme.
Non mentirò, non sei stata la mamma modello.
Non ti ho mai vista all'uscita di scuola e la domenica non mi portavi a giocare al parco.
Non hai mai detto quanto fosse bella la tua bambina, la tua principessa.
Non ci sei mai stata agli incontri con i docenti a scuola e non mi hai mai detto quanto fiera fossi di me, di quella che sono diventata.
Non mi hai mai abbracciata così di colpo e detto che mi volessi bene, come io speravo ogni volta che ti vedevo camminare davanti alla mia stanza.
Ma sai cosa ti dico? Non importa mamma.
Non importa anche se ci sono stati momenti che mi sono sentita così insicura per colpa tua.
Non importa se ti sei fatta odiare per non avermi dedicato tempo in più.
Non importa mamma, perché ho saputo accontentarmi di quel poco che ho vissuto con te, che a ripensarci così poco non è.
Hai sempre fatto di testa tua tu, non hai pensato alle conseguenze delle tue azioni.
Te ne sei fregata, non hai ascoltato.
Avevi un carattere forte e i piedi in testa non te li sei fatta mettere mai.
In nessun momento le idee degli altri hanno condizionato le tue scelte, sei sempre stata tu al comando e nemmeno a pregarti saremmo riusciti a smuoverti.
Non ti ho mai vista mollare e non avrei mai creduto che un giorno ti avrei vista cedere, piangere.
Però un giorno le vidi le tue lacrime mamma e mi sono sentita sprofondare, non avrei voluto vederle mai.
Ci sono infiniti momenti che ricorderò e altri che non vorrò ricordare.
C'ero io con te, quando con aria scherzosa avevi chiesto al medico se fossi arrivata al "capolinea".
Da quel momento ho capito che qualcosa in te si fosse spezzato, non avevi più quella speranza che ti dava una spinta in più per combattere.
Non scendevi più di casa, passavi tutta la giornata nel tuo letto ed uscivi solo per mangiare.
Una sera non ti sei sentita bene e abbiamo deciso di portarti all'ospedale.
Sai mamma, quella sera che ci hanno detto? Ci hanno detto che non c'era più niente da fare, ma non te l'abbiamo detto.
Nessuno potrà capire il dolore che avevamo ogni volta che ci dicevi che ti volevi riprendere, che anche se la Vigilia e il Natale non li avevi passati con noi, appena saresti uscita avremmo rimediato.
Mamma tu non sai quanto avrei voluto portarti a casa e tenerti con me per sempre, prendendomi i tuoi dolori.
Forse comprendevi il mio, ma io non capii mai fino in fondo il tuo, ciò che provavi nel dover dire addio alla tua famiglia, così all'improvviso. Darci quell'ultimo saluto.
Non dimenticherò mai questi giorni.
Non dimenticherò quando mi facevi l'occhiolino mentre prendevamo in giro papà e non dimenticherò quell'abbraccio che mi hai dato la prima sera che ti abbiamo portato all'ospedale e nemmeno il tuo viso che si commuoveva.
Non mi dimenticherò quando mi dicevi "dammi un altro bacio" e non dimenticherò quando per la fretta sono arrivata tutta sfatta e mi hai detto che sono bella lo stesso, anche senza quel trucco.
Non dimenticherò la mia mano nella tua e neanche quando ti svegliavi di tanto in tanto per controllare se noi fossimo ancora lì.
Non dimenticherò quando mi volevi più vicina.
Mamma non dimenticherò mai questi giorni perché sono stati i più belli e i più brutti della mia vita con te.
Non avremo più tempo per odiarci o per amarci.
Non potrai più insegnarmi a cucinare e non potrò più sentire il tuo rimprovero, per aver combinato un disastro.
Non avremmo più tempo per recuperare il nostro tempo perduto.
Non potrai più vedermi crescere, non potremmo più fare le nostre interminabili giocate a carte, dove tu puntualmente mi stracciavi.
Non potrai più ridere per le mie battute e non potrai più prendermi in giro perché non facevano ridere.
Non potrai più sgridarmi se mi farò un tatuaggio e non potrai vedermi all'altare, lì dove sarebbero dovute scendere le tue lacrime per la prima volta.
E non potrai esserci quando i tuoi nipoti di chiameranno "nonna".
Mi mancherai per sempre mamma.
Mi mancheranno persino i tuoi guai, i tuoi giorni no e i nostri litigi.
Mi mancherai quando mi guarderò allo specchio e in me vedrò anche un po' di te.
Mi mancherai ogni giorno, ogni minuto e ogni secondo, perchè senza te se nè andata anche una parte di me.
Sei stata la mia guerriera mamma, non sarò mai forte quanto te, ma ci proverò.
Anche se questo dolore mi sta uccidendo.
Anche se mi sento divisa in mille crepe.
Anche se sto annegando, lo farò per te.
E tu mamma, te lo saresti mai aspettata che ti amassi così tanto?
Sogni d'oro, mamma.
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