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3rd october
8:24 pm
Dopo aver preso le loro ordinazioni, il Signor Choi li lasciò soli e i due restarono lì a guardarsi negli occhi, entrambi troppo imbarazzati per parlare. Anche se, in realtà, a nessuno dei due dispiaceva stare così, perso nello sguardo del ragazzo difronte.
— Stavo pensando... — fu il minore a spezzare il silenzio e a catturare l'attenzione di Luhan, che sembrò come risvegliarsi da uno stato di trance — E ora non rispondere con cose tipo "Ah, perché? Tu pensi?" — scherzò, per provocare una risata da parte del castano e rompere un po' il ghiaccio.
— Comunque, — continuò — io non so il tuo cognome — ammise.
— Nemmeno io il tuo — ribatté l'altro.
— Non provarci, l'ho chiesto prima io — si impose.
Il più grande rise, e poi rispose: — Lu. —
— "Lu" cosa? —
— È il mio cognome —
— Quindi ti chiami Lu Luhan? — chiese Sehun, confuso.
— No, Lu è il cognome e Han il nome — spiegò.
— Ah — rispose — Allora posso chiamarti Hannie? —
— S-sì — gli disse, mentre le sue guance prendevano di nuovo colore. Non gli dispiaceva affatto quel soprannome, a dire la verità. Lui sarebbe stato l'unico a chiamarlo così.
— Ora dimmi il tuo cognome — gli ricordò.
— Semplicemente Oh. —
— Ah — disse, annuendo, ma quando si accorse di ciò che aveva appena detto si affrettò ad aggiungere, imbarazzato: — Scusa — il suo tono di voce era mortificato, poi iniziò a straparlare.
A Sehun scappò una risata ma non fece in tempo a rispondergli perché il cameriere li interruppe portando loro i piatti. Entrambi avevano ordinato un Samgyeopsal. Poi iniziarono a mangiare.
— Hyung? — lo chiamò Sehun.
— Hm? — accennò ad una risposta, finendo di masticare.
— Riguardo al photoshoot... Quando sei libero? — il moro andò dritto al punto. Sinceramente non voleva trasformare quella serata in un incontro di lavoro, voleva far stare bene Luhan, ma d'altronde era per questo che si erano conosciuti e non gli piaceva accordarsi per telefono.
— Non so... Magari di martedì, che è il mio giorno libero. Potrebbe andare? —
— Certo, quando vuoi — gli sorrise — Grazie per aver accettato — aggiunse, poi.
— Figurati, mi fa piacere aiutarti. —
Detto ciò, entrambi alzarono lo sguardo dai loro piatti e si sorrisero a vicenda.
Ogni volta che Sehun guardava le sue labbra, l'unica cosa che desiderava era avvicinarsi e baciarle, per poi mordergli il labbro inferiore e sentirlo gemere. Poi c'era quel viso, il suo bellissimo viso, e si immaginava ad accarezzargli le guance fino a farle arrossire e sentire quanto possano diventare calde.
Cercò di smettere di pensare a certe cose e di concentrarsi sulla sua cena, anche se era difficile.
Continuarono a mangiare, prima il secondo e dopo il dessert.
Poi, passate le 22:30, decisero di tornare a casa, quindi Sehun accompagnò il castano al suo appartamento con la moto.
Durante il tragitto, Luhan ne approfittò per aggrapparsi ancora al più piccolo, ma questa volta con una presa più salda.
Sentendo le braccia del castano stringersi a attorno suo busto, Sehun non poté evitare di far curvare le sue labbra.
Schiacciò l'acceleratore, solo per far si che Luhan si aggrappasse a lui ancora più forte.
Arrivati davanti alla casa del cinese, Sehun parcheggiò e accompagnò Luhan fino al portone d'ingresso.
— Grazie — disse il più grande.
— Per cosa? — chiese, avvicinandosi a lui.
— Per la serata e per avermi riaccompagnato a casa — dovette alzare a testa per guardare Sehun negli occhi, visto che ormai erano vicini e la differenza d'altezza si faceva più evidente.
— Non devi ringraziarmi — e fece un altro passo verso di lui, gli occhi puntati sulle sue labbra.
Luhan sapeva benissimo cosa sarebbe successo ed indietreggiò. Non che non volesse baciarlo, anzi, tutt'altro, ma aveva paura che all'altro ragazzo non sarebbe piaciuto il modo in cui baciava. Non si era mai fatto tutte queste paranoie, ma quando si trattava di Sehun non poteva farne a meno: voleva davvero piacergli.
Purtroppo il moro interpretò questo gesto come un rifiuto.
— Buonanotte — gli sorrise per mascherare l'imbarazzo, poi si girò per andarsene.
Il maggiore si rese conto dell'errore commesso e, raccogliendo qualche briciola di coraggio, lo chiamò.
Non poteva sprecare questa occasione.
Sehun, che era già al cancello della recinzione attorno al condominio, si voltò verso di lui.
— Sì? — chiese, speranzoso.
— Tu... — cominciò il più basso.
— Io..? — il minore lo invitò a continuare la frase mentre, lentamente, si avvicinava di nuovo a lui.
Forse era stupido continuare ad insistere subito dopo essere già stato respinto, ma non l'avrebbe lasciato andare facilmente; avrebbe continuato a provare.
Salì due dei tre grandini davanti all'ingresso, in modo che Luhan, in cima a questi, potesse essere alto quanto lui.
— Questo era un appuntamento? — domandò il ragazzo più in alto, con voce fievole.
— Volevi che lo fosse? — cercò di controllare la sua voce per sembrare tranquillo, mentre si sporgeva sempre più verso di lui.
— Forse... Solo un po' — ammise timidamente.
— Beh, a me quel po' basta — disse il coreano, prima di far incontrare le loro labbra, che sembravano combaciare perfettamente.
Era un bacio casto, un tocco gentile che dapprima era poco più di uno sfiorarsi.
Man mano la timidezza svaniva lasciando il posto alla passione.
Le mani di Sehun scivolarono sui fianchi del più basso, mentre quelle di quest'ultimo si aggrapparono alle braccia del moro.
Si baciarono finché le loro labbra non diventarono gonfie e smisero solo una volta finito l'ossigeno.
Si guardarono, ansimanti e rossi in viso.
Ora la scelta era solo di Luhan, visto che quella era casa sua.
— Vuoi salire? — propose, con un velo di esitazione. Per un attimo - ma solo per un attimo - pensò che quella non fosse la cosa giusta da fare, in fondo non si conoscevano ancora così bene. Ma poi lo guardò negli occhi, che lo osservavano con desiderio, e non ebbe più dubbi. Anche volendo, non aveva più la forza per ripensarci, visto che il suo cervello aveva smesso di funzionare in quell'istante.
Ora nella sua mente c'era solo il ragazzo davanti a lui e non poteva smettere di pensare a baciarlo ancora.
Neanche Sehun riusciva più a concentrarsi. Dopo l'ultima frase del castano era a malapena riuscito a farfugliare una risposta.
— Hmhm — annuì velocemente, prima di portare le sue mani sulle guance del cinese e riprendere a baciarlo.
Questo bacio fu più corto del precedente.
— Aspetta — Luhan lo fermò, allontanandosi. Prese le chiavi di casa dalla tasca del suo giubbotto e aprì la porta d'ingresso della palazzina.
Sehun dovette trattenersi dal fiondarsi di nuovo sulle labbra del maggiore mentre salivano le scale fino all'appartamento di Luhan.
Ma una volta chiusa la porta di questo, fu libero di riprenderlo tra le sue braccia e baciarlo ancora, trasmettendogli tutti i suoi sentimenti.
Forse era ancora presto per chiamarlo amore, ma non avrebbe saputo in quale altro modo definirlo. Semplicemente, avrebbe voluto che quel momento durasse in eterno. Loro due abbracciati l'uno all'altro mentre si baciavano, non chiedeva di più, non aveva secondi fini. Voleva farlo solo perché sì, forse lo amava davvero.
Luhan lo guidò attraverso il salotto, poi in corridoio e successivamente in camera sua, senza mai spezzare il contatto tra le loro labbra.
Giunti lì, non si preoccuparono nemmeno di chiudere la porta della stanza. Tanto non c'era nessuno a guardarli, erano solo loro due.
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se vi aspettavate di più da i nostri due protagonisti (avete perfettamente capito in che senso), ho scritto una specie di one shot missig moments o non so come chiamarla, che pubblicherò più avanti.
non volevo metterla qui perché la ff è a rating arancione, non rosso, e poi non sono per niente brava a scrivere quel genere di cose quindi non so nemmeno se la pubblicherò, effettivamente.
comunque, sto scrivendo una gtop
(G-Dragon x T.O.P, BigBang)... nel caso la pubblicassi, ci sarebbe qualcuno interessato a leggerla?
poi...
auguri a G-Dragon, che oggi compie 29 anni (sta invecchiando ;w;)
patato ;w;
cioè, l'altro giorno esce il nuovo album di Taeyang con due nuovi mv, oggi GD fa 29 anni ed esce un suo nuovo mv, domani è l'anniversario dei BigBang, e intanto i BTS continuano a postare cose deprimenti per il loro comeback
current mood:
capitemi
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