-Yoongi, tu hai il cancro-

Rimasi pietrificato.
Sentii il forte bisogno di piangere, ma non lo feci, non era il momento.

-E da come me lo sta dicendo immagino che non sia un cancro benigno-

-Già. Adesso, sappiamo che sentirsi dire questo è sempre molto traumatico, quindi, hai due opzioni: la prima è tornare a casa e vivere nel modo migliore il tempo che hai a disposizione, e non ti so dire quanto sia, la seconda è passare la maggior parte del tuo tempo qui e fare la chemioterapia. Prenditi il tempo che ti serve per pensarci, nessuno qui vuole metterti fretta-

Mi sorrise e uscì.
Feci sprofondare la faccia nel cuscino bianco e piansi, piansi come non facevo da tantissimo tempo.
Non posso morire, non posso, per Liz, per Sofia, per me stesso. Ho ancora tanto da dimostrare al mondo.
Il mio primo pensiero andò a loro due, che erano tutto per me. Non potevo abbandonarle.
Mi addormentai e non sognai nulla e già mi sentivo inutile.

POV ELIZABETH

Aspettavo notizie su Yoongi, intanto preparavo da mangiare per Sofia.
Sentii suonare alla porta. Speravo fosse Yoongi, dimesso dall'ospedale, ma quando aprii non vidi lui...

-Elizabeth, finalmente ti ho trovata!-

-A-Alejandro, che ci fai tu qui?!-

Non poteva essere vero...

-Sono venuto per vedere mio figlio-

-Beh allora vattene perché non ti permetterò mai di avvicinarti a lei-

-Ah quindi è una femminuccia?-

-Si, e l'avresti saputo se ti fossi preso le tue responsabilità-

-Ma sono qui per questo-

-Avresti dovuto farlo tempo fa-

-Liz, fammi entrare, sai non sono qui solo per lei, sono qui anche per te, mi manca quello che facevamo, quella cosa che ti piace tanto...-

Mi si avvicinò e cominciò a palparmi.

-Alejandro lasciami. Vattene se non vuoi che chiami la polizia-

-Non provarci puttanella-

Si avvicinò minacciosamente a me e mi sussurrò all'orecchio.

-Il tuo principe azzurro non è qui ora-

Si allontanò e continuò.

-Povera piccola Elizabeth, che cerca l'amore di un uomo che l'ha rimpiazzata con uno del suo stesso sesso. Non ti senti tradita? Yoongi non può e non vuole soddisfare i tuoi bisogni e io sono qui per farlo. Lo so che mi desideri-

-Beh ti sbagli e ora vattene-

Cercai di chiudere la porta ma lui la fermò con il piede.

-Mossa sbagliata puttanella, adesso mi hai fatto davvero arrabbiare-

Spalancò la porta e mi spinse sul divano. Si sedette sopra di me e mi bloccò le mani.

-Non riesco più ad aspettare-

Cominciò a sbottonarmi i pantaloni, io ormai stavo piangendo disperatamente. Probabilmente nessuno sarebbe arrivato a salvarmi.
Sentii Sofia piangere nell'altra stanza e pensai che Alejandro sarebbe andato da lei, ma non lo fece. Non sapevo se esserne felice o meno.
Ormai mi stavo arrendendo.
Sentii il suono più bello del mondo, quello della voce di Yoongi.

-Cosa ci fai tu qui bastardo?! Levale le mani di dosso! Questo non te lo perdono!-

Yoongi scaraventò Alejandro sul pavimento con un pugno, ma lui si rialzò. Non fece in tempo a dire qualcosa che lo aveva colpito di nuovo. Dopo poco erano in giardino a tentare di uccidersi a vicenda, letteralmente. Io ero preoccupata per Yoongi che se era lì significava che era stato appena dimesso dall'ospedale, e sicuramente non si era ancora ripreso del tutto, ma nonostante questo era lì per proteggermi.

Dopo qualche ora Alejandro stava perdendo molto sangue e sembrava incapace di fare qualsiasi cosa. Yoongi continuava a colpirlo e, anche se sarei stata felice di vedere Alejandro morto, cercai di fermarlo. Non volevo vederlo di nuovo dietro le sbarre.

-Yoongi fermati o lo ucciderai! Yoongi!-

Si fermò dopo un po'.
Si avvicinò a me lentamente, non si reggeva in piedi.

-Stai bene?-

Sussurrava.

-Si, grazie a te-

Risi anche se stavo ancora piangendo.

-Si è avvicinato a Sofia?-

Aveva chiuso gli occhi.

-No, per fortuna-

-Menomale. Sai Liz, sono così stanco...-

Non reggendosi più in piedi cadde tra le mie braccia, perdendo i sensi.