-Alzati.- ordinò posando il vassoio sul tavolo.

Folgorò il ragazzo con lo sguardo mentre lo guardava prendere il suo pranzo e allontanarsi in fretta.

-Potresti essere più gentile.- borbottò Lexi dopo che Calum si sedette di fianco a lei.

Lui scosse la testa prendendo la sua bibita tra le dita.

-Devono capire che non possono avvicinarsi a te.-

La rossa schiuse la labbra guardandolo confusa.

-Non puoi minacciare di morte ogni ragazzo che si avvicina a me.- sputò.

Calum la guardò posando il bicchiere di carta sul vassoio con violenza.

-Scommettiamo?-

-Sei ridocolo,- lo schernì -non posso avere un ragazzo? Non posso divertirmi anche io? O passare il tempo con qualcuno a cui piaccio?-

Il moro scattò verso di lei stringendo la mascella.

-Vorresti avere un ragazzo?- sbuffò -Magari Ashton eh?-

Lexi lo guardò alzando il mento.

-Forse.- lo stuzzicò.

Lui le prese il mento prima di spostare i vassoio verso al centro del tavolo.

-Vorresti baciarlo?- sputò sprezzante.

Lei rise appena, era bello vederlo in quello stato. Gli occhi scuri di Calum la fissarono mentre lei disse un flebile -Si.-

Rimase ferma quando lo vide alzare una mano e rimase ferma quando la sentì sulla propria pelle, rimase con la testa girata per la botta con la guancia pulsante. Restò in mobile anche sentendo il rigolo di sangue scenderle dal naso per poi sfiorarle la bocca e proseguire per il mento.

La mensa era calata in un silenzio che faceva invidia ai rumorosi, Calum si guardò in giro prima di prendere dei fazzoletti di carta dai vassoi, li premette contro il naso di Lexi prima di alzarsi dal suo posto e trascinare la ragazza tra le persone immobili a guardarli.

Calum premette più forte, sembrava che la volesse soffocare. Lexi aveva pensato molte volte a come avrebbe potuto ucciderla, lui era più forte, avrebbe potuto colpirla fino a toglierle la vita con le sue stesse mani. Quelle mani scure che ora erano macchiate di un po' di sangue.

Il moro sbattè la porta dei bagni maschili prima di avvicinarsi al lavandino, prese altra carta per poi bagnarla sotto al rubinetto e premerla contro il naso di Lexi.

Era preoccupato, Lexi aveva paura. Fremeva ogni volta che sentiva le sue dita sulla propria pelle. Lo osservò pulirla per bene prima di afferrarlo per il polso.

-Non è vero che voglio baciare Ashton.- disse con voce rotta.

Vide Calum sorridere e dopo buttare tutta la carta bagnata nel cestino.

-Sei così ingenua Alexis.- lo sentì sussurrare.

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-Cosa?- urlò alzando le sopracciglia.

L'uomo davanti a lui aveva le mani incrociate al petto mentre la schiena era ben saldata contro la poltrona di pelle marrone.

-Non potete sospendermi.- continuò.

L'uomo si alzò passandosi le mani tra i capelli folti e grigi.

-Ascolta ragazzo,- lo richiamò -hai quasi rotto il naso ad una tua compagnia. Nella mia scuola non accetto queste cose.- disse severo.

Calum alzò le braccia al cielo.

-Ma sospendermi è troppo.- si lamentò.

Come avrebbe fatto a tenere d'occhio Lexi senza essere a scuola con lei.

-Così è deciso, ora le chiedo di tornare nella sua classe.- ordinò l'uomo indicando la porta massiccia dell'ufficio.

Il moro sbuffò prima di sbattersela dietro alla spalle.

Con passi spediti si diresse verso la sua classe, aspettò qualche secondo prima di vedere Lexi uscire dalla porta come stabilito.

-Allora?- le chiese subito avvicinandosi al corpo ambrato di Calum.

Quest'ultimo le sfiorò il naso gonfio prima di lasciarli sfuggire un sospiro lungo.

-15 giorni di sospensione.- sospirò -Mi spiace per lo schiaffo, non so cosa mi è preso.-

La rossa spalancò gli occhi arrossendo.

-Che c'è?- chiese il ragazzo.

Lexi boccheggiò prima di abbassare lo sguardo.

-È la prima volta che ti scusi per avermi picchiato.- biasciò.

Calum annuì prima di allontanarsi più confuso che mai.

CIAO

Salve, è l'1:01 e io sono qua a scrivere. Vorrei ringraziarvi per tutto quello che fate per me leggendo questa e le altre mie storie. Se vi piace ne ho pubblicata una nuova oggi che si chiama "Mess", spero vi piaccia come questa o le altre.

Grazie a tutti, vi amo davvero.

ciao ciao