Era un'atmosfera strana, quella che regnò a casa Weasley dopo che George ricevette il suo regalo.

Fleur e Bill, scambiandosi sguardi eloquenti con occhi pieni d'amore, sembravano persi nel loro passato come a volerlo ricordare di proposito. E mentre lei accarezzava dolcemente la cicatrice sul viso del giovane marito, lui le riservava, a sua volta, un brulichio di dolci parole tutte sussurrate ad un orecchio.

Ron ed Hermione, questa volta consenziente, si erano stretti nel mantello ad alta visibilità come fossero una cosa sola ed Harry, seduto accanto alla sua Ginny occhi negli occhi, le sfiorava le dita delle mani con infinita dolcezza.

<<Eh-ehm>>. La professoressa Mc Granitt si schiarì la voce.

<<Sono davvero mortificata ma, abbiate pazienza, devo concludere le mie consegne natalizie o qualcuno potrebbe avere da ridire...>>

Harry non ne fu sicuro ma in quelle parole fu certo di aver colto una sottile, misteriosa, ironia.

<<Harry Potter>> ed Harry si destò all'istante. <<Sembra che questa sia proprio per te>>.

Questa volta l'anziana signora non aveva estratto proprio nulla, da quella sua grossa borsa, ma da una manica del suo abito di lana sì...

<<È una lettera del piccolo Teddy Remus, Harry>> spiegò Minerva consegnandola nelle sue mani.<<L'ho ritirata personalmente da casa dei Tonks>>.

<<Ehm, grazie, professoressa ma Teddy ha meno di quattro anni, com'è...>>

<<Oh Harry, gli ho regalato una penna d'oca che scrive da sola, naturalmente... così potrà mandarti una lettera ogni qualvolta lo vorrà!>>

<<Ma certo, che stupido... >>

Con la lettera tra le mani, Harry non pensò neanche per un attimo di tenere per sé le parole del piccolo Lupin. Perché, in qualche modo, anche lui era parte di quella grande famiglia. Sarebbe stato così per sempre.

Sotto gli occhi attenti di tutti, Harry l'aprì con delicatezza e scorrendo lentamente sulle prime parole, prese a leggere ad un volume accettabile.

Caro Zio Harry,

sono Teddy Remus, così non ti confondi.

Questa penna super bella scrive tutta da sola mentre io gli parlo e a volte cancella senza dirgli niente.

Volevo dirti solo poche cose, tipo che sono a casa dei nonni Thonks e che io e il nonno ci divertiamo un mondo, anche se lui è un fantasma. Giochiamo sempre a nascondino e lui non mi trova mai perché io mi trasformo benissimo anche nel vaso portaombrelli. La nonna ride molto, mentre guarda il nonno che si si affanna a cercarmi, ma alla fine mi faccio trovare così anche lui si sente bravo.

In questi giorni sto anche provando a trasformarmi in un lupo, così il papà è contento di me, anche da lassù. La mamma invece so già che è felice.

Adesso vado perché la nonna Andromeda ha preparato delle cose molto buone e se non mi sbrigo ha detto che le mangerà tutte lei.

Harry, spero che vieni a trovarmi presto.

Buon Natale

Teddy Remus Lupin

Un sorriso spontaneo si era stampato ora sulla bocca di Harry, mentre tutti i presenti lo osservavano molto inteneriti. Harry nutriva grandi speranze per la nuova vita del piccolo Lupin, ma ciò che più lo allietava era il fatto che lui stesso ne avrebbe fatto parte.

<<È un regalo davvero unico, professoressa Mc Granitt... Grazie >>.

La donna sorrise. <<Sarai un padrino perfetto, Harry Potter. Semplicemente perfetto>>.

Ma poco prima che Harry potesse ringraziarla per un'ultima volta, un sonoro, se pur distante, <<ETCIU'!>> si fece eco nella borsa della professoressa Mc Granitt.