Capitolo 1 _Reborn.
Sono morta.
Almeno credo.
Provo a muovermi, ma l'unica cosa che ottengo è una dolorosa fitta che mi attraversa tutto il corpo,parte a parte.
Possibile, mia amata Elhonna, che dopo la morte ci sia tutta questa sofferenza?
Apro pian piano gli occhi, ma un bagliore accecante mi porta a richiuderli immediatamente.
La luce.
Sono viva.. dopotutto.
Dopo alcuni tentativi malriusciti, riesco finalmente a tenerli aperti.
Sono coricata su una morbida superficie - penso sia erba; dal dolore non riesco nemmeno a contrarre i muscoli della mano - e sopra di me vedo un bel cielo azzurro contornato da rigogliosi alberi.
Dunque devo essere in una radura.
Provo a muovere il collo per guardarmi intorno,ma soffoco a stento un urlo; ho veramente troppo male.
Dove mi trovo?
Non ricordo niente.. provo a sforzarmi ,ma non ci riesco..vedo solo una mano che mi spinge..il caos..e poi il nulla.
Che siano stati loro?
Che mi abbiano trovata?
Dopo tutto questo tempo....
Nella mia vita ho conosciuto solo sofferenza. Dolore. Tristezza.
Non ho mai amato, ne sono stata mai amata.
Ho provato solo un odio.. un odio incondizionato. Accecante.
Odio.
Lo sento che s'insinua dentro di me,aprendo una ferita mai rimarginata; più forte di qualsiasi dolore fisico , più forte di qualsiasi altro sentimento.
..Non è colpa mia se sono nata coi capelli neri anziché rossi ..
Avrei dovuto morire lì, al freddo, anziché essere rimasta in quella Comunità druidica.
Non mi hanno mai accettata. Per una colpa non commessa da me.
..Non è colpa mia se mia madre era una puttana!!
Con rabbia stringo una manciata d'erba per soffocare un urlo, ma il gesto mi costa caro.
Quando riprendo i sensi è quasi buio.
Ho caldo e mi sento spossata, ho la febbre,forse dovuta a qualche infezione. Cerco di tirarmi su incurante del dolore, ma senza successo. E' come un 'onda che mi afferra e mi fa finire ripetutamente sott'acqua cercando di affogarmi.
Di questo passo , morirò di certo. Ma non m'importa granché perché ho fallito... Ho provato a lasciarmi il passato alle spalle, ma mi ha trovato lo stesso. E' come le emozioni.. ti riescono a trovare ovunque tu sia.
La mia consolazione sei tu, Ehlonna. Almeno non morirò sola.
C'eri solo tu quando me ne sono andata.. Quando avevo fame,quando non sapevo dov'ero e quando avevo paura.
Ho scelto un altro Piano..volevo far sparire le mie tracce..
Sono diventata donna tra i tuoi boschi, vivendo nella Natura, lontana dal passato, lontana dagli uomini. Ho vissuto con gli animali, ho visto i tuoi tramonti e le tue albe sotto lo sguardo vigile della Luna che mi proteggeva come una madre indulgente.
Ma è stato tutto inutile... un errore resta un errore..e dev'essere cancellato.. per sempre..
Mi sento sempre più debole.. ho sonno...
Un rumore confuso, per sin fastidioso, giunge alle mie orecchie e tenta di strapparmi dall'oblio in cui sono caduta poco prima.
Per favore Elhonna, fai smettere questa voce!
Ma Lei non ascolta la mia richiesta e la voce continua imperterrita, facendosi sempre più chiara e prepotentemente alta.
<< Ehi! >> ha un timbro dolce e squillante, appartenente probabilmente ad una giovane ragazza. << Per amor di Corellon Larethian , svegliati! >>
Lasciami dormire, stupida ragazzina..
Improvvisamente mi sento toccare in qualche punto impreciso del mio corpo e il mio primo istinto è quello di schivare e di attaccare, ma non riesco a fare niente di tutto ciò, bloccata dall'ennesima, lancinante fitta.
Apro gli occhi e mi aggancio allo sguardo di una giovane elfa, esattamente come avevo supposto, la quale mi guarda con due enormi occhi grigi, colmi di preoccupazione.
Vorrei poter fare qualcosa, vorrei poterla mandare via o semplicemente insultarla, ma , appena apro bocca, ho un conato di vomito.. e sangue.
Per nulla scandalizzata, la giovane elfa dei capelli blu mi sostiene saldamente, girandomi su un fianco per evitare di strozzarmi col mio stesso vomito.
.. E' stato il primo gesto gentile che io abbia mai ricevuto in vita mia. Nessuno mi ha mai aiutata. Mai.
<< Non ti preoccupare >> mi dice in elfico cercando rincuorarmi << A te ci penso io. >>
"cosa può fare una ragazzina come te" vorrei chiederle. Ma sto troppo male, non mi resta che fidarmi di quegli occhi apparentemente sinceri o morire in questa radura per davvero.
<< ..Grazie.>> rispondo con un soffio.
E richiudo gli occhi.
.... Quello è stato il mio primo incontro con Silmarwen.
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