Ero appena arrivato a casa dopo un giorno di girovagare senza meta quando il mio telefonino squillò. Vidi il numero sullo schermo ed ebbi un tuffo al cuore. Possibile che ci avesse ripensato?

La delusione arrivò non appena risposi.

"Aurora?".

"No Andrea, sono Agàte".

Il mio petto si sgonfiò dopo aver trattenuto il respiro per tutto quel tempo.

"Oh, ciao Agàte, dimmi tutto", dissi svogliato.

"Abbiamo assolutamente bisogno di te. È successo tutto all'improvviso. Credo che sia vicino il momento dello scontro, Aurora è debole, sola non può farcela contro Logan. Servi tu".

L'ultima frase arrivò come una doccia d'acqua fredda. Mi indignai. Cosa avrebbe dovuto importarmene di Aurora in quel momento? Possibile che Agàte fosse così insensibile? O forse pensava che tutto sommato non mi ero mai interessato alla sua Alessi?

In antitesi con tutto ciò che mi passava per la testa risposi: "Sì, ci sarò. Dove e quando?".

Agàte interloquì con qualcuno al suo fianco poi mi disse: "Via Leonardo da Vinci 24, fai presto Andrea, mai più d'adesso ci serve un ireneo che sappia trattare".

Annuii come se Agàte potesse vedermi, tuttavia il mio umore restava nero come poco prima. Fremevo un po' all'idea di rivederla. Magari qualcosa sarebbe potuto cambiare, ma poi abbassai le palpebre demoralizzato. Cosa sarebbe dovuto cambiare?

"Okay, ci vediamo lì", dissi. Riattaccai senza attendere una riposta poi mi appoggiai alla porta del mio appartamento ancora chiusa, e senza nemmeno fare ingresso in casa mia tornai indietro e iniziai a percorrere le scale a ritroso.

Se Aurora avesse avuto bisogno del mio aiuto, non gliel'avrei mai negato. Almeno questo glielo dovevo.

Per il resto, sarebbe andata come sarebbe andata.

[Beh cari, ogni tanto scrivo qualcosa anche qui. Vi auguro un Felice Natale visto che sta per scoccare la mezzanotte e spero che continuerete a seguirmi. Per qualunque cosa sarei felice di rispondere ai vostri commenti :3 Ciaoooo!]