17.
《Carly, sono Cherie》dico a voce abbastanza alta.
Sono passata dalla sua stanza per vedere come sta, sarà strano visto che mi ha soffiato il migliore amico, anche un possibile fidanzato che resterà tale nella mia mente ma, a mio discapito, ho da dire che non sono stronza.
Ieri sera stava talmente male che per poco non vomitavo anche io, secondo lei è stato il pesce che ha mangiato per cena, secondo me, invece, sono stati soltanto i sette drink che si è scolata nel giro di tre ore.
"Bevitrice incallita" penso, mentre la porta della sua stanza si apre di scatto, mostrandomi una testa bionda completamente alla rinfusa e un paio d'occhi sgranati.
《Uhhh, ti sei ripresa vedo》esclamo ironica avanzando di due passi.
Mi inoltro nella stanza di fianco alla mia, uguale sotto tutti i punti di vista, tranne che per il letto disfatto alle cinque del pomeriggio.
《Oh, ehm, ciao Cherie.》
Mi accomodo su una sedia in legno mentre la guardo da cima a fondo e lei fa lo stesso. Sia chiaro, sono passata adesso solo perché so che Dylan è ancora in spiaggia ad ostentare la sua bellezza.
Dopo quell'episodio mi ero dileguata sotto l'ombrellone e lo osservavo da lontano. Credo sia l'unico ragazzo al mondo che riesca ad indossare un costume a mutanda senza apparire ridicolo e schifoso.
"Ma poi... chi vogliamo prendere in giro? Anche un sacco dell'immondizia gli starebbe divinamente"
《Co-come mai sei qui?》
Scuoto la testa quando la voce di Carly si insinua nei miei pensieri
《Volevo sapere se stavi meglio》dico con un'alzata di spalle, fingendo che non mi importi più di tanto.
Si siede sul letto in fretta e furia, accavalla le gambe prima di sorridermi mostrandomi ottocento denti
《Molto meglio, grazie Cherie! Dylan dov'è?》mi domanda infine guardando fuori dalla finestra.
《In spiaggia, l'ultima volta l'ho visto in acqua, se uno squalo non l'ha mangiato presumo sia ancora vivo》butto lì guardandomi le unghie.
Lei esplode in una risata quasi isterica, talmente strana da farmi alzare il viso e guardarla come se fosse pazza. Forse ha ancora un po' d'alcool nell'organismo
《Sicura di stare bene?》domando perplessa.
《Oh si, grazie per essere passata》Esclama in un sorriso, si alza di scatto dal letto sotto i miei occhi straniti, raggiunge la porta con molta nonchalance prima di aprirla e guardarmi.
"Mi sta forse cacciando?"
Restiamo a fissarci per molto tempo, in silenzio, io con occhi da felino pronto ad attaccare, lei con occhi da cerbiatto smarrito.
《Scusa, vorrei fare una doccia visto che sono stata a letto tutto il giorno》
Mi dedica un sorriso amichevole passandosi una mano tra i capelli.
Annuisco, non voglio vedere le sue nudità, non ci tengo proprio per niente. Nell'alzarmi abbasso lo sguardo per guardare le mie infradito, ma qualcosa di nero e grigio attira la mia attenzione.
Mentre cammino osservo quel pezzo di stoffa che sbuca da sotto il letto, sembrano un paio di mutande da uomo, ma dopotutto qua dentro ci sta Dylan e il suo ordine è paragonabile a un mercatino dell'usato.
《Di a Dylan di sistemarsi le mutande》esclamo con fare esasperato, Carly mi lancia un'occhiata perplessa così mi appresto a puntare un dito dove giacciono gli slip.
《Merda! Razza di idota!》mormora tra i denti, con una piccola corsa raggiunge il letto e le solleva, mi guarda mentre le appallottola nella mano.
《È proprio un uomo》esclama agitando i capelli.
《Già...》chiudo gli occhi a due fessure prima di girare i tacchi e dirigermi alla porta, peccato che qualcos'altro attira la mia attenzione.
Tramite lo specchio appeso al muro mi pare di scorgere un movimento dall'armadio socchiuso, ma scuoto la testa ed esco lì con un cenno della mano.
《Ciao Cherie!》detto ciò chiude la porta e torno in camera mia.
Afferro un bicchiere e corro subito alla parete che unisce le nostre stanze.
Questo metodo di spionaggio me l'ha insegnato mia nonna, lo usava per ascoltare la vicina di casa stronza e impicciona, non che lei fosse da meno.
Mozzico la lingua tra i denti con un occhio chiuso, cercando di concentrarmi al massimo per poter origliare qualsiasi cosa, anche uno starnuto, ma purtroppo non si sente parlare nessuno, sento solo un rumore di passi, ma di una persona non due.
Sbuffo sconsolata, anche un minimo felice ad essere sincera, pensavo nascondesse qualcuno in dell'armadio ma sono contenta che non sia così, Dylan ne avrebbe sofferto altrimenti.
Mi allontano da lì e afferro il telefono premendo play, faccio partire una playlist a caso mentre mi spoglio e raggiungo l'armadio a passo di danza.
Dopo aver preso l'intimo e dei vestiti a caso, mi infilo in doccia.
《Adorooooooo!!! Take my haaand, take my whoooole life too, for i can't help falling in loooove with youuuu》
Amo cantare sotto la doccia, non sono propriamente una cantante provetta, ma se non ho la musica mentre lavo i piatti o mentre mi lavo io, potrei anche far esplodere una bomba nucleare.
Mi insapono i capelli con una mano visto che l'altra è occupata da un microfono improvvisato, un flacone di balsamo al cocco che dimentico di chiudere e si rovescia per metà
《Merda! Fanculo!》
Impreco svariate volte cercando di raccoglierlo tra le dita, una cosa altamente impossibile visto che l'acqua ci punta contro in modo perfetto.
Alla fine ci rinuncio e torno a cantare a squarciagola.
Mi avvolgo in un asciugamano e controllo sul telefono che ora si è fatta, alle venti mi passa a prendere Liam per andare fuori a cena, e sono le sette.
Sgrano gli occhi prima di tirare un urlo spaventato e asciugarmi in tutta fretta, mi infilo l'intimo ad una velocità impressionante per poi toglierlo e rimetterlo nel modo corretto, non è piacevole infilarsi un perizoma al contrario.
《Diamine che dolore!》afferro la minigonna in jeans mentre mi guardo allo specchio e osservo il mio viso leggermente scavato. Se riuscissi a mettere qualche chiletto in più non sarebbe male, magari le tette potrebbero crescere come i funghi dopo un'acquazzone.
Alzo gli occhi al cielo quando mi rendo conto di dover togliere la gonna, di nuovo, visto che devo mettere un dannato body.
Dopo dieci minuti a togliere e infilare finalmente sono vestita. Asciugo i capelli con il phon lasciandoli comunque un po' umidi, almeno prenderanno la mia piega naturale.
Passo al trucco e, ovviamente, neanche qui le cose vanno come avevo previsto. Per fare una linea di eyeliner che assomigli quanto meno alla prima, ci metto almeno venti minuti, ma non finisce qui, perché non essendo soddisfatta mi parte uno schizzo di pazzia e mi ritrovo a passarmi il pennello su tutta la faccia; finendo per dovermi struccare completamente e ricominciare da capo.
Alle otto e cinque sono pronta, la faccia ancora un po' rossa per il troppo sfregare dei dischetti struccanti, ma posso dare la colpa al sole, non c'è problema.
《Ciao Liam!》
《Ciao Cherie, pronta per andare a cena?》annuisco più che convinta, è sempre un piacere mangiare e riempirsi la pancia.
《Allora Liam, perché non mi racconti di te?》domando con una punta di curiosità. Voglio sapere cosa fa nella vita, se ha fratelli, qual'è il suo colore preferito e tante altre cose, okay, sono più che curiosa.
《Ho ventidue anni, mi piace fare qualsiasi sport, ho un cane di nome Mezzy e vengo-》
《Mezzy? Sul serio?》lo interrompo divertita, gli afferro un braccio per farlo girare verso di me
《La mia gatta si chiama Mezzy》
《Evidentemente non siamo molto originali con i nomi》commenta lui divertito.
-
《Questo posto è davvero magnifico》mormoro a Liam uscendo dal ristorante.
Mi ha portata in un locale molto suggestivo, quasi romantico oserei dire.
I tavoli erano tutti disposti sotto un portico in legno bianco, a dare colore a quel luogo c'erano fiori rampicanti avvolti intorno alla struttura, si vedeva il mare da ogni angolazione e le lanterne appese ai ganci davano quel tocco di calma e tranquillità a cui io non sono proprio abituata, ma mi è piaciuto tantissimo, per non parlare del cibo.
《Non dovevi offrire tu》rettifico nuovamente
《Ti ho invitata io a cena, era giusto che pagassi io》mi avvolge un braccio intorno alle spalle, attirandomi a sé mentre ridacchia con un fare vagamente furbo.
《Stai dicendo che se volessi proporti di andare a cena fuori, allora toccherebbe a me pagare?》metto su una smorfia disgustata che lo fa ridere ancora di più.
《Mh, mi hai appena detto inconsciamente che vuoi uscire ancora con me... magari solo per questo potrei pagare di nuovo io》mormora con fare sornione, strofina la punta del naso contro la mia guancia, facendomi scappare un sorriso timido che mi fa quasi sentire una bambina.
Allungo la mano verso la sua posta sopra la mia spalla, intrecciando le nostre dita con una naturalezza pari a quella che aveva usato lui su quella moto d'acqua.
Inclino il viso per poterlo guardare e dedicargli una linguaccia.
《Carina, davvero molto simpatica》sussurra a due centimetri dal mio viso
《Carino, davvero molto simpatico》replico ormai sulle sue labbra.
Ci fermiamo lì, in mezzo al nulla a baciarci con trasporto, avvolti solo dalla notte e della luna che si riflette sul mare in tutta la sua bellezza.
Ha delle labbra davvero magnifiche, morbide e quasi perfette da baciare.
Incastro una mano sui suoi infiniti ricci biondi, le nostre lingue giocano, si accarezzano lentamente mentre Liam mi afferra dai fianchi e mi attira a sé con dolcezza. Sorrido quando mi mordicchia il labbro inferiore e ci posa sopra un bacio delicato.
《Mh... niente male, quasi quasi annullo il contratto che ho firmato con la tua morte》mormoro contro le sue labbra, un sorrisetto divertito si posa sulla sua bocca mentre appoggia la fronte contro la mia e alza le sopracciglia
《Quindi per evitare che tu mi uccida dovrei baciarti ogni giorno?》
Faccio finta di pensarci su
《Può essere, chi lo sa》dico con un'alzata di spalle facendolo ridere.
Ci allontiamo per riprendere la nostra camminata, ma non troppo, visto che Liam mi afferra la mano e la chiude nella sua.
《Alla fine è riuscito a prenderti o no?》corruccio la fronte mentre mi lascio trascinare dai suoi passi
《Chi?》
《Dylan, stamattina in spiaggia》specifica con poco interesse mollando la mia mano, estrae il telefono dalla tasca dei jeans.
《Si, ma non è successo niente》mi limito a dire, credo sia meglio evitare di raccontare la parte sulle chiappe a mezzo centimetro dalla mia faccia.
《Ieri sera perché sei scappata in quel modo?》vorrei davvero rispondergli, ma quello che mi si para davanti agli occhi vale la pena di essere guardato in silenzio.
Resto un passo indietro a Liam, ma restiamo così solo per un secondo visto che allunga una mano dietro la schiena e afferra la mia. Mi ritrovo ad abbracciarlo da dietro con la Grecia intera sotto ai piedi, quasi mi sento invicibile da questa altezza, come se niente e nessuno potesse scalfirmi o farmi del male.
《È bellissimo Liam》sussurro con un gran sorriso.
Il vento caldo mi accarezza il viso con estrema dolcezza, fa svolazzare i miei capelli ovunque mentre lui si gira per guardarmi, un sorriso sincero si forma sulle sue labbra
《È il mio posto segreto》mormora sulla mia bocca.
Vi piace Liam??
E la storia vi sta piacendo??🤔
Ve se ama babies😍❤
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