LEGGETE SOTTO PLEASE

Elsa's pov

《*pat pat pat*》

《Mhhh 》

《*pat pat* alzati dal mio letto degli ospiti》

《Voglio ancora dormire, é troppo presto》

《Guarda che sono le 3 del pomeriggio, ti vuoi svegliare》

《Nooooo》

《Ah -_-. Andiamo a fare spese muoviti》

《Davvero?》

《Ah, si davvero》

《Ma io non posso fare spese con un estraneo》

《Guarda che sono io》

Tolgo le coperte dalla mia faccia e vidi jack con un cerotto enorme sulla guancia.

《 che hai fatto?》

Abbassa lo sguardo per non incontrare il mio e mi risponde freddo

《Non sono affari tuoi...》

Non sono affari tuoi

Non sono affari tuoi

Non sono affari tuoi

Non sono affari tuoi

Questa frase riecheggia nella mia mente come il suono del trapano. Era fastidioso

Abbasso la testa e scendo a fare colazione/pranzo. Una lacrima mi scende sulla guancia bagnandola piano piano.

Mi aspettavo di vedere il solito jack. Quello allegro, vivace, quello che mi sgrida un sacco di volte sul fatto di come mi vesto ecc. Mi aspettavo un grazie da parte sua.

Non badavo a dove o come mettevo i piedi sui gradini e infatti quando poggiai il piede sul gradino scivolai.

Il tempo si fermò proprio quando stavo per cadere a terra.

Chiusi gli occhi per la paura.

Già avevo paura perché io odio farmi male.

Il sol pensiero di farmi del male e provare un dolore fortissimo da qualche parte del corpo mi faceva provare rabbia verso me stessa e spesso mi rimprovero per la mia sbadataggine.

Il tempo si fermó e quando pensai di cadere sul freddo suolo, mi ritrovai su qualcosa di caldo e soffice.

《Certo che non sei poi così leggera eh?!》

《Jack? Ma che cazzo fai?》

《Ti stavo salvando, stupida!》

《Ma sei pazzo?! D-da poco sei uscito da dall'ospedale-e》

Iniziai a piangere. Ma perché le persone si devono sacrificare per me? Da quando congelai il cuore di Anna, ogni volta che qualcuno mi salva, io mi sento in colpa, come se quella persona stesse sacrificando la vita per una papera di gomma.

《H-hey perché p-piangi》

Mi disse jack un pó tremolante

《S-sto piangendo perché. ..》

《Perché? 》

Non sapevo cosa dire. Mi facevo anche io quella domanda adesso

Perché stavo piangendo?

Non lo so nemmeno io il perché di questo pianto, ma......il mio cuore lo sapeva.

《Perché sto piangendo?
Bene! Sto piangendo per uno stupido ragazzo. Uno stupido ragazzo che non si accorge che la ragazza più vicina a lui prova dei sentimenti. Ma questo stupido, questo insensato ragazzino non lo vede. Questo stupido ma anche bellissimo ragazzino, pur avendo dei bei occhi non lo vede! E questo mi rende triste! Perché non se ne accorge minimamente e la cosa mi fa incazzare di brutto!

PERCHÉ TI COMPORTI COSÌ. PERCHÉ FAI FINTA DI NIENTE!. HAI AVUTO TUTTI QUESTI GIORNI PER FARMI INNAMORARE DI TE! EPPURE. IO PENSAVO CHE TE NE FOSSI ACCORTO!ACCORTO DI QUELLO CHE PROVO PER TE! Mentre tu non hai fatto che prendermi in giro...........io me ne torno a casa》

Mi alzai da terra e tornai in stanza. Presi tutti i vestiti e me ne tornai a casa a piedi. Non volevo più vederlo. Il solo innamorarmi di lui, mi ha reso la vita impossibile. E io che pensavo che l'amore facesse meno male di così.

Quando tornai a casa chiesi scusa a mia madre, mi dimenticai di chiederle se potevo restare a casa di jack e così lei si arrabbió.

Arrivai in camera e mi buttai nel letto. Dopo tutto quello che gli avevo detto non volevo più vederlo ne pensare a lui.

Piansi

Un giorno intero piansi, consolata invano da mia madre e Anna.

Arrivò la sera molto presto e io non mangiai nulla, non ne avevo voglia, il mio stomaco si rifiutava di inghiottire cibo.

**la mattina dopo**

Elsa's pov

16/05/16
Ore 07:30

cartella? Pronta!
Colazione? Fatta!
Umorismo? Pronto all'uso!
Sorriso? Sempre pronto!
Mente? Sullo studio!
Sai che giorno é oggi? Si!
Ti sei scacvolata prima di farlo in pubblico? No perché non mi scaccolo!
Sei vestita? Si!
Hai lavato:bocca, denti e faccia? Si!

Bene cara sei pronta per andare a scuola!

Aprii la porta e scesi le scale del condominio avviandomi a scuola. La cartella era più pesante non volevo dividere i libri con le mie compagne.

(Anche se io non ho compagne)

Mi sedetti e vidi jack circondato da ragazzi e ragazze.

Ahhh....

Elsa basta smettila! Non devi pensare a lui.

《Ah scusate ragazzi mi devo allontanare un attimo ci vediamo dopo》

Sentì dire queste parole e in un attimo mi ritrovai tra le braccia di qualcuno. (Precisando a mo di sposa)

Ma che sta facendo?

Chiusi gli occhi e presto mi ritrovai dietro la scuola con jack che mi bloccava contro il muro.

《Cosa hai in mente》

《Ho in mente di starti alla larga, se proprio devi fare tutta sta scenata, allora fallo in un altro momento devo andare in classe ora.》

《Ti ricordo che io sono il tuo servo》

《Stai calmo ora non lo sei più》

Dissi facendogli un taglio diverso.

《Da oggi in poi non lo sarai più》

《E secondo te dovrei essere felice?》

《Si d-dovresti》

《Senti Elsa, qui c'è st-》

《No no, basta. L'ho capito e non c'è bisogno che me lo rispieghi. Da oggi in poi sarai solo un estraneo per me, ah e un altra cosa, per favore, non parlarmi più》

Dissi singhiozzando e scappando in bagno.

Ho chiuso. Con lui ho chiuso, non c'è più nulla tra noi. Basta. Oramai non ha più senso se ci parliamo se ci guardiamo basta.

Ma solo ora mi sono accorta del grande sbaglio che feci quel giorno, a quel ora, in quel posto e con quella persona.......

*spazietto autrice*

Moooooooolto commovente vero?

No! Hahahahahh.

Care puffette, oggi ho finalmente pubblicato, scusate per la mia assenza ma avevo il blocci dello scrittore. Vi ringrazio per tutti i commenti e le stelline.

Volevo approfittare di quesyo capitolo per fare un annuncio. Con la partecipazione di Andrea000812 ho creato una storia e ci terrei tanto se voi la leggeste. Se non siete interessate pazienza se lo siete allora vi prego di leggerla.

Un bacione a tutti e ci vediamo nel prossimo capitoli ciauuuuuuu ♥♥♥