Solitudine
«Finalmente!»Romano sospirò sollevato.
Aveva finto di preparare il gelato fatto in casa.
Era tanto tempo che non trascorreva anche solo un oretta con suo fratello e...gli mancava.
Così con questo caldo gli era venuto in mente di preparare un bel gelato!
Tra l'altro il minore dei Vargas era ancora scosso dagli eventi appena accaduti: insomma,tutti rimarrebbero sconvolti a sapere che l'amore della tua vita non è mai morto e ti è sempre rimasto accanto! *
Cosa c'era di meglio di un buon gelato fatto in casa?
Adesso doveva solo chiamarlo.
«Emh,pronto Feli?»
«Fratellone!Dimmi?»
«Seeeenti...io avrei preparato del gelato fatto in casa,però è troppo per me!Vieni a casa mia e ne mangiamo un po'?»
Romano senti un fracasso e una marea di voci dall'altra parte.
«Fratellone è che...» "Su Feli,vieni a festeggiare!"
Pian piano iniziò a riconoscere quelle voci.
Francia.
Inghilterra.
America.
Prussia.
Austria.
Germania.
Svizzera e sua sorella.
Belgio.
Ungheria.
Olanda.
Giappone...
Quella doveva essere la festa per il "ritorno" di Sacro Romano Impero.
«Ah,ho sentito...scusa il disturbo e divertiti.»il tono di Romano non era né freddo né offeso,semplicemente neutro.Un guscio vuoto.
«No aspetta Romano!»
«Fratellone?...»
«FRATELLONE?!»
...
Stavolta l'avete fatta grossa.
...
Non è che era arrabbiato.
E nemmeno ferito.
Che motivo ne avresti Romano?D'altronde dato il tuo comportamento è ovvio che non ti avrebbero invitato ad una festa simile...saresti stato solo d'intralcio.
Però Romano si sentiva strano,vuoto.
E ad un certo punto le lacrime si sgorgarono dai suoi occhi come un fiume in piena.
In fondo qualcosa la percepiva.
Maledetta solitudine.
Però,quando due braccia calde lo avvolsero e venne inondato dal profumo di mare e pomodori di un certo ispanico,quella sensazione si attenuò.
Fino a sparire.
Me
Scusate questo robo,ma non sono molto ispirata >.<
Va beh,bacioni.
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