Dietro al sorriso
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cI SOnO riuSCITAAAA*sclera di brutto*
Su richiesta di ohnohnohnohn scusami per l'infinito ritardo!!Sono una Baka!DX
In compenso spero ti piaccia <3 (ho la faccia come il mio didietro ma dettagli)
|ispirata dal video sopra|Guardarlo è un obbligo!*^*|Dal video sono prese alcune delle citazioni inserite nella fic (che essendo in inglese non sono nel ragionamento di Romano,è solo che ci stavano bene e le ho messe u.u )
Yandere!Spain x Romano (che pure lui qua non è mica molto regular eh!)
Il sorriso di Antonio lo aveva sempre rassicurato.Anche durante il meeting in corso,in quello stesso momento,lo rassicurava.Ma,purtroppo,non poteva far altro che pensare a cosa si nascondeva,dietro a quell'innocente sorriso.Molte persone,molte Nazioni,si nascondono dietro a delle maschere: Russia,America,Inghilterra,Prussia,Feliciano...lui stesso.
E nemmeno Spagna era completamente sincero.
"His smile is fake."
Aveva un passato terribile lo spagnolo.Un passato da conquistador,da assassino:ma poi qual era la grande differenza?Molte persone venivano definite "eroi",ma alla fine non c'è sempre qualcuno che muore?che soffre?Alfred per quanto eroe,come si definiva,quante persone aveva ucciso?Però lui veniva visto come "buono".La differenza non era nell'essere buono o cattivo,semplicemente era essere perdente o vincente.
Era per questo che non odiava Antonio.
Nonostante il piacere nei suoi occhi nel vedere soffrire quelle povere popolazioni.
Nonostante la sua sete d'oro,quando si sentiva il Sole stesso.
Nonostante le mani sporche di sangue,quando tornava a casa.
Nonostante il ghigno spaventoso,che da piccolo lo aveva più volte fatto scoppiare in lacrime.
Chi era lui per giudicare?
"Is it so wrong to want to be with him?"
Anche lui aveva ucciso.
"Si ma tu non hai fatto soccombere popoli per egoismo"gli ricordava una fastidiosa vocina nella sua testa,mentre osservava l'oggetto dei suoi pensieri.E si sentiva spaccato in due.Dal continuare a ignorare la ragione per il cuore e viceversa.Ma lui continua a rimanere accanto a lui.Per quanto si potesse sentire tradito dal sorriso,finto,messo in mostra solo per abbindolarlo,farlo cadere nella sua tela.Ma infondo Romano era una mosca qualunque.Anche se si fosse dimenato,cercando disperatamente di fuggire,come avrebbe mai potuto solo sognare di sfuggire dalla tela della grande Vedova Nera?
"Like a poison he kills me slowly"
E non gliene importva nulla del giudizio altrui.
Del fratello che lo pregava,dicendogli che era ancora in tempo per liberarsi.Forse perché lui non era nella sua stessa situazione.Se fosse stato così,lo avrebbe semplicemente guardato con rassegno,comprensione e forse anche un pizzico di ammirazione,come facevano d'altronde Francia,Inghilterra e Prussia.Che loro il lato oscuro di Spagna lo conoscevano bene e non potevano fare altro che reagire in quel modo,perché Spagna aveva scelto lui,e non c'era modo di fuggire.E ormai Lovino non poteva che,anche lui,rassegnarsi,lasciandosi cullare dal mortale abbraccio dell'uomo che,a suo malgrado amava. Perché il vero bugiardo tra di loro era Lui e a suo tempo,quando era innocente o meglio,nel momento stesso in cui quella innocenza mischiata a fiducia gli erano state strappate via dalle mani,aveva anche avuto il coraggio di urlarglielo.Forse adesso,se ne avesse la possibilità,Romano non urlerebbe o scalcerebbe urlandogli qualcosa di ovvio,ma gli chiederebbe semplicemente perché.
"Why did you lie?"
Ma non era così masochista da volersi mettere così a rischio,Antonio era insano.Ed era anche insanamente convinto che il suo querido,il suo piccolo querido,non se ne fosse reso conto.Ed era rischioso mettere in dubbio le convinzioni di un folle.Forse Antonio aveva avuto la possibilità di riprendersi la propria lucidità,in quei momenti in cui le dimostrazioni di affetto dell'amato avevano contrastato la sua follia:ma allora Romano era piccolo e inconsapevole e probabilmente le cicatrici del passato da dominazione araba,con tutti quei soprusi non se ne andavano via facilmente.
"It's too late"
Che poi oramai Romano pensava,egoisticamente forse,che un certo equilibrio c'era.Loro due stavano insieme,si amavano,coccolavano poi Antonio veniva rifiutato e insultato,accogliendo il fatto con un dolce sorriso sulle labbra.Ed era sano quel sorriso.Cosa importava poi,se quando qualcuno osava posare lo sguardo su di lui si ritrovava con un occhio nero?Cosa importava se di quel qualcuno che lo feriva,dopo rimaneva soltanto un ammasso di carne inerme?Loro,infondo,erano felici.
Poi c'erano quei momenti in cui Antonio veniva improvvisamente colto da un attacco di pazzia:ecco,lì,in quel momento,Romano temeva veramente per la sua sorte. Perché il suo destino era di essere consumato lentamente da quell'amore malato,non di morire sul colpo per della semplice pazzia.Ma dopo aver visto la paura negli occhi di Romano,Spagna tornava subito in sè .Lovino non doveva sapere.Come d'altronde,quando Spagna tornava dall'altro continente,alle domande sul sangue che lo ricopriva da testa a piedi,rispondeva che era suo e che necessitava cure."È sempre un po' difficile gestire i territori che fino a poco tempo prima erano liberi!"spiegava sorridente.All'inizio gli aveva pure creduto,poi però con il tempo,aveva notato che il corpo di Antonio riportava ferite troppo piccole e insignificanti per essere la causa di tutto quel sangue.Che non era di Spagna.E allora Romano aveva urlato,scalciato,pianto e si era disperato.Possibile che quel raccoglitore di pomodori dal sorriso gentile mentre stavano a casa nel loro campo,quello che lo aveva accolto a braccia aperte,fosse realmente lo stesso crudele sterminatore di cui parlavano i marinai nei porti?Non riusciva a crederci.Ma a questo punto c'è da chiedersi,perché Antonio si ostina a nascondere il proprio lato oscuro a Romano?Perché si ostina a mascherarsi con quel sorriso?Perché i baci?Perché i vizi?Perché l'ospitalità?Perché il comportamento così,ossessivamente,genuino?Tanto Romano sa!Lo reputa anche lui un mostro!Ma no...Romano è diverso.Romano non giudica o critica veramente.Gli insulti diretti a Germania,non sono realmente indirizzati a lui dopo un'attenta analisi della sua persona.Sono diretti alla parte di Germania che gli sta portando via il suo amato fratellino.Sono diretti al nonno di Germania,agli antenati dei tedeschi,che gli hanno distrutto la vita.Poi era venuto Antonio che lo aveva aiutato nonostante tutto.Nonostante chi necessitasse aiuto fosse proprio Antonio stesso.Lo aveva accolto,gli aveva sempre sorriso e nonostante ogni tanto lo mettesse a confronto col fratello minore,non lo faceva in cattiva fede e lo teneva ancora con sé.Antonio aveva lottato,urlato,sputato sangue per lui e,secondo Romano,ora era giusto che appartenesse a lui,follia o meno,Romano Lovino Vargas apparteneva ad Antonio Fernandez Carriedo. Come Antonio Fernandez Carriedo apparteneva a Romano Lovino Vargas.Era così semplice.In fondo,anche Romano si sentiva un po' folle:chi lo costringeva a stare con Antonio?Domanda che gli aveva posto il fratellino."Le relazioni non sono obbligatorie!non facciamo parte di una classe nobile del Settecento!"aveva detto. E aveva ragione.Chi glielo faceva fare a stare con un assassino?Magari più avanti avrebbe trovato qualcun altro...di più sano,magari.Ma qualcuno lo avrebbe mai amato come faceva Antonio?Avrebbe mai fatto tutto ciò per lui?Tuttavia,Lovino era uno di poche parole.Al minore dei Vargas,rispondeva con un semplice "No"che significava tante cose da cui poter prendere spunto per altre domande,ma alla fine il fratellino rispondeva con un semplice sospiro.Beh?Cosa c'era da capire?Erano semplicemente un folle ed un peccatore innamorati,insanamente uniti assieme!
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