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Capitolo 15

Pov's Letizia

Canticchio una canzoncina, cosa strana visto quello che è successo. L'ho letta nel terzo libro di una saga che adoro ma adesso ho tanti di quei pensieri in testa che ricordo le parole ma non il libro.
- Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run,
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree...-
Racconta di come un uomo che era stato impiccato urla alla sua amata di scappare, di salvarsi. L'albero degli impiccati.
- Are you, are you
Coming to the tree
Wear a necklace of hope,
Side by side with me.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree...-
Le strofe sono molto simili tranne che per alcune frasi. Non so perché la canto ma è una canzone talmente triste che credo si intonachi perfettamente alle lacrime che mi ricoprono le guance.
- Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run,
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree...-
Ho appena scoperto di essere stata ingannata, ho appena scoperto che sono stata riportata in vita solo perché servivo a uno scopo e non perché colui che mi ha riportato in vita mi voleva bene.
- Are you, are you
Coming to the tree
Where they strung up a man
They say who murdered three.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree...-
Ho appena scoperto che sono figlia di due dei e che quindi sono una dea più o meno.... la cosa invece di rendermi felice mi rattrista perché mia madre e Domenico lo hanno sempre saputo ma non me l'hanno mai detto.
- Are you, are you
Coming to the tree
Where the dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree-
Sono sempre stata una marionetta. Ecco cosa sono.... una marionetta, un burattino nelle grinfie del burattinaio di turno. Visto che la canzone è finita ricomincio a cantare. Non sono mai stata portatissima per il canto ma continuo a cantare e cerco di smettere di piangere.
Ricomincio a cantare con voce sempre più bassa. Non so dove sono. Sono scappata e ho cercato la montagna più alta e più lontana, mi sono seduta su una roccia, nella neve fresca e mi sono abbandonata.
- Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run,
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree...-
Mentre canto sento un'altra voce sovrapporsi alla mia. È una voce maschile, una voce che conosco. La strofa dopo la cantiamo insieme alternandoci le frasi. Riconosco subito la voce. È quella di Davide. Mi giro, la neve si è sollevata e si aggroviglia formando un piccolo vortice, modellando una figura. Il volto di Davide è chiaramente distinguibile. Riconosco gli occhi verdi come l'erba e i capelli castano chiaro. Piano piano la figura si completa. Non smettiamo di cantare. Adesso ho Davide in carne ed ossa davanti a me. Cantiamo insieme l'ultima frase della canzone. Ci guardiamo. Il silenzio è sovrannaturale.
-Sapevo che ti avrei trovata qui....- dice con un filo di voce.
-Come lo sapevi?-
-Ho tirato ad indovinare....- gli scappa un sorriso. Lo ricambio.
-Allora non lo sapevi!- dico.
-No....-
Si avvicina.
-Posso?- domanda.
-Certo- rispondo.
Si accomoda nella neve affianco a me. Lo guardo. La sua pelle diventa meno pallida e acquista colore. Adesso sembra un normale ragazzo.
Normale.... e bellissimo.

Mmh.... ti piace?

Non rovinare tutto coscienza!

Ok è ufficiale! Ti sei innamorata!

-Ho saputo che hai poteri che i normali giganti di ghiaccio non hanno.... tipo trasformarti in venti freddi....-
Annuisco.
-Loki dice che i poteri si evolvono da generazione e in generazione.... io ho poteri che altri giganti non hanno.... poi tu.... dovresti essere felicissima.... sei una dea!-
Faccio no con la testa.
-La cosa non mi rallegra affatto....-
-Ti dispiace che non te l'hanno detto?- Annuisco di nuovo.
-I figli di due dei ricevono i poteri di tutt'e due i coniugi.... sono i bersagli degli altri dei perché possono essere un pericolo per il potere degli dei originali.... tua madre l'ha fatto solo per proteggerti....-
Mi sforzo di credere che sia vero.
Le nostre mani si toccano. Credo di essere diventata rossa.

Almeno la tua temperatura si è alzata!

Ci alziamo insieme.
-Dai.... andiamo a casa....- dico.
Inciampo in una crepa nel terreno. Davide mi afferra per il braccio per non farmi cadere ma scivola su una lastra ghiacciata e cade anche lui. Mi ritrovo stesa a terra e con lui sopra di me. Si è appoggiato con le mani e i nostri nasi sono a pochi centimetri di distanza.
Avverto un brivido di adrenalina che mi percorre la spina dorsale e il mio corpo agisce senza sentire il cervello. Le mie mani afferrano la sua testa e premono le sue labbra contro le mie. Le sue mani non gli garantiscono più l'appoggio così lui finisce su di me con tutto il peso. Le sue mani mi scompigliano i capelli già ribelli di loro e li arrotola fra le dita. Continuiamo a baciarci e non riesco più a distinguere le sue labbra dalle mie. Inizia a coccolarmi ed accarezzarmi.
-Sei caldo...- dico.

Perché te ne esci con ste battute stupide?

Lui mi guarda.
-Cioè.... rispetto a me.... tu sei caldo....- balbetto.
Non finisco la frase perché lui si rifionda sulle mie labbra.
-Ti riscaldo io....- dice.
Mi stringe fra le braccia e sento il calore che amana il suo corpo. Ci guardiamo ancora e poi torna a baciarmi. Sento il caldo delle sue labbra riscaldarmi tutto il corpo. Continua a baciarmi mentre mi accarezza dolcemente i fianchi.
Sento la neve fresca a contatto con la pelle, mentre lui mi sfila la sottile maglietta. Arrossisco ancora di più e, dopo che lui mi ha tolto la maglietta, gli metto le mani sul petto e decido di prendere l'iniziativa sfilando la sua.
-Come sei bella...
Sorrido, nervosa e riprendo a baciarlo.
Dopo alcuni minuti lui mi solleva un po' e mi slega il reggiseno. Mi alzo un po' e gli metto la mano sul petto, scutendo la testa.
-Scusa...io...non volevo...
-Tranquillo.
Mi riallaccio il reggiseno mentre lui si rimette la maglietta. Alla fine lo guardo e noto il suo sguardo perso.

Forse voleva di più?

Lo prendo per il colletto e lo butto a terra. Sgrana gli occhi quando mi metto a cavalcioni su di lui e inizio a baciarlo, stavolta con più foga.
Lui posa le mani sui miei fianchi e mi tira a sé. Mi esce un piccolo gemito e lui sorride. Allargo la mano e creo un sottile strato di brina in grado di coprirci entrambi.
Credo di volerlo anche io. Sono sicura che andrà tutto bene. Mi sento al sicuro con lui.
-Ti amo....- sussurro.
-Anch'io....-
Torno a guardarlo e, per la prima volta, mi sembra di riconoscere il suo vero sorriso. E forse anche il mio.

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