Capitolo 14
Pov's Davide
Guardo Letizia. Stringe forte fra le dita il suo arco. Di colpo lo tende e mi scaglia contro una freccia che schivo miracolosamente. Inizia a tirare frecce a raffica. Il suo arco non finisce le munizioni quindi non posso usare la strategia di Colin. Afferro la catena della mia arma e inizio a far ruotare velocemente la lama. La uso sia come scudo che per avvicinarmi. Lei indietreggia lentamente. Quando sono a poco più di due metri da lei, mi lancia un coltello che mi fa perdere il controllo della catena. Mi sorride in segno di sfida.
Vuole la guerra? E che guerra sia!
Do un colpetto per terra e tutta l'arena si congela. Mi tocco le scarpe e creo dei pattini di ghiaccio. Inizio a pattinare tranquillamente intorno a lei.
-Decisamente meglio!- dico con un sorrisetto.
Letizia abbassa l'arco e mi guarda con sguardo assassino. Fa un balzo e in un lampo me la ritrovo contro con un calcio sul torace. Cado a terra. Mi guardo intorno: una massa d'aria volteggia sopra di me per poi infrangersi a terra. È Letizia.
-Ma cosa....?-
-Posso trasformarmi in masse d'aria fredda! È così che mi sposto!-
Me la ritrovo di nuovo contro. Si muove con grandissima velocità. Inizia a sferrare pugni e calci che non sempre riesco a parare.
-Ok.... Iniziamo a giocare sul serio- sussurro. Quando me la ritrovo di nuovo addosso le lancio contro un incanto che la sbatte a terra.
Mi guarda incredula.
-Figlio di Ecate! Domenico non è l'unico a cui sono state insegnate le arti magiche!- inizio a pattinare all'indietro lanciando incanti che riesce a schivare con difficoltà. Riprende l'arco e inizia a tirare frecce. Ogni volta che lancio un incanto lei scocca una freccia. Mi si lancia di nuovo addosso trasformandosi in una massa d'aria ma stavolta sono preparato. Appena siamo a pochi centimetri di distanza mi scanso e le avvolgo la catena tutt'intorno al corpo.
-Sei mia!- dico ridendo. Lei ricambia il sorriso e si ritrasforma in aria così le catene cadono a terra.
Mi da un pugno allo stomaco. Afferra la mia arma e la conficca nel muro. Ora sono disarmato. Mi concentro e sbatto il piede a terra congelando ancora di più l'arena e ricoprendola di neve. Pronuncio un'antica formula e si iniziano a formare tanti piccoli mostri di neve e ghiaccio. Ad uno ad uno i mostriciattoli cadono come birilli sotto le frecce di Letizia. Creo una rampa di ghiaccio e inizio a salire. Letizia mi imita e crea una rampa col ghiaccio che si muove in modo opposto alla mia. Iniziamo a pattinare entrambi e saliamo verso l'altro. Si crea una grossa spirale. Mentre continuiamo a salire continuiamo a scagliarci frecce e incanti. A un certo punto le due eliche si avvicinano. Stiamo per scontrarci. Mancano pochi metri. 9 metri. 8 metri.
-Fermati!- le urlo.
-No! Fermati tu!-
7 metri. 6 metri. 5 metri.
-Io non mi fermo!- la intimo.
-Io neanche!-
4 metri. 3 metri. 2 metri.
Quando stiamo per schiantarci un mio incanto si infrange contro una sua freccia. C'è una piccola esplosione ma visto l'incredibile vicinanza basta a scaraventarci lontano. Le due eliche iniziano a tremare e il ghiaccio si spezza. In un attimo non abbiamo più niente sotto i piedi. Inizio a percorrere l'elica al contrario e scendo giù. Letizia inciampa e inizia a precipitare.
È un salto di 15 metri! Fai qualcosa!
Un attimo coscienza!
Mi butto di giù. Lancio un colpo e sul terreno si forma un folto strato di neve. Cadiamo entrambi nella neve fresca. Mi alzo subito e mi avvicino a Letizia.
-Tutto bene?- dico preoccupato.
-Si.... grazie.... ma potevo salvarmi da sola trasformandomi in vento....- dice con un sorriso.
Credo di essere diventato rosso.
Fesso!
Ma se sei tu che mi hai dato l'idea!
Almeno hai fatto colpo!
Non ti sto ascolto più!
Le mie discussioni con la mia coscienza vengono interrotte da Letizia che mi da un calcio e mi butta a terra.
-Hey!- dico.
-Che c'è? Il combattimento non è finito!- dice lei.
Mi alzo e metto le mani nella neve. Le palle di neve si creano senza che nessuno le tocchi e iniziano ad infrangersi contro Letizia. La colpisco tantissime volte e le faccio volare via l'arco mentre lei ride di gusto. Inizia a lanciare anche lei palle di neve. I ragazzi scendono dalle gradinate e si uniscono alla battaglia.
Inizio a lanciare palle di neve a letizia come fossi un cannone. Lei ride e si ripara con le mani.
C'è un forte baglio di luce: Letizia si illumina come una lampadina e all'istante tutta la neve si scioglie. La guardiamo tutti. Lei alza le spalle.
Ma cosa diavolo è successo?
Decidiamo di chiedere informazioni agli dei così torniamo al palazzo.
Mentre ci dirigiamo verso la sala dei troni passiamo davanti ad un'enorme porta socchiusa da cui escono delle urla. Avviciniamo l'orecchio. Riconosco la voce dolce di Afrodite e il tono melodioso di Apollo. Decidiamo come sempre di non farci i fatti nostri e ci mettiamo ad ascoltare.
-AVRESTI DOVUTO DIRMELO!- urla Apollo.
-SCUSA! MA NON LO SAPEVO NEMMENO IO!- risponde la dea.
-NON LO SAPEVO NEANCHE TU? NON DIRE BUGIE AFRODITE.... NON SEI BRAVA A MENTIRE!-
-OK.... LO SAPEVO.... ECCO PERCHÉ MI SONO AFFRETTATA A TROVARE UN'ALTRO!-
-CREDEVI DI RISOLVERE QUALCOSA? È FIGLIA DI DUE DEI.... QUESTO NON LO PUOI CAMBIARE.... ORA SARÀ ANCORA PEGGIO!-
-SCUSAMI APOLLO.... MA LETIZIA NON DEVE SAPERLO! AVEVAMO ESAGERATO ENTRAMBI QUELLA SERA E NON VOGLIO CHE LEI CI RIMANGA MALE!-
-SARAI TU A DIRGLIELO ALLORA! VADO A CERCARE MIA FIGLIA!- sento il dio avvicinarsi alla porta.
-ASPETTA...- e ricominciano a discutere.
Guardo Letizia che ha le lacrime agli occhi. Infila la mano nella tasca e tira fuori una strana sfera. La guardiamo tutti senza capire. La sfera si riempie di nebbia e appare la figura di Domenico.
Ma cosa? DOMENICO?
-Domenico....- dice Letizia singhiozzando -è vero? Quello che hanno detto Apollo e Afrodite? Tu puoi invadere la mente! LO DEVI SAPERE!-
Lui abbassa la testa.
-Che ci fanno loro qui....-
-Non cambiare argomento!- ora Letizia sta piangendo.
-Si.... è vero.... ho capito di chi eri la figlia il giorno in cui ti ho afferrato il braccio e ti ho portata ad Ascard.... ho percepito subito un potere superiore a quello dei normali mezzosangue.... e ho iniziato ad investigare in segreto!-
-PERCHÉ NON ME L'HAI MAI DETTO?-
-Perché non era necessario!-
Alle sue parole gli occhi di Letizia cadono all'indietro lasciando vedere solo la parte bianca. Lei cade a terra e la sfera rotola lontano.
Silenzio. Ecco cosa sento mentre vedo la ragazza che amo cadere così.
Pov's Letizia
Non so che succede. Non so se sto sognando o cosa. Vedo centinaia di immagini che mi passano davanti agli occhi. Vedo me stessa rinchiusa in un blocco di ghiaccio, Domenico sta dando istruzioni ad Efesto che sta facendo qualcosa al mio cervello.
-Non deve ricordare niente!- dice. L'immagine scompare. Ne appare un'altra: Domenico, Alain e Suami sono chiusi in gabbia e stanno parlando con Emanuele.
-Avrete dei seri problemi quando vedrete il nuovo volto della figlia di Afrodite!- dice Alain.
-Abbiamo preso la dea della bellezza e l'abbiamo trasformata!- dice Domenico. Vedo il volto sconvolto di Emanuele. L'immagine scompare.
Sento un urlo.
-NOOOO!- le immagini scompaiono come squarciate da delle forbici. Vedo Domenico nel suo solito vestito rosso, che fa a pezzi le immagini.
Mi sveglio di scatto. Tutti mi guardano preoccupati ed spaventati. Ma io ho solo una cosa in mente: la sfera.
La trovo. Guardo l'immagine al suo interno: Domenico è lì, arrabbiato come non mai e i suoi occhi sembrano quasi due grossi buchi neri senza fine. -Mi hai ingannato!- dico con le lacrime che mi ricoprono gli occhi.
-E così l'hai scoperto!- dice con un sorriso che lascia intravedere lunghi denti affilati come lame. Afferro la sfera e la scaravento contro il muro dove esplode in mille pezzi. Mi alzo. Corro verso la finestra ignorando i ragazzi che mi richiamano. Quando raggiungo la finestra mi butto e lascio che il vento mi porti via.
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