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Capitolo 13

Pov's Letizia

Raggiungo i ragazzi nei giardini del palazzo. Parlano tutti allegramente e mi salutano con un buongiorno.
Un portale si apre. Micol arriva e affianco a lei c'è un ragazzo, potrà avere un anno in più di noi, ha i capelli castano scuro, gli occhi marroni, un fisico palestrato, un bel viso e un sorriso in faccia.
La saluto con un grande sorriso e un cenno della mano.
C'è un momento di silenzio.
-Oh quasi dimenticavo! Ragazzi lui è Kevin, figlio di Thor, Kevin loro sono Erica, Emanuele, Letizia, Davide, Marika, Denis, Marco, Micaela ed Egon!- Micol fa le presentazioni e il ragazzo stringe la mano a tutti. Lei si aggrappa al braccio di Kevin.

Dunque è lui il ragazzo! Micol.... hai proprio fatto centro!

Andiamo nel cuore dei giardini dove è stato creato un piccolo parco giochi per bambini, con varie panche. Attorno al parchetto ci sono alberi con ogni genere di frutto che, non importa la stagione, sono sempre pieni. Mi siedo su una panca e guardo Erica e Manu che fanno fare lo scivolo a Stefano. Hanno un sorriso permanente sulla faccia e ogni tanto si scambiano un bacio. Sorrido anch'io ogni volta che vedo Stefano che vuole anche lui un bacino dopo aver visto il padre darlo alla madre.
Mi guardo un pò intorno: Egon sta mangiando una mela parlando con Marco, Micol e Kevin sono su una panchina che si baciano, Denis insegue Micaela che scappa e giocano come due bambini e Marika parla con un ragazzo. Mi sento sola.
Qualcuno mi posa le mani sugli occhi. Mi giro e Davide mi fa un sorriso. Si siede sulla panchina con me. Parliamo del più e del meno e non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Sono ipnotizzata. La mattinata trascorre così, tra una chiacchiera e un sorriso.
Dopo pranzo andiamo nell'arena e decidiamo di fare un mini torneo fra noi. Facciamo le coppie:
Erica vs Marco
Emanuele vs Egon
Io vs Davide
Micaela vs Kevin
Micol vs Denis
Marika vs Colin, un figlio di Heimdallr, il ragazzo con cui stava parlando stamattina.
Iniziano i combattimenti. La prima coppia è quella di Marika e Colin. Lei ha un nuovo arco e inizia a scagliare frecce a raffica. Colin le para tutte col suo scudo senza il minimo sforzo. La cosa non mi sorprende: Heimdallr è chiamato anche "il maestro della guardia" perché sono pochi quelli che sono riusciti a violare la sua guardia al Bifrost. Le frecce di Marika non servono a nulla e quando lei le finisce si ritrova con la lama di Colin puntata sul collo.
La seconda coppia è quella di Micol e Denis, sfida che Denis vince con facilità.
La sfida fra Micaela e Kevin è.... fulminante. La spada di Kevin scaglia fulmini a raffica che si scontrano contro quelli scagliati da Micaela. Kevin sbatte la spada a terra e genera un terremoto che fa cadere Micaela così lui riesce ad immobilizzarla e riesce a vincere.
È il momento di Marco e Erica.

Due figli di Poseidone.... oh miei dei.... ci sarà da divertirsi!

Si scrutano. Il primo a colpire è Marco che si lancia all'attacco con la sua ancora. Erica lo schiva e l'ancora si conficca nel suolo. Erica ne approfitta e si lancia alla carica. Marco afferra l'ancora conficcandola ancora di più nel terreno. La usa come un "palo per le bandiere" e colpisce Erica con un calcio dritto nello stomaco. Estrae l'ancora dal terreno, sollevando pezzi di terra che colpiscono Erica e le fanno volare via la spada. Erica trasforma l'anello e tira fuori il suo magnifico tridente. Marco solleva un'onda che la investe. Erica cade a terra ma si rialza subito. Entrambi sollevano delle onde che si infrangono l'una contro l'altra schizzando acqua ovunque.

Perfetto! Sono bagnata fradicia!

Si guardano e si studiano a vicenda. Marco alza le mani e le incrocia. Un'onda enorme, come non ne ho mai viste, più grande di qualsiasi onda mai creata si infrange su Erica. Lei resiste (è figlia di posy). Appena le acque si dileguano Marco le salta addosso e la colpisce con l'ancora non pieno petto sbattendola contro i muri dell'area. Quando cade a terra noto che ha lasciato l'impronta sul muro. Emanuele corre giù dalle gradinate e si dirige verso di lei. Le mette una mano dietro la nuca e le alza la testa.

Questo è davvero il colmo: la figlia di Poseidone sconfitta dalle acque!

Manu lancia un'occhiataccia a Marco che corre subito a scusarsi. Manu aiuta Erica a mettersi in piedi e la fa sedere accanto a me. Le da un bacio e scende nell'arena dove il suo avversario lo attende.
Egon si sistema gli occhiali sul naso e impugna il suo forcone.

Mingherlino com'è, per manu sarà una passeggiata!

Emanuele afferra il suo scudo e la sua lancia e si lancia all'attacco. Egon rimane lì a fissarlo, senza muovere un muscolo. Quando ormai manu è a un metro da lui con un solo movimento Egon colpisce col forcone nel centro dello scudo. C'è un forte tonfo e come respinto da una molla manu fa un volo all'indietro di diversi metri. Non fa in tempo a rialzarsi che Egon gli è subito addosso. La maglietta di Egon si gonfia. I muscoli li ha eccome! Ha fatto finta di essere un mingherlino con poca forza, in realtà nasconde molte sorprese. Inizio a temere per manu. Egon colpisce con furia, quasi come se volesse infilzare manu come una salsiccia. Un colpo, lo scudo di manu vola via. Un'altro colpo, la sua lancia vola lontano per poi conficcarsi nel suolo. Erica si alza di scatto. Afferra qualcosa da dentro un borsone e lo lancia a manu: è la spada che gli ha regalato. Emanuele l'afferra al volo e con l'elsa colpisce Egon sotto il mento. Il ragazzo indietreggia cercando di parare i fendenti che manu sferra senza dargli tregua. Egon sbatte il forcone a terra e dal terreno iniziano a saltare fuori decine di scheletri tutti armati di spada.
-Chi muore per primo?- dice Emanuele con un largo sorriso. Si lancia alla carica. Ogni volta che colpisce uno scheletro questo si dissolve in una sottile nebbiolina. Alla fine li sconfigge tutti e si ritrova di nuovo faccia a faccia con Egon.
-ADESSO BASTA!- urla il ragazzo impugnando la sua arma con tutt'e due le mani -.... ti mostro gl'inferi!- Egon conficca le due punte del forcone nel suolo. Inizia a sollevarsi una nebbia viola che si aggroviglia come un vortice. Si crea una figura, un demone, con lunghe corna e due grosse ali. Il demone urla.
-Ti mostro l'ira delle anime dannate!- con queste parole di Egon il demone esplode. Ora migliaia e migliaia di uomini urlanti, simili a fantasmi si scagliano contro Emanuele. Lo vedo scomparire nel cumulo viola che lo scaraventa contro il muro. Quando le anime scompaiono riesco a vedere manu, pieno di graffi e sanguinante. Lo portiamo di corsa in infermeria ed Egon non si degna di scusarsi. Gli medicano tutte le ferite e per fortuna niente di rotto. Torniamo nell'arena dove ci aspetta l'ultima sfida: io contro Davide.

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