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Capitolo 5

Pov's Erica

-NASCONDETEVI!!
Comincio a correre e mi nascondo dietro al trono di mio padre.
Tutti gli dei si sono alzati.
-Allora...volete combattere? E così sia!
Con un colpo di fulmine Zeus sta facendo crollare le mura della porta principale. I pezzi sono caduti su uno dei giganti. Lui, però, si è appena rialzato.

Cazzo...non funziona.

-Ci penso io!
Demetra sta facendo scomparire tutti i troni cosicché la sala ora sembri più grande.

Beh...ora però sono scoperta.

Gli dei sono disposti in cerchio e, in tutta la loro altezza, hanno assunto un'espressione minacciosa.
Demetra e Dioniso stanno bloccando due giganti con dell'edera alla caviglie. Papà sta sommergendo il terzo.
-No..Papà! Ascoltatemi!
Ma lui, né gli altri dei, mi stanno a sentire.
Alain ha uno strano sorriso e, insieme a Micol, è nascosto dietro ad una colonna.
Afrodite è in cima alle scale con le mani incrociate ed Era è accanto a lei.
Atena sta cercando di mettere in salvo le ninfe, Efesto non si vede e Ares, naturalmente, sta combattendo.
-MI DOVETE ASCOLTARE! NON LI SCONFIGGERETE COSÌ!
Ora sto urlando come una pazza, ma invano. I giganti sono più forti e gli dei stanno solo sprecando le energie.
-Ok...ora basta.
Micol e Alain mi dicono di fermarmi mentre sto attraversando la sala.
Mi metto al centro.
Sollevo un'onda enorme, la più grande che io abbia mai creato, e la scateno sopra gli dei e i giganti.
Finalmente tutti si girano a guardarmi, compreso i giganti.
-DOVETE COMBATTERE INSIEME PER SCONFIGGERLI! TUTTI INSIEME!
Zeus sorride e si rivolge ai suoi fratelli:
-Ok...combatteremo insieme. A modo nostro, però.
Si volta e, con la sua enorme mano, afferra la ninfa Esmeralda.
-Volete la guerra? E guerra sia!
Rimango impalata nel vedere ciò che non avrei mai voluto vedere.
Zeus afferra la ninfa, che ora sta urlando, dal collo e gli e lo stacca.
Letteralmente. Il corpo cade e la testa rotola poco più in là.
Il sangue ricopre il pavimento.
Per un attimo anche i giganti rimangono in silenzio.
Non riesco a trattenere un urlo.
-E GUERRA SIA!
Uno dei giganti si fionda su Zeus che però aiutato da mio padre e da Atena riesce a respingerlo.
Ares ha uno strano sorriso in volto.
Scoppia il caos.
I satiri vengono calpestati, le ninfe vengono spiaccicate contro il muro, il sangue ricopre tutte le pareti e il pavimento.
Io, sono rimasta al centro della sala e, non so come, ma nessuno mi ha ancora calpestata. Continuo a guardare il corpo di Esmeralda a bocca aperta.
Ad un tratto qualcuno mi prende per un braccio e vedo che è Alain.
-Erica...dobbiamo aiutare!
-Ma...Zeus...Esmeralda...sangue...
-Andiamo!
Alain si affianca ad Artemide e Ares, Micol, invece, aiuta Apollo e Demetra a portare via i pochi satiri e ninfe rimasti. Io mi affianco a mio padre e insieme sommergiamo i giganti anche se riescono sempre a ghiacciare l'acqua che creiamo. Intanto mando occhiate a Zeus e cerco di stargli lontana.
-BASTA!
Uno dei giganti di ghiaccio prende la parola.
-NOI VOGLIAMO EFESTO!
Il dio, nascosto dietro una colonna, irrigidisce.
-Che volete fare con mio figlio?
Era si è piazzata davanti ad uno dei giganti.
-Non credo ti interessi dea dei miei stivali!
Con un sol colpo Era viene scagliata contro un muro. Una crepa enorme arriva fin sopra al soffitto.
-Il palazzo sta per crollare! Usciamo!
-Era!
Zeus si è lanciato verso il muro crollato alla ricerca della moglie.
-EEEEEH NO. ORA MI ARRABBIO!
Il muro esplode ed Era esce ricoperta da una strana luce dorata e con i capelli scompigliati.
Fà un urlo così forte che il palazzo crolla pezzo per pezzo.
-Oh no...
Zeus trascina la moglie fuori prima che venga schiacciata di nuovo.
Inizio a correre verso un'uscita qualunque seguita dai miei amici.
Mio padre è già fuori quando io sono uscita.
-Tutto bene??
Mi chiede. Annuisco e guardo il palazzo crollare.
Una ninfa è rimasta intrappolata dentro e sta gridando.
Guardo mio padre.
Guardo Micol.
Lei guarda me, spaventata.
-Non ci provar...
Corro. Corro verso il palazzo che crolla. Entro dentro e l'unica uscita viene sommersa dai mattoni.
Prendo la mano della ninfa e, dopo averla rassicurata, corro verso l'alto. Passo vicino all'entrata di una cosa che somiglia ad una "stanza".
-Ah-ah-ah ora sei in trappola!
Mi fermo sentendo la voce di un gigante. Efesto è davanti a loro, in manette.
Si apre un portale e i giganti ed Efesto scompaiono.
Il tetto sta per crollare.
Creo delle enormi mani d'acqua e cerco di tenerlo. Poi creo anche un enorme scivolo.
-Tu vai! Io ti raggiungo!
La ninfa annuisce e fa quello che dico.
Non riesco più a tenere il tetto.
Lo lascio e scendo giù dallo scivolo. Tocco terra e svengo.

Mi sveglio grazie all'acqua che papà mi ha tirato in faccia...
Racconto tutto quello che ho visto e poi, io e gli altri torniamo nella nostra vecchia camera di quando abitavamo qui.

Spero solo che Emanuele stia bene oppure potrei sentirmi male davvero. Mi butto sul letto e chiudo gli occhi. Il sangue, Esmeralda, gli occhi pieni di odio di Zeus, quelli scioccati di mio padre, la paura dei satiri, i pianti delle persone che hanno perso qualcuno...tutto mi torna in mente e credo che non me lo toglierò dalla testa molto facilmente.

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