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Capitolo 4

Pov's Erica

-Che ne dite se ci dividiamo in gruppi?
-E se invece andiamo tutti insieme?
-Io dico che i gruppi sono meglio.
-E io dico che insieme si spia meglio.
-VOLETE STARE ZITTI PER FAVORE? È QUASI UN QUARTO D'ORA CHE TU E MARISHA LITIGATE.
Comincio a urlare rivolgendomi a Micol. Lei mi guarda, sbuffa e poi sta zitta.
-Dobbiamo andare in missione per spiare quei rimbambiti degli dei non dobbiamo mica andare a uccidere qualcuno.
Quello che ho appena detto non ha senso, ma capitemi: mi sono svegliata un'ora fa e sono abbastanza rimbambita.
-Mi scusi?
Mi volto verso quello che dovrebbe essere un fauno. Lui mi sorride.
-Secondo lei...è meglio dividerci in gruppi o andare tutti insieme?
-Meglio che vi dividete in gruppi oppure le ciambelle non bastano per tutti.
Sorride e se ne va. Ci mettiamo a ridere.
-Allora vada per i gruppi. Io con Erica andiamo su Niflheim naturalmente.
Emanuele parla e io annuisco.
-Cos'è Niflheim?- domando
-È il nome della terra dei giganti di ghiaccio-
-A ok-
-Ehm... comunque....no. Meglio che voi due rimanete separati.
Le parole di Alain mi fanno rimanere un po' male.
-E perché?
Chiedo.
-Ehm...perché...ecco...io...non...
Suami interviene in suo aiuto.
-Perché sennò pensate solo a sbaciucchiarvi e intralciate la missione.
-Ma...non è vero! Se dobbiamo fare i seri noi lo facciamo...
Emanuele mi anticipa.
-Ditelo, allora, quando siete da soli nella vostra casetta.
Arrossisco alle parole di Alain e mi irrigidisco. Lo stesso fa Emanuele.
-Ma ci sentiamo così tanto?
-EMANUELE!
Fa un balzo e per poco non cade.
-Va beh...andremo separati allora.
Suami e Alain si sorridono a vicenda, in modo strano.
-Allora faremo che Emanuele, Marisha e Suami andranno a Niflheim e io, Alain e Micol andremo a visitare il mio paparino.
Emanuele mi si avvicina e mi dà l'ultimo bacio.
-Ci vediamo tra poco.
-Contaci.
Sorride e si butta nel portale insieme alla ragazze.
-Andiamo?
Micol annuisce ed entra nel portale per l'Olimpo seguita da Alain e poi da me. Mi giro un attimo prima di entrare e mi guardo attorno.

Sento che qualcosa non va.

Mi giro ed entro.
Ci ritroviamo al centro della sala dei troni.
-Papà!
-Erica!
Mi getto ad abbracciare mio padre che, sceso dal trono sotto le occhiate degli altri dei, si è incollato il tridente che ora è a terra.
Micol fa un cenno di saluto alla madre che ricambia con un sorriso.
-Poseidone...e per favore!
Zeus lo rimprovera e così lui mi passa una mano sulla guancia e mi saluta tornando al suo posto.
-State bene allora.
Gli dei fanno un cenno del capo alle parole di Alain e così penso sia il momento di dire perché siamo qui.
-Che ci fate qua?
Zeus mi anticipa.
-Volevamo capire cosa sta succedendo, Signore.
-Beh...ora abbiamo un nuovo nemico.
-E chi sarebbe?
-SIGNORE!
Un ninfa entra nella sala.
-Che c'è Esmeralda?
-Ehm...c'è qualcuno per voi.
Dall'enorme portone spunta una donna alta come gli dei, con i capelli neri ricci e uno scudo in mano.

Nike? Che ci fa la dea della vittoria qui?

-Mio signore.
Si inchina e si mette al mio fianco. Mi sorride e io faccio lo stesso.
-Ehm...dimmi Nike.
Zeus sembra un po' sotto pressione. Si vede dal sudore attorno alla fronte e dal tremolio delle gambe. Era, affianco a lui, guarda Nike con uno sguardo severo. Poi si rivolge a suo marito.
-Se ne hai combinata una delle tue sei morto.
Zeus si irrigidisce completamente.
-Mio signore...aspetto un bambino. Da voi.
Era si alza dal trono.
-COSA? CHE STORIA È MAI QUESTA??
-Ehm...ecco...io e il signore qui...abbiamo...
-SONO LA DEA DEL MATRIMONIO. LO SO COME SI FANNO I BAMBINI.
E ORA TU...TU NON CI ARRIVI AL PROSSIMO SECOLO!
Era ha le mani attorno al collo del dio del cielo che è rimasto immobile.
-Meglio che vada...grazie per la disponibilità.
Nike si avvicina e mi sussurra:
-Vittoria!
Mi fa l'occhiolino ed esce dalla sala.
Soffoco una risata quando Era si decide a togliere le mani dal collo di Zeus grazie a Dioniso che l'ha presa per un braccio e la sta trascinando fuori dalla sala mentre lei grida.
-Ehm...scusatemi...

Zeus che si scusa? Wow...

-Stavamo dicendo...abbiamo un nuovo nemico. Il re dei giganti di ghiaccio.
-E chi sarebbe questo ora?
Micol sembra voler concludere al più presto.
Gli dei si rabbuiano e iniziano a parlottare fra di loro.
-Pensavamo lo sapeste...
-Sapere cosa?
-Il re dei giganti di ghiaccio è...Domenico.
Un coltello alla spalla avrebbe fatto meno male.
-CHE COSA? Quando è venuto su Terranea pensavo fosse tipo un ambasciatore....-
Alain e Micol sembrano stupiti anche più di me.
-È impossibile. Perché Domenico dovrebbe mettersi contro di voi?
Chiedo rivolta a Estia, che è rimasta in un angolo della sala.
-Non lo so perché...forse per il potere. Per l'odio. Non lo so. Ma vi prego ragazzi...state attenti.
-E credete a quello che vi diciamo.
Afrodite la interrompe per poi continuare a parlare.
-Io...ecco...ho tanti di quei figli...ma con Letizia...avevo un rapporto speciale. Ci sono rimasta molto male.
Demetra le passa una mano dietro alla schiena.
-Non ci posso credere...Domenico...
Ad un tratto sento un forte botto.
Il portone viene spaccato e tre giganti di ghiaccio entrano nella sala.

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