Capitolo uno
POV Harry
Ricordo ancora quel giorno. Ricordo me Ron e Hermione scappare dalla tana, cercando di non farci ammazzare, per venire a Hogwarts.
La famiglia Weasley si era salvata per un pelo dall'attacco dei mangiamorte.
Era il mio diciassettesimo compleanno e stavamo per mangiare la torta.
~<>~
"Tanti auguri a te! Tanti auguri a te! Tanti auguri a Harry, Tanti auguri a te!"gli applausi vennero subito dopo la canzone delle candeline. La torta gigantesca non mancava e il cioccolato era in assoluto il mio gusto preferito. Remus aveva superato se stesso.
"Cosa hai espresso per desiderio?" chiese Ginny abbracciandomi.
"Niente di che"rispondo ricambiando l'abbraccio.
Ginny Weasley, la ragazza perfetta. Bella intelligente, simpatica, coraggiosa, ma questo non ha aiutato più di tanto nella nostra relazione. Io e lei ci siamo lasciati alla fine del sesto anno, dopo la morte di Silente.
"Bene, apriamo i regali"annunciò la signora Weasley alzandosi in piedi e portando una pila gigantesca di pachi incartati con carte colorate. Ne afferrai uno con dei boccini dorati sopra, doveva essere senz'altro di Ron. Dentro c'era un libro sul quidditch. Era gigantesco, ma lo avrei sicuramente letto nel tempo libero.
Un secondo pacco azzurro mi venne messo davanti. Dentro c'era un libro intitolato «Tutto da sapere sulle arti oscure». Guardai Hermione, la quale sorrise in risposta. Lo misi da parte e davanti a me continuavano ad apparire regali a non finire. Hagrid, Dean Thomas, Seamus Finnigan, Luna, Neville e persino Dobby avevano mandato un regalino. Aperto l'ultimo dei pacchi ero sollevato, perché le mie mani avevano iniziato a fare male. Poi Remus si avvicina con un regalo con la forma allungata. La signora Weasley sposta tutti gli incarti con la magia per fare spazio al regalo gigante. Guardo Remus per un secondo e sorridendo inizio a scartare il regalo. Dentro trovai un manico di scopa.
"È la Saetta Imperiale" disse Ron con un sospiro, temendo che alzando la voce avrebbe rovinato quella creazione meravigliosa. Con la coda dell'occhio vidi Hermione che lo guardava male.
"È solo un manico di scopa Ronald, non ti eccitare troppo"disse Hermione incrociando le braccia al petto.
"Si ma è bellissima"replicò lui in tutta risposta.
Hermione alzò un sopracciglio e stringendo le labbra sospirò profondamente cercando di calmarsi dal non saltargli addosso per ucciderlo.
"Io ho anche un altro regalo Harry"disse Tonks sorridendo.
Si avvicinò a me porgendomi un anello con un strano simbolo. Forse era una runa?
"Cos'è?"chiese Hermione avvicinandosi tutta curiosa alla piccola scatola contenete l'anello.
"È un anello speciale"iniziò a spiegare Tonks"Serve a farti assumere la forma che vuoi. È stato incantato con l'essenza di vari animagus e puoi cambiare forma diventando un animale a tuo piacimento"finì sorridendo.
"Grazie"replicai io.
"Ma è fantastico!" esclamò Hermione felice di aver visto qualcosa di nuovo.
"È solo un anello non ti eccitare"le disse Ron sorridendo, e fui sollevato dal vedere le labbra della mia migliore amica incurvarsi leggermente, perché non avevo voglia di vederli litigare proprio oggi.
Passammo un pranzo bellissimo. Tutti insieme che mangiavamo e ridevamo ripensando a qualche figuraccia che avevamo fatto negli ultimi tempi ad Hogwarts.
"Ricordo una volta al primo anno quando abbiamo tagliato i capelli di Gazza"disse George facendo ridere tutti.
"Io me lo ricordo bene"replicò la signora Weasley"Secondo me la strilettera che vi siete beccati vi ha abbassato un po' la cresta quella volta"tutti si misero a ridere e non vedevi un solo volto dove non era dipinta un espressione divertita. Tranne Remus, lui era serio e guardava la finestra assottigliando gli occhi cercando di mettere a fuoco qualcosa, ma cosa? Mi girai ma prima di riuscire a vedere qualcosa la voce di Remus che gridava «Giù!» me lo impedì perché feci quello che lui disse. Subito dopo un raggio rosso distrusse il vetro della finestra in mille pezzi e andò a colpire un anta dove la signora Weasley teneva i bicchieri. Mi alzai quel poco da vedere fuori dalla finestra e notai nove o dieci nubi di fumo nero danzare nel giardino della tana prima di prendere la forma di dieci mangiamorte. Vidi Remus alzarsi con la bacchetta già pronta in mano. I signori Weasley lo seguirono a ruota e in men che non si dica eravamo tutti vicino alla porta della Tana cercando di difenderci al meglio. Lì, nel giardino, dove di solito le galline della signora Weasley erano solite aggirarsi, ormai si era creato un campo di battaglia fatto di scintille rosse, verdi e blu. Stavo affrontando uno dei mangiamorte, mentre vidi con la coda dell'occhio, l'entrata del garage del signor Weasley esplodere per via di un Bombarde Maxima, lanciato da uno dei mangiamorte contro Hermione, la quale per sbaglio lo deviò male.
"Harry"urlò Remus avvicinandosi"Prendi Ron e Hermione e scappa"mi urlò contro.
"E voi?"chiesi lanciando un Stupeficium contro uno dei mangiamorte facendolo cadere all'indietro.
"Noi ce la caveremo"rispose lui"Vai!"urlò alla fine. Lo guardai per l'ultima volta è senza guardarmi indietro corsi verso Ron e Hermione. I due si trovavano spalla contro spalla mentre duellavano contro due mangiamorte. Una volta abbastanza vicino, mi lanciai verso di loro e mi smaterializzai.
Qualche attimo dopo ci ritrovammo davanti alla casa di Hagrid al confine con la foresta proibita. Eravamo a Hogwarts, a casa. Provai ad alzarmi ma un dolore mi colpì come un fulmine in mezzo ad un lago. Mi portai una mano al petto strappando la maglietta che avevo indosso. La parte sinistra del mio petto era ricoperta da nelle vene blu che si intrecciavano tra di loro come le radici di un erbaccia. Iniziai a gemere di dolore e Hermione si alzò, avvicinandosi.
"Harry!"mi chiamò lei"Ron vieni qui"
Anche il mio migliore amico si mise di fianco a me. Non riuscivo a muovermi e vedevo sempre meno. Sentivo i battiti del mio cuore aumentare costantemente e sembrava come se stesse galoppando cercando di uscire dal mio petto. Ma ad un tratto vidi tutto nero.
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Mi risvegliai in una stanza familiare. All'inizio, non riuscivo a mettere a fuoco niente e di conseguenza non riuscivo a riconoscere il posto. Mi alzai un po' aiutandomi con le braccia, ma un dolore mi percosse il petto. Allora ricordai il compleanno alla tana e la ferita dopo la smaterializzazione.
"Ron!" cercai il mio migliore amico "Hermione!" nessuno dei due rispondeva. Il panico cresceva dentro di me. Dove ero finito? Iniziai a strizzare gli occhi cercando di mettere a fuoco finché non sentì una porta aprirsi.
"Instaurationem Oculis Meis" sentì dire da una voce femminile. La mia vista diventava sempre più precisa. Fui anche molto sollevato dal riconoscere quella voce.
"Madama Pomfrey" la chiamai.
"Si tesoro?" chiese l'infermiera della scuola di Hogwarts "Hai bisogno di qualcosa?"
"Dove sono Ron e Hermione?" chiesi come prima cosa. Avevo mille domande che mi volavano da tutte le parti nelle mente.
"Sono con gli altri Griffondoro" rispose lei sorridente. Tirai un sospiro, sollevato dal sapere che i miei amici stavano bene. Quella era la cosa più importante.
Ok allora......primo capitolo. Nel secondo si spiegherà tutto, e ripeto tutto. Un bacio❤ e alla prossima.
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