"Voglio un maledetto pene"

"Ma sei coglione?" Chiedo parlando al telefono. Mi premo due dita sul ponte del naso e prendo un bel respiro "Non so, dimmi tu, cosa non capisci della frase voglio un maledetto pene, non un pino, che mi serve a forma di pino? Un fottuto pene, si, quello, un cazzo" annuisco mentre cammino avanti ed indietro per la stanza "Si porca vacca, è complicata la parola pene? Cosa preferisci? Cazzo? Membro riproduttivo maschile?" Annuisco seria "Si, la voglio a forma di pene... grazie... okay... va bene, grazie" E metto giù. Prendo un bel respiro e mi passo le mani tra i capelli.

"Se volevi un cazzo potevi chiamare me, pasticcino" esclama una voce. Sgrano gli occhi e sussulto mentre mi giro velocemente verso la porta. È appoggiato a questa e mi sorride divertito, non ha nessuna confusione nello sguardo, è freddamente divertito.

"Sto preparando un addio al nubilato, è per la torta" Mormoro arrossendo "Cosa hai sentito?"

"Tutto" dice Malfoy ridendo. I miei occhi scivolano sui jeans chiari e sulla maglietta bianca che si tira bene sui suoi muscoli, stringo i denti e cerco di evitare al mio sguardo di cadere più verso il centro. "Ti servirebbe un cazzo" Dice pensieroso, ironico "Forse può aiutarti a rilassarti, sembri una che ha bisogno di una scopata"

Arrossisco ancora di più e gli tiro il telefono, lui lo afferra al volo e ride. Il mio stomaco si ingarbuglia quando stringe quella mano sul mio telefono senza esitazione, per un attimo immagino quelle dita, che ora sono decise, attorno al cellulare, altrove, mentre si muovono con forza per darmi piacere. Devo soprimere la mia fantasia da scrittrice di rosa per poterlo guardare negli occhi.

Rose! Ricordati che lo odi! Che lo odi e che ora vive nella tua casa e che non importa quanto figo e sexy può essere perchè è un fottuto stronzo arrogante e nulla può cambiarlo, neanche se ti protegge da qualche mangiamorte pazzo che ti vuole morta per ragioni ignote.

Mi sa che questo è il karma, per quella volta che ho comprato quel favoloso vestito Chanel da centinaia e centinaia di sterline per fare un dispetto a mia madre, si, secondo me è per quello.

Dopo il lavoro, ieri, sono corsa a casa dei miei e ho pregato zio Harry in tutte le lingue conosciute in questo mondo per farmi dare chiunque altro. Ho anche fatto una preghiera a Madre Teresa, al Dio cristiano, quello musulmano e quello norreno (Thor, è sexy si, ma sarebbe piu sexy se mi ascoltasse), ho provato anche con quelli greci (Zeus non mi ha cagata di striscio). Ma nulla. Ho chiesto a mio padre, a mia madre (il ministro della magia) ma no, devo affrontare questa sfida a testa alta (è quello che mi ha consigliato di fare la mia terapista), che gran cazzata, posso spaccargli la testa con una mazza da battitore e tutto sarebbe risolto.

"Vai via, Malfoy, sparisci, devo andare a lavorare" esclamo lanciandogli la prima cosa che mi capita in mano. Mi rendo conto che è la mia Prada rossa solo quando vola verso di lui. Sgrano gli occhi "NO!" urlo. Mi lancio per prenderla prima che tocchi il suo corpo schifoso e ci riesco, cascando a terra ma riesco a prenderla "La mia Prada no, scusami tanto" Me la stringo al petto mentre mi tiro in ginocchio.

"Ti perdono volentieri se me lo chiedi in ginocchio, pasticcino. Sai cosa altro puoi fare in quella posizione?" Mi guarda dal alto, le braccia incrociate e un sorrisetto divertito. Sono letteralmente ai suoi piedi.

Sono troppo occupata a stringermi a me la scarpa per notare che se alzo lo sguardo sono a livello della sua patta dei pantaloni. Non rispondo alla sua frase maliziosa.

"Stai zitto, parlavo con la mia Prada" esclamo. Mi alzo, con tutta la dignità che una che si è appena lanciata volontariamente per prendere una scarpa prima che cada a terra possa avere. In mia difesa queste scarpe costano cinquecento sterline.

Malfoy ride divertito ed esce "Sei proprio stramba tu" esclama con un sorriso sincero in viso. "Gli anni mica ti hanno cambiato"

"Che cosa intendi?" urlo rincorrendolo. La Prada rossa ancora in mano "Io non sono strana"

"Questa parla di cazzi al telefono e si sfracella a terra per una scarpa e mi chiede cosa intendo per strana" ride e si siede sul divano "Allora sei pronta?"

Borbotto su come è maleducato darmi della strana e lo guardo male "Devo vestirmi"

***

"Rose, muoviti, la giornalista delle Jaquine&Co è arrivata" esclama Julia tendendomi la carpetta "È nella sala due per l'intervista, il capo è un po' incazzato" e quando mai non lo è?

Scorpius mi segue mentre afferro la carpetta, un caffe amaro e la borsa che mi tende Julia e vado verso la sala due. "Ecco a lei" esclamo dandole il caffe.

Se una donna potesse essere il diavolo quella sarebbe Winnona McNolan, editrice più importante e famosa del mondo dell'editoria magico, e anche quella più stronza. Mi odia da quella volta in cui ho dato un pugno al suo ragazzo dell'epoca, quella testa di cazzo ci ha provato con me spudoratamente, si era anche spinto a toccarmi il culo, cosa dovevo fare? Stringergli la mano?

"Sei in ritardo di sessantotto secondi" esclama afferrando il caffe con sgarbo.

"In realtà..." non riesco a finire di parlare.

"È colpa mia, ho dovuto controllare che fosse tutto in ordine prima di lasciarla andare, mi dispiace Win" dice Malfoy, assottiglio lo sguardo.

Aggrotto le sopracciglia e saetto lo sguardo da lei a lui "Win?" Chiedo confusa.

"Per questa volta chiudo un occhio Scorp, solo per te" lei gli fa l'occhiolino e ride.

"Scorp?" Eh? Ma che cazzo...?

"Muoviti Rose, trascrivi domande e risposte" esclama lei seria "Dopo devo parlarti"

Saluto la giornalista e mi siedo.
Merlino, che cosa deve dirmi?

***

"Scorpius, attendi fuori" esclama la donna.
Winnona è il mio capo da quando sono venuta qui cercando lavoro, cioè da circa tre anni, dai miei miseri diciannove anni, sono passata a sua assistente personale l'anno scorso, dato il mio blocco dello scrittore. Infatti non scrivo un libro da un anno. Un metro e sessanta, capelli a caschetto bianchi, occhi azzurri e fianchi larghi, ecco Winnona McNolan. E non devo dimenticarmi della rabbia che le scorre nelle vene, non l'ho mai vista tranquilla.

"Voglio che ricominci a scrivere" esclama seria.

"Eh? Su cosa?" Chiedo confusa. Ricominciare a scrivere? Scrivo si, ma non ho mai finito un capitolo dall'anno scorso.

"Su questa situazione, su te, Malfoy e il mangiamorte" esclama, ticchetta la penna sulla scrivania e mi guarda seria "Prima che tu me lo chieda, Harry Potter è venuto qui e mi ha aggiornato, dicendomi di non dire nulla a nessuno"

"Lo sai che sono in blocco" mormoro abbassando lo sguardo, le bellissime décolleté Guess sono lucide ai miei piedi. Sospiro e alzo lo sguardo "Su cosa devo scrivere scusa?"

"Quello è il tuo compito, scrivi su questa situazione, è uno spunto perfetto per un libro" dice seria, poi mi scaccia con un gesto della mano "Ora vai, prenditi qualche settimana, devi tornare con una trama Rose"

"Non posso prometterti nulla, lo sai" le dico senza muovermi, incerta.

"Provaci" Il suo tono è quasi gentile, per quanto possa essere gentile lei. Annuisco e mi avvio verso la porta. "Ah, e Rose?" Mi giro leggermente "Mettici tanto sesso, ai lettori piace. Se non vuoi usare l'immaginazione, usa lui" E mi fa un sorrisetto malizioso.

Trattengo un gemito schifato ed esco velocemente.

Holaholaholaaaa

Come va? Noto che la storia vi piace! Yeeeey, sto postando un capitolo al giorno perché ho tanti capitoli pronti

Rose chiede scusa alla sua Prada, Scorpius le da della stramba, poi Rose DEVE scrivere un libro dato che è in blocco dello scrittore da un anno,Winnona è il diavolo donna e conosce Scorpius (wtf?)

So, spero vi piaccia, lasciate qualche commento

Baci
Rose