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Occhi, quei maledetti occhi mi fottevano sempre.
Charles Bukowski.
Nel capitolo ci sarà una scena 🌶️ (leggera per ora)
Vi avviserò all'inizio e alla fine con
🔴 Così che se volete saltarla saprete quando finisce
Dadda's pov
Passarono tre giorni da quell'evento. Io e Erika non ci siamo parlati molto, anche se stavamo sempre insieme soprattutto perché stiamo nella stessa camera. Tra pochi giorni saremmo dovuti tornare a Milano. Mi dispiace un po' perché qui a new York è bellissimo e con Ricky e Simo mi sono divertito molto questo è certo, ma sarebbe stato un sollievo non dormire con Erika.
Quella mattina mi svegliai, aprii gli occhi lentamente ancora frastornato e assonnato. Mi stiracchiai e emisi uno sbadiglio poi il mio sguardo si soffermò sulla figura distesa accanto a me. Il mio sguardo vagò sul suo corpo, indugio sulle sue curve, sembravano dipinte alla perfezione.
Salii fino la sua faccia e mi bloccai, era così perfetta mio dio sembrava così pacifica, innocente. Mi perdo ad osservare il suo viso, focalizzo il mio sguardo sulla sua bocca carnosa leggermente socchiusa, il suo naso alla francese tempestato dalle lentiggini, poi i suoi occhi, i suoi fottiti occhi, che da aperti mi incantavano facendomi perdere nel loro verde.
I suoi capelli biondi ricci erano sparsi sul cuscino, alcuni ricadevano sulla sua faccia e sul suo collo. Cercai, cercai di trovare un difetto ma non ci riuscii. Distolsi lo sguardo e mi schiarii la voce.
Dovevo ammetterlo a me stesso, svegliarmi con questa visone era... Carino. forse, e dico FORSE mi sarebbe mancata questa visione ogni singola mattina.
Sono confuso, troppo. Non riesco a capire perché provi questo per Erika, fino qualche settimana fa la odiavo così tanto da parlarle a mala pena. Perché allora adesso mi sentivo in questo modo?
Sospirai preso nei miei pensieri e sentii dei movimenti al mio fianco, mi voltai e guardai Erika alzarsi a sedere e sbadigliare.
"Mh guarda un po' chi si è svegliata"
Dissi in tono canzonatorio ma scherzando. Lei fece un semplice sorriso palesemente falso.
Erika's pov
Quella mattina uscimmo con simo e Richy per andare a fare colazione in uno dei bar più famosi di new York con una vista stupenda.
"mio dio è stupendo!"
sussurrai guardando la vista mentre gli altri ordinavano da mangiare. Mi si avvicinò awed per dare un occhiata e rimase a bocca aperta. La vista era una delle più belle mai viste in vita mia.
"cazzo è stupenda"
Io annuii in approvazione ancora a bocca aperta.
"wow."
Sorrisi e awed mi appoggiò un braccio sulla spalla e si chinò per sussurrare al mio orecchio.
"pccré, sarà anche bella la vista ma mai quanto lo sei tu"
Risi alle sue parole, lo conoscevo da anni ed era oramai diventato il mio migliore amico. Gli diedi un bacio sulla guancia e prima che potessi rispondere si avviò al tavolo da Ricky e dadda, io ero ancora immobile lí guardando la vista con un sorriso poi li raggiunsi quando notai che il cameriere aveva già portato le cose che avevamo ordinato.
Iniziammo a mangiare tutti insieme chiacchierando.
"allora avete piani per oggi?"
chiese Richy masticando un pezzo della sua cheesecake.
"ovvio come ogni giorno! Oggi andiamo a times square"
Risposi decisa continuando a mangiare il mio cupcake.
"ue si! Dobbiamo fare tante foto!"
Disse awed sembrando eccitato e io ridacchiai. Poi notai Richy guardare dietro di me con un sorrisetto e alzai un sopracciglio.
"sembra che fai colpo anche qui a new York eh Erika?"
Mi girai e notai il ragazzo che mi guardava e roteai gli occhi "ma stai zitto" poi guardai l'espressone di dadda che diventava più cupa e indurii la sua mascella.
La giornata prosegui tranquilla e visitammo times square dopodiche tornammo in hotel. Quella sera saremo andati in discoteca quindi andai in bagno per fare la doccia.
⚠️Tw:autolesionismo⚠️
Mi spogliai poi studiai la mia figura allo specchio. Mi soffermai sulle mie cosce dove incontrai con lo sguardo delle cicatrici schiarite.
Lo so, la mia vita potrebbe sembrare perfetta ma non lo è del tutto e le mie cicatrici lo affermavano.
Nessuno sapeva di questo, nessuno tranne me stessa, e nessuno lo avrebbe dovuto sapere. facevano parte del mio passato e adesso erano incise sulla pelle per tutto il resto della mia vita. Sospirai quando la mia mano le raggiunse per sfiorarle facendo riaffiorare tutti i ricordi del passato. Avevo la costante paura che qualcuno le notasse e giudicasse non sapendo tutta la storia dietro di queste...
Proseguii con la mia doccia cercando di mandare via quei ricordi con l'acqua che scorreva sul mio corpo. Mi prepari, misi un vestito che fasciava il mio corpo
"cazzo Rika sbrigati! Sei sempre in ritardo Ricky e Simo ci stanno già aspettando da 20 minuti!"
Urla dadda da fuori il bagno e io roteai gli occhi mentre applicavo trucco leggero.
"e allora digli che aspettano anche 30 minuti!"
Dissi finalmente zittendo dadda che continuava a lamentarsi da ore. Finii il trucco e infine come ultima cosa importante misi un sorriso sulla mia faccia, quasi costretta.
Uscii e dadda finalmente sospiro
" ma che porco Diaz fai 2 ore nel-"
Dadda si bloccò quando guardo giu al mio vestito notando che era semi trasparente. Alzò un sopracciglio.
"e tu dove credi di andare così, mmh?"
Gli angoli delle mie labbra si alzarono automaticamente, in un modo quasi malizioso. "perché dadda? Sei geloso?"
"io-non sono geloso ma-"
Si ferma e sospira sapendo di non poter fare niente ma i suoi occhi bruciavano in rabbia.
"cazzo fai quello che vuoi."
Dadda's pov
Tutta la serata stetti sempre a guardare Rika, quel vestito era troppo, mi faceva venire voglia di andare lì e strapparlo. Ma mi trattenni da quell istinto per tutta la dannata serata. E diamine è stata la cosa più difficile fatta in vita mia.
Quella sera tornammo in hotel ubriachi fradici. Era ancora con quel vestito e iniziavo a incazzarmi.
Volevo toccarla, strappare quel dannato vestito. Cazzo Rika cazzo!
Non riuscivo a ragionare e probabilmente neanche lei, eravamo troppo ubriachi persino per pensare.
"sembra ti sia piaciuto il vestito, non mi hai levato gli occhi di dosso"
Disse Erika con un sorrisetto e avvicinandosi a me così tanto da far sfiorare il mio petto con il suo. La mia mascella si indurii. Il suo respiro era sulla mia faccia. Il mio sguardo si soffermò sulle sue labbra carnose, avevo voglia di baciarla ora.
"forse si forse no, non darti troppe arie"
Risposi cercando di rimanere impassibile ma nei miei occhi c'era desiderio.
"ed è per questo che stai fissando le mie labbra?"
Emisi una risata gutturale, cazzo era così, bramavo le sue labbra.
"stai zitta"
Disse volendo tenere una certa compostezza.
"zittiscimi una volta e per tutte, non pensi?"
Roteai gli occhi e la baciai, una volta e per tutte. Le nostre lingue finalmente si trovarono, si incrociarono. Le mie mani finalmente toccarono il suo corpo perfetto. Le sue mani dietro al mio collo tutto mi portava oltre il limite.
La alzai e le feci avvolgere le gambe alla mia vita e la appoggiai sul bancone.
🔴
"Erika cazzo non sai che mi fai"
Dissi staccandomi dalle sue labbra per riprendere fiato. Le mie mani si posarono sui suoi fianchi fermamente.
"cosa ti faccio, Daniel?"
Sorrisi e spinsi i miei fianchi contro di lei facendole sentire la durezza della mia erezione e lei schiuse quelle perfette labbra.
Lei strisciò i suoi fianchi contro il mio bacino facendomi serrare i denti cercando di trattenere i gemiti.
"smettila di fare così"
Dissi quasi implorandola con gli occhi, non riuscivo a controllarmi con lei, lei era un altra cosa. È diversa.
"sennò che fai?"
Sorrisi e roteai gli occhi. Le mie mani scesero sul suo sedere e lo strizzo sentendo il delizioso suono di un gemito uscire dalla sua bocca.
"diciamo che sennò... Non riuscirò a controllarmi..."
Sussurrai appena e una mia mano si sposto tra le sue gambe. Feci indugiare la mia mano sulla sua pelle come per chiedere permesso e quando schiuse le sue gambe sorrisi compiaciuto facendo scivolare la mia mano fino a incontrare la sua intimità e sorrisi.
"sembra che anch'io ti faccio un certo effetto"
Sorrisi e morsi il suo labbro inferiore fino a farlo sanguinare lasciandole scappare un gemito tra dolore e piacere mentre i suoi fianchi si spingevano dentro di me.
"non posso negarlo"
Il mio pollice indulgiò sul suo clitoride prima di spingere due mie dita nella sua intimità e lei lasciò uscire un gridolino.
La sua espressione era persa nel piacere. Lei incontrò le mie dita lasciando fluire fuori dalle sue labbra suoni deliziosi.
"Daniel oh dio-"
Sentii le sue gambe iniziare a tremare attorno la mia mano segno che era vicina, spinsi la mia erezione contro la sua coscia. Iniziai a premere il pollice contro il suo clitoride e un gridolino uscii dalla sua bocca...
🔴
Improvvisamente bussarono alla porta interrompendoci e spalancai gli occhi, mi allontanai da lei...
Spazio autrice
Ciao ragaaa
Scusate per l'orario ma ho appena finito di scrivere🙇🏻♀️
Questo capitolo è stato più lungo e per me è stato il più importante per ora perché iniziamo a capire più i personaggi. Fatemi sapere cosa ne pensate 🙏🏻
Spero la scena 🌶️ non vi abbia 'disturbato'🌚
E niente spero il capitolo vi sia piaciuto e se fosse così lasciate una stellina, a presto vvb💋
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