Dadda's pov

La gelosia, mista alla rabbia, aveva preso il sopravvento del mio corpo. La mia vista era accecata dalla profonda rabbia che provavo verso quel ragazzo e il modo in cui la toccava. Senza neanche rendermene conto, avevo già spinto il ragazzo via da erika e lo inchiodai contro il muro.

"ho solo una regola"
Sussurrai con voce bassa e pericolosa al ragazzo, che non stava capendo nulla, era speventato lo potevo leggere sulla sua faccia.

"mai, e dico MAI toccare ciò che è MIO"
il ragazzo si dimena contro il muro, oh è così spaventato. io strinsi di più le mie mani al colletto della sua camicia fino ad avere le nocche bianche. Accecato dalla rabbia non capii neanche ciò che lui stava dicendo. Gli diedi un pugno in faccia, poi un altro, poi un altro ancora nello stomaco.

Erika si avvicinò cercando di tirami via, al suo tocco mi sciolsi, spinsi il ragazzo contro il muro poi lo lasciai cadere a terra girandomi verso di lei. Non mi curai delle condizioni del ragazzo, neanche per un secondo. Le afferrai il polso e la tirai in un posto più appartato.

"si può capire cosa hai fatto? È perché?!"
Erika urlò e io incrociai le braccia al petto. Cazzo davvero non aveva capito?

"per te Erika, cazzo, per te!"
Mi sarei pentito di queste parole, già lo sapevo, domani mi sarei maledetto per averglielo detto. Ma una cosa è certa, non mi sarei pentito di aver picchiato il ragazzo che ha osato anche solo poggiare un dito sopra di lei. Non sapevo neanche perché lo avevo fatto, Erika non è mia, non ancora almeno, ma non potevo stare li a vedere quel ragazzo che toccava quello che volevo fosse mio.

Vidi la sua espressione, era arrabbiata, confusa, forse persino sorpresa dalla mie parole.
"per me?! Non ti ho chiesto di fare niente e comunque tu non faresti mai nulla per me"

Volevo dirgli che era il contrario, che in realtà dietro l'odio che mostravo verso di lei c'era altro, che a me importava di lei ma decisi di stare zitto.

"si sarebbe approfittato di te."
Era la verità, o almeno una mezza verità. Non gli diedi il tempo di rispondere e la spinsi gentilmente contro il muro poi mi avvicinai al suo orecchio.

"e in più, odio quando qualcuno tocca qualcosa di MIO"
Mi pentii immediatamente di ciò che avevo detto. L'alcool mi aveva mandato su di giri le mie labbra sfiorarono le sue e indulgiarono qualche secondo poi mi staccai, senza attendere una sua risposta o reazione mi girai e me ne a dai andando da Richy e simo che sembravano non sapete nulla dell accaduto. Tenni d'occhio Erika per tutto il resto della serata stando attento a non farmi scoprire ne da simo ne da ricky e soprattutto non da Erika...

Erika's pov

Ero rimasta scioccata sia dalle azioni che dalle parole di dadda. In che senso ciò che è suo? Non sono sua, non lo sarò mai, lo odio a morte. Giusto?

Anche se lui cercava in tutti i modi di non farsi scoprire avevo notato, avevo sentito il suo sguardo bruciare su di me tutto il tempo, tutta la serata.

Tornammo all'Hotel, erano le 4 di notte entrammo in camera io e dadda. Non gli rivolsi parola, non doveva intromettersi tra me e quel ragazzo e soprattutto non doveva picchiarlo, dopo tutto non ha fatto niente che io non volessi.

Ci eravamo stesi tutti e due nel letto e io mi girai verso la parete dandogli la schiena. Stavo nel mio lato lui nel suo. Era straziante dividere il letto con dadda

"anche se tu credi il contrario, ti ho scoperto, ho notato i tuoi occhi su di me tutta la serata"

Sussurrai con voce bassa ma non troppo, così da fargli sentire...

Spazio autrice
Ehilà, sono tornata finalmente.
Scusate il ritardo anche con questo capitolo, ma spero che vi piaccia. Se volete lasciate una stellina per farmelo sapere🫶🏻