In una notte d'estate, in un piccolo e tranquillo villaggio della Scozia, stava avvenendo il Rituale. Ogni mese dell'anno, durante la notte di luna piena, nella radura di Loch si riunivano le Streghe di tutto il paese. La singolare riunione, protetta dagli occhi dei mortali dagli incantesimi delle streghe, si svolgeva per tutta la notte attraverso dei consolidati e terrificanti passaggi.

Prima di tutto il buon auspicio, ognuna di loro doveva aver ucciso un umano e berne il suo sangue in un calice consacrato al Demonio. Poi arrivavano le maledizioni: loro, infatti, avevano diritto a portare il malocchio a chiunque le avesse indispettite durante il mese di vita in mezzo agli umani. Ed infine la parte peggiore: la Danza delle Streghe.

Nella comunità magica il vero e proprio Rituale si identificava con questa Danza, una preghiera a Satana che durava gran parte della notte e portava all'uccisione degli animali che avevano popolato la radura quella notte. Tutto per arrivare al favore dell'Oscuro che al termine della notte avrebbe scelto una delle sue adepte come compagna per il mese a venire. Per le Streghe era immensamente importante il Suo favore perché determinava il loro avanzamento nella società magica dove tutto era legato alle preferenze e non al merito.

Quella notte d'estate, tuttavia, qualcosa era destinato ad andare storto. Durante la Danza una delle più giovani Streghe era inciampata e aveva modificato la perfetta coreografia del Rituale. Subito il silenzio era calato nella radura e gli animali a guardia delle loro Padrone avevano iniziato ad avvicinarsi minacciosamente al cerchio della Danza.

L'equilibrio si era spezzato e il terrore stava iniziando ad invadere i corpi impotenti delle donne. Poi, improvvisamente, era comparso Lui, le aveva osservate sprezzante ed era subito scomparso insieme alla povera ragazza che aveva sbagliato. Nessuno sapeva cos'era successo, solo le più anziane avevano il timore che la Profezia potesse avverarsi con la consapevolezza che dopo secoli la Danza delle Streghe aveva colpito ancora.