Capitolo 4
Con noncuranza entrò in una cabina occupata da una ragazza che sembrava terrorizzata alla vista di Edward.
"Oh! Mi scusi signorina,non volevo spaventarla...credo di aver sbagliato cabina."
"Non si preoccupi..."disse guardandolo dolcemente"...credo di averla sbagliata io...mi dispiace,ma..."abbassò il capo,per sistemarsi frettolosamente il lungo vestito color verde acqua come i suoi occhi. Gli occhi di Edward si fecero attenti come quelli di un cacciatore quando mira la sua preda.
"Lei è in fuga per qualcosa signorina?"
Stupita,la ragazza lo fissò poggiando le valigie a terra.
"Lei è un uomo perspicace,vediamo se riesce a capire da cosa." La ragazza prese subito in simpatia il giovane ragazzo.
"Oh signorina...adesso lei chiede veramente troppo."
"Piacere Katherine Lawrence,fuggo dal mio ragazzo."disse allungando la mano senza dare peso alle parole di Edward.
Per un pò il ragazzo rimase a guardarla sconvolto dalle parole della donna.
"Edward Wingsad. Se vuole la accompagno verso la sua cabina"prendendo la mano della ragazza delicatamente con le sue mani fredde e delicate.
"Oh no grazie..."
"Beh allora buona notte,Miss Lawrence."voltò le spalle alla donna e sistemò le sue valigie vicino al letto. Cercava di non attirare molto l'attenzione su di lui.
Katherine abbassò gli occhi alle valigie,dispiaciuta dalla freddezza del comportamento di Edward. Prese le valigie e lasciò la cabina,per andare verso la sua. Però quell'uomo l'aveva conquistata,forse per la sua perspicacia e i suoi occhi.
Il battello stava per partire e il viaggio sarebbe durato qualche giorno,fermandosi di tanto in tanto,lasciando così il tempo ad Edward di organizzarsi. Decise di voler fare una nuova vita a Parigi come medico,dove nessuno avrebbe mai sospettato di omicidio. Pulì gli aghi delle siringhe e le sue attrezzature mentre fuori si era già fatta mattina e sentì bussare alla porta. In un primo momento Edward decise di non rispondere,ma la tentazione di sapere chi era lo spinse a rispondere.
" Chi è? " disse avvicinandosi alla porta e aprendola.
"Buongiorno Mr Wingsad. Mi dispiace di averla disturbata, stava dormendo?"
"Veramente no,ma prego si accomodi."
"Oh grazie" entrò a piccoli passi per la vergogna. Non era facile stare vicino ad un uomo così affascinante e così formale.
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