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Ricercai quegli occhi per tutta la strada che percorsi, sperando di rivederli, ansiosa di sapere di più su quello strano...essere, se così si poteva chiamare.
Non ho mai sentito una pesantezza così forte quando qualcuno mi abbia toccato o solamente guardato con un'intensità così forte. Ritornai alla mia università, sperando di trovare su qualche libro, qualcosa relativo a ciò che mi era successo.
Una scritta catturò la mia attenzione: i Demangeli. Erano esseri che esistevano ogni milioni di anni ed erano estremamente rari come creature, la loro particolarità stava nel mimetizzarsi fra la gente e nessuno è in grado di riuscire a percepirli, né come essenze buone o maligne, né riuscendo a vedere la loro vera forma.
Sono creature dall'immenso potere, nemmeno il libro che stavo leggendo poteva quantificare il loro potere, diceva che essendo creature rare, difficilmente riescano a trovare un proprio simile, finendo per morire da soli o innamorarsi dell'uomo, compiendo così uno dei peccati più brutti secondo gli angeli e i demoni: come disonorare il loro rango, ripudiare la loro natura e portarli alla pari degli esseri umani.
-Non dovresti rimanere sola di questi tempi- una voce calda e bassa si presentò dietro di me.
Di colpo chiusi il libro che stavo leggendo, voltandomi di scatto, incontrando ancora quegli occhi, sentendo ancora quella pesantezza cadermi sulle spalle, come una grossa calamita.
Si passò una mano tra i capelli biondo, più chiari a contatto con un raggio solare riuscito ad entrare dalla finestra della mia università.
Cercai di alzarmi dalla sedia ma proprio non riesco a muovermi, fa il giro del tavolo e si siede difronte a me, dandomi la possibilità di voltarmi e seguirlo con lo sguardo e il corpo, rimanendo poi ancora intrappolata tra lui e il tavolo, da quegli occhi così magnetici.
-Sei l'ultimo della tua specie...- azzardai, vedendolo posare le mani unite sul tavolo, picchiettando con un dito sulla copertina del libro che cercavo di nascondere.
-Come te, d'altronde. - disse accennando un lieve sorriso con le labbra piene e di un rosso più scuro, osservandomi con sopracciglia aggrottate dritto negli occhi.
Sentii ancora i brividi percorrermi tutto il corpo, mentre iniziai a sentire freddo, vedendolo diventare di colpo serio e vedere la sua aura diventare di un lieve rosso intorno a sé, per poi intensificarsi e diventare quasi una fiamma ardente, e alternarsi ad una fiamma blu oceano.
-Questa è la tua vera forma...- dissi osservando come i suoi occhi iniziavano a cambiare in base al colore della sua aura: quando la sua aura era rosso fiamma, i suoi occhi erano neri come la pece; quando la sua aura tramutava in un blu oceano, i suoi occhi erano interamente bianchi.
-Sei luce e oscurità insieme...- dissi sbalordita, non avendo mai visto una cosa del genere.
-Tu umana, sei per me un mistero: il tuo corpo riesce a contrastare la forza che gli infliggo, senza dare segni di cedimento, mi mostro a te così come sono, senza paure perché io posso leggerti: a me sei immune, siamo come il veleno e il suo antidoto....- disse per poi sparire in un enorme fascio di luce accecante.
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