Non so definire bene quando è incominciata questa mia passione per il teatro, ma so che si è sviluppata negli anni...
Già in prima elementare, a scuola, facevamo delle piccole recite, cantando e ridendo, ma quando sono entrata alle medie ho scoperto cosa significasse veramente il teatro.
Nel primo anno di medie, come insegnante di teatro c'era una donna che non mi è mai stata simpatica veramente, l'ammiravo per la sua bravura e fantasia, ma sinceramente non mi è mai piaciuto il suo modo di interpretare le situazioni, quindi la mia recitazione in prima media faceva proprio schifo, tanto da essere classificata orribile.
L'anno successivo volevo riprovare, ma sfortunatamente le lezioni di teatro erano solo per i ragazzi di prima media... quindi rinunciai alla mia passione...
Passò un anno e la nostra professoressa di musica se ne andò in pensione, così arrivò questo professore simpatico.
Il primo giorno ci ricordò dell'esame, che avremmo dovuto svolgere alla fine dell'anno scolastico, ma dopo incominciò a conversare con noi e io chiesi se quell'anno ci fosse stato teatro anche per le terze.
Dopo la sua risposta incominciai ad adorare quel prof., avevo la possibilità di recitare anche quell'anno e, visto che l'insegnante era il mio prof. di musica, andai benissimo: ero considerata brava nel gruppo.
Arrivò il 17 maggio, il giorno della recita e quel giorno mi sentii come se entrassi in paradiso, a mio agio, davanti al pubblico e agli applausi. Vidi tra la folla la donna che mi fece da insegnante in prima media, lei faceva una faccia stupita per la mia recitazione, non se l'aspettava: mi aveva classificato come un fallimento e invece eccomi lì, davanti a tutta quella gente che mi applaudiva.