No. No.

Tu non hai ucciso il Re incolore, no.

Tu non hai distrutto la tua Spada, no.

Tu non ti sei distrutto da solo! No!

Tu non mi hai costretto ad impugnare la mia spada,

Non mi hai costretto a guardarti negli occhi e a vederti morire, no.

Tu non mi hai sorriso, Mikoto, No.

Io...Io non l'ho fatto!

Io non ti ho ucciso Mikoto!

Tu non mi hai costretto a vederti morire!

Io...Tu... non è successo, vero Mikoto?

Tu non mi hai sussurrato "Ti amo" -il primo e l'ultimo- appoggiato a me prima di chiudere gli occhi.

E io non ho baciato le tue labbra gelide, Mikoto, no, io non l'ho fatto.

E sai perchè non l'ho fatto, Mikoto? Perché tu non sei morto.

Sì, è così.

Dev'essere così.

Sì. Io sono poi tornato dai miei sottoposti ed evevo la mano destra sporca di sangue.

Ma non era il tuo, Mikoto!

Era il mio. Per forza.

Sì, ti ricordi? Un tuo clasmen mi aveva ferito. Sì, lo ricordo anch'io.

Era senz'altro il mio sangue.

Non poteva essere il tuo Mikoto, perchè tu non sei morto.

Già.

Avremmo combattuto, senz'altro. Magari ci saremo anche andati giù pesate, ma tu non sei morto.

Sì, è così. È esatto.

Domani ci daremo il tempo di leccarci le ferite, poi ci incontreremo.

Già, tu sarai nella tua amatissima HOMRA, con i tuoi clasmen vicini, magari con Anna in braccio e Kusanagi al bancone.
Yata digrignerà i denti e mormorerà "dannato cane blu" convinto che io non lo senta, ed io fingerò di non sentirlo.

Sì, andrà così.

Perchè noi domani ci vedremo, vero Mikoto?