E Mikoto sente tutto questo.

Perchè Reisi non lo vede, ma Mikoto è lì, accanto a lui.

È lì, accanto a lui, senza poter far nulla di realmente concreto.

Sta lì, e vede il ragazzo che ama autodistruggersi.

E vede la spada del Blu che si crepa ogni giorno di più.

Quante volte lo vede piangere in modo isterico?

Quante volte prova a sussurrargli qualcosa all'orecchio? A calmarlo?

Ma Reisi non lo sente.

Ogni giorno che passa il pianto si fa più isterico, le ore di sonno si accorciano sempre di più.

Mikoto non può sopportare tutto ciò.

Non può vedere il ragazzo che ama soffrire per causa sua.

Perchè Mikoto lo sa, é colpa sua.

E come ogni sera si siede sul letto accanto all'amato.

E lo guarda. Per un tempo indefinito.

Passa la mano con delicatezza, in una lenta carezza dal collo sino al fianco.
Perchè Mikoto sa quanto a Reisi piaccia.

Solitamente un gesto del genere lo calma. Calma il suo inconscio dolore.

Non stavolta.

Stavolta il blu pare non sentirlo nemmeno.

Il sonno rimane agitato ed il rosso gli passa una mano sulla guancia quando la vede bagnarsi di lacrime.

Il corpo esile del blu trema, e solo allora Mikoto si rende conto di quanto fragile fosse quel ragazzino con la frangia sugli occhi.

Mikoto non pensa più a cosa Reisi possa percepire o meno. Vuole solo che si calmi.

Vuole solo che si tranquillizzi.

E allora si stende sul lato del letto che nell'ultimo periodo occupava e lo abbraccia e, facendo attenzione che il blu non si svegli, gli fa posare la testa sul suo petto.

Il blu apre un poco gli occhi, in uno stato di semi-coscienza.

"Mikoto?" Mormora, per poi ripiombare nel sonno.

"Shh, Amore sono io." gli sussurra il rosso.

E Reisi pare calmarsi, abbandonandosi totalmente ad un sonno tranquillo, fra le braccia dell'unica persona che possa mai amare.