Dopo che il ragazzo fu uscito di casa, il killer rimase da solo. Si sedette sul divano, nel mentre pensava a come uscire da quella situazione, Quando iniziò a sentire degli strani rumori. Qualcuno o qualcosa era in casa, lo aveva capito. Quel qualcuno iniziò ad incidere qualcosa sulla televisione, il rumore era insopportabile, come una forchetta che sfrega su un piatto. Il killer si tappò le orecchie cercando di acutire lo stridere dello schermo della Tv. In casa era diventato tutto buio, non c'era nemmeno un filo di luce in quella stanza, chiuse gli occhi e sentì dei passi, ma questa volta erano molto più forti, come se quella cosa fosse più vicina. Quando nella stanza calò il silenzio più totale, il killer sentiva solo due respiri affannati, uno sulla sua faccia e l'altro sul collo (suona male ma non è come sembra), decise di aprire un'occhio per capire quello che stava succedendo, ed è lì che vide qualcosa, due punti bianchi davanti a lei, il killer si spaventò, si girò e vide altri due punti bianchi che la fissavano, in quel momento quegli essere urlarono, come se gli desse fastidio essere fissati, le urla per poco non spaccarono i timpani del killer, che cercava di acutire coprendosi le orecchie. Dopo qualche minuto, tutto tornò alla normalità, il killer si guardò attorno confuso e spaventato. Solo una cosa attirò la sua attenzione. Una scritta. Una scritta incisa sul televisore, che recitava codeste parole...

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