The Storytelling
-Sono tornata-
-Ho notato. Comunque bella la tua lavagnetta con gli scarabocchi sopra-
Disse la sorella indicando una lavagna poggiata sopra un carrello.
-Dove lo hai trovato?-
-Di sicuro non nella discarica qui vicino... anche se camera tua è una discarica-
-Solo perché sono più "femminile" di te, non hai il diritto di etichettare la mia stanza con quel nomignolo-
-Sembra quella specie di film Horror o poliziesco, ora non ricordo, in cui l'assassino continua a tormentare la mente del poliziotto protagonista... fino a farlo andare alla pazzia-
-Cosa intendi dire con ciò?-
-Ho chiesto al tuo "Interesse amoroso" se mi poteva portare i fascicoli del caso..-
-La vuoi finire con sta storia dell'interesse amoroso. Siamo solo colleghi-
-Ceerto... ed io sono il Purple Guy.. Phuahahahahaha-
-Molto simpatica. Vai avanti-
-Mi sono ricordata di una cosa. Un particolare che mi era sfuggito, il killer ha suonato uno strano strumento con cui ha raccontato una storia...-
La guardia rimase scioccata. Era una cosa al quanto... Stramba, cantare e suonare allo stesso tempo.
-Ti ricordi la storia che ha raccontato?-
-Ehm... ecco... faceva più o meno... così. C'erano una volta, sei amici. Un giorno decisero di andare in montagna, un famigliare gli aveva prestato la casa per il Weekend. Appena arrivati lì, qualcosa attirò la loro attenzione, una lettera sul pavimento che recitava le seguenti parole... "È troppo tardi per me. Lei ha preso il controllo... lei è un mostro. Mettetevi in salvo finchè potete... se avete letto questa lettera... dovete andarvene subito da qui". I ragazzi credettero ad uno scherzo, e non ci diedero tanto peso, all'improvviso... mentre stavano per organizzarsi le stanze... la luce andò via. La piccola compagnia di amici iniziò ad avere paura... finchè la luce non tornò, dopo una mezz'oretta, mostrando sul muro delle scritte di sangue. All'orso gli venne dimezzata la voce, al coniglio gli venne strappato il cuore. La gallina si ritrovò con le ossa tutte rotte, alla volpe gli venne tolto l'occhio e tagliata la mano... la star del momento venne buttato in un calderone.-
-... è tutto così... inquietante-
-Già... e la sai cosa è ancora più inquietante.-
Disse la ragazza mentre porgeva i documenti alla guardia, ella si mise a leggerli. Per poi rimanere a bocca aperta.
-Il Modus operandi in cui sono stati uccisi i ragazzi nella storia, è uguale identico al Modo in cui sono morte le vittime.-
-Già...-
-Ti ricordi come era fatto lo strumento musicale con cui ha suonato quella storia?-
-Uhm... vediamo....-
La ragazza prese il pennarello dal tavolo ed iniziò a disegnare sulla lavagna lo strumento musicale. Sembrava un ovale con un corno.
-Più o meno è fatto così-
-Ok... vedo cosa posso trovare-
-Il tuo interesse amoroso mi ha detto uno scoop potente-
-LA SMETTI CON STA STORIA DELL'INTERESSE AMOROSO!! La notizia sarebbe?-
-Dicono che il capo della polizia...-
-Intendi Dave O'Brian?-
-Esatto! Dicono che lui quando è ubriaco sfoga la sua rabbia sulla figlia minore-
-Che figlio della merda-
-E non finisce qui..-
-Sembriamo due pettegole-
-Dettagli. Dicono che la figlia minore, non sia nemmeno sua figlia naturale-
-Cazzo che scoop fighi... ecco perchè ho deciso di arruolarmi nella pula... perché dicono cazzate colossali-
In quel momento qualcuno entrò correndo.
-INTERESSE AMOROSO IN ARRIVO!!-
-Ti ci sei messo anche tu?-
Jason era visibilmente terrorizzato, come se avesse visto un fantasma.. o qualcosa di peggio.
-La figlia di Dave... è un demone mi ha seguito fino a qui...-
Disse il ragazzo nascondendosi dietro alla guardia notturna.
-...-
-Mia sorella stava dicendo che adora sentire cazzate del genere dal suo interesse amoroso-
-SAM!!-
Nel mentre si discuteva, una ragazzina di sedici anni si affacciò alla porta, i capelli castani e occhi color del ghiaccio.
-Agente Bishop. Che cazzo le prende?-
-... mi sembrava di aver visto un serial killer psicopatico figlia di un demone a sette bocche-
-... CHE CAZZO STA DICENDO AGENTE BISHOP. VUOLE ESSERE RETROCESSO?-
-No-
-Tu sei la figlia di Dave, vero?-
-Esatto-
In quel momento Sam decise di dire una delle sue solite cazzate.
-Ti diverti a terrorizzare l'interesse amoroso di mia sorella?-
-BASTA-
-Io cos... Phuahahahahaha. No grazie ho sedici anni... e preferirei starmene da sola. Comunque devo consegnare questo fascicolo all'agente Bishop. Tutto qua.. ora scusate ma devo andarmene-
Disse la ragazza mentre se ne andava, dopo aver consegnato il fascicolo. Tutto notarono che la ragazzina zoppicava. Forse quei pettegolezzi non erano poi così falsi. Sam notò che fuori stava per iniziare a infuriare una tempesta, la ragazza seguì la figlia del capo per poi trascinarla dentro casa.
-Sta per piovere, non voglio che tuo padre ci faccia il cazziatone per come stai-
-A mio padre non gli importa praticamente nulla di me-
Disse la ragazzina sedendosi sul divano.
-Allora... il tuo nome è?-
Disse la guardia notturna con un po' di imbarazzo.
-Mi chiamo Jennifer Diamond O'Brian-
-Bel nome-
-Già-
Disse la ragazza mentre si teneva il braccio destro, Sam notò qualcosa, il braccio della ragazza aveva vibrato per un secondo. Strano, forse se lo era sognato. Finchè Jennifer notò la lavagna col disegno.
-Ehy, ma quel disegno lo riconosco....-
-Davvero?-
Disse la guardia notturna.
-Certo. Quella è un ocarina, lo strumento musicale che Link tiene con sé durante le sue avventure. Guarda, io ne ho una... la tengo come porta fortuna-
Disse la ragazza mentre tirava fuori dalla tasca lo strumento musicale.
-A seconda della melodia che viene suonata, accadono cose diverse... non saprei essere più specifica essendo che non gioco a "The Legend Of Zelda" Da anni ormai. Però Internet può aiutarvi-
-Ora che ricordo... prima di perdere i sensi ricordo che il killer ha suonato quello strumento per uscire dalla stanza.-
-Cos...?-
-Certo, Suonando l'ocarina Link acquista dei poteri tra cui il teletrasporto.-
Jason si mise le mani in tasca.
-Ora si spiega come ha fatto il Killer ad uscire da una stanza chiusa-
-Già. Abbiamo a che fare non solo con un serial killer psicopatico ma anche con un... Mago?-
Sam, non potendosi trattenere, disse un altra cazzata.
-Purple Faggot, You are a Wizard!!!!!-
-Dios mio, Sam no.- Disse Melanie
-Ehm... non per fare la scortese sorellina... ma è mezzanotte meno un quarto.-
-Cos... DIRMELO PRIMA NO?-
La guardia notturna corse nella sua stanza a cambiarsi. Quando scese salutò tutti per poi correre fuori casa con la giacca e le chiavi in mano.
-... Hai tagliato i capelli?-
-No guarda Jason, Gli ho inglobati finchè quelli che cadevano per non sporcare a terra li mangiavo.-
-.. Lo prendo per un sì-
La ragazzina dal canto suo, si era addormentata sul divano. Jason appena la vide prese il telefono e iniziò a comporre un numero, che chiamò.
-Stai chiamando chi?-
-Sua sorella. Se devi fare qualcosa oppure hai bisogno di aiuto....-
-Ci sarebbe qualcosa di cui ho bisogno.-
La ragazza prese un foglio di carta e iniziò a scrivere la lista di quello di cui aveva bisogno. Appena finì, diede il foglio a Jason, con delle raccomandazioni.
-Devono essere obbligatoriamente di quella misura. Capito?-
-Ho capito.. ma come mai?-
-Poi ti spiego.-
E detto ciò, Sam andò nella sua stanza lasciando il ragazzo a fare l'asociale. Ella si chiuse in stanza e dal cassetto prese una videocamera ed un treppiedi, e posizionando il treppiedi a metà tra la scrivania e il suo letto, posizionò la videocamera sopra il treppiedi e, mettendo una videocassetta all'interno della videocamera, premette il pulsante di registrazione, si sedette sul letto e iniziò a parlare.
-Ciao, mi chiamo Samantha Pucket, benvenuto nella tua cassetta. *piccola risata* No ok, a parte gli scherzi, sono qui a fare questa registrazione perchè, devo fare una confessione, mi dispiace Melanie....-
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